Costruita in Cina dal gruppo Shineray, la SWM G01 è una suv medio-grande (lunga 461 cm) che costa poco: 23.990 euro col cambio manuale e 2.000 in più per l’automatica che abbiamo guidato. Insieme ad altri due modelli con la carrozzeria rialzata, segna il debutto nel settore delle auto di un marchio italiano attivo a cavallo tra gli anni 70 e 80 e famoso per le sue motociclette da fuoristrada.
La SWM G01 è poco personale, ma abbastanza filante e nel complesso gradevole. L’alto frontale è solcato da fari squadrati e si caratterizza per la mascherina esagonale con cornice e listelli orizzontali cromati. Sobria la parte posteriore, dove spiccano la grande scritta SWM e gli snelli fanali a freccia che si estendono nell’ampio portellone. Quest’ultimo è motorizzato e dà accesso a un bagagliaio ben rifinito e, con i suoi 570 litri, adatto a tutta la famiglia; una volta aperto, però, il bordo resta piuttosto in basso e rischia di essere urtato con la testa da chi supera i 180 cm di altezza. Della G01 c’è anche la versione F, solo automatica, con una mascherina più sottile e un’enorme “bocca” nel paraurti che, insieme ai due terminali di scarico che sbucano ai lati del paraurti posteriore e allo spoiler alla base del lunotto, è nettamente più grintosa (e vistosa). La F costa 26.990 euro: 1.000 in più.
L’abitacolo della SWM G01 ha comandi ben disposti, finiture di buon livello e una ricca dotazione, se non per quanto riguarda gli aiuti elettronica alla guida. Solo la versione automatica, infatti, offre la frenata automatica d’emergenza e il cruise control: questi accessori, ormai dati per scontati, mancano nella “base” col cambio manuale a sei marce. Per il resto, di serie c’è tutto quel che serve per viaggiare comodi, e persino qualche lusso, come il tetto in vetro scorrevole con tendina parasole motorizzata, i rivestimenti dei sedili in pelle e la poltrona del guidatore regolabile elettricamente e riscaldabile. Compresi nel prezzo anche l’accesso senza chiave, la piastra per la ricarica wireless degli smartphone, il “clima” automatico e un sistema multimediale con uno schermo “touch” di 10”, poco accattivante nella grafica ma con la connessione ad Apple CarPlay e Android Auto. Notevole l’abitabilità posteriore, con tanto spazio anche per le gambe dei più alti e un pavimento completamente piatto che fa stare comodo pure chi siede al centro.
Il nostro breve test della SWM G01 si è svolto per lo più in città. Dell’auto, in primis, abbiamo apprezzato il buon livello di comfort: le sospensioni “lisciano” bene buche e tombini, e nell’abitacolo, ben insonorizzato, i rumori provenienti dall’esterno giungono ovattati. Non è male neanche l’accoppiata tra il 1.5 turbo a benzina da 139 CV e il cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti: la spinta, pur se appena discreta, è fluida, ma se si accelera a fondo quando il motore è giù di giri, il quattro cilindri manda in ritardo alle ruote anteriori la potenza richiesta. Il consumo dichiarato è alto (11,2 km/l in media); fra qualche mese, comunque, arriverà la versione bifuel a Gpl. Ottima è la visibilità dai grandi specchietti, mentre a quella, ridotta, dal piccolo lunotto, rimediano le telecamere con visuale a 360º (di serie insieme ai sensori di parcheggio anteriori e posteriori).
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1499 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 102 (139)/n.d. |
Coppia max Nm/giri | 212/n.d. |
Emissione di CO2 grammi/km | 200 |
No rapporti del cambio | 7 (robotizz. a doppia friz.) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | n.d. |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | n.d. |
Consumo medio (km/l) | 11,2 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 461/185/172 |
Passo cm | 275 |
Peso in ordine di marcia kg | 1550 |
Capacità bagagliaio litri | 570/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 225/60 R 18 |
Serbatoio litri | 52 |