Spaziosa e ben rifinita, permette di viaggiare comodamente anche in sette. Il vivace e silenzioso 1.6 turbodiesel, parco nei consumi, eroga con fluidità i suoi 111 CV. L’allestimento top di gamma Exclusive non è a buon mercato, ma la dotazione è generosa.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Monovolume contraddistinta da un ottimo rapporto fra dimensioni esterne e abitabilità, offre sette posti “veri”; elevata anche la cura delle finiture. Su strada si apprezzano il comfort assicurato dalle morbide sospensioni e la fluidità del 1.6 a gasolio, silenzioso e parco nei consumi. Quello denominato Exclusive è l’allestimento di punta e include nel prezzo anche il navigatore, ma per contro va pagato a parte qualsiasi colore che non sia il bianco.
Anche se in lunghezza non supera una media station wagon (“da paraurti a paraurti” misura 459 centimetri), questa monovolume è particolarmente generosa di spazio: i posti sono sette, con quelli in terza fila sufficientemente comodi anche per due adulti; ma per chi si accontenta della versione a cinque posti, priva della coppia di poltroncine estraibili dal fondo del baule, il prezzo scende di qualche centinaio di euro.
Oltre che molto luminoso, l’abitacolo è rifinito con cura e insonorizzato a dovere: complici le sospensioni morbide si viaggia nel massimo comfort. Per converso, il comportamento fra le curve non è da sportiva perché il rollio è piuttosto marcato e lo sterzo non è preciso come lo si vorrebbe; tuttavia, la sicurezza è garantita dalle reazioni sempre progressive e dall’Esp pronto a intervenire in caso di necessità.
Abbinato a un cambio manuale a sei marce dai rapporti alquanto distesi (morbido negli innesti, ma contraddistinto da una troppo ampia escursione della leva), il 1.6 turbodiesel da 111 CV non risente troppo dei quasi 1500 kg di massa della Citroën Grand C4 Picasso: certo, in sesta la ripresa non è fulminea, eppure la spinta è fluida e omogenea lungo l’intero arco d’erogazione. Fra i suoi pregi ci sono pure l’assenza di vibrazioni, la silenziosità e i consumi contenuti.
L’equipaggiamento della Exclusive (la più ricca della gamma) è adeguato al prezzo e include, fra l’altro, il navigatore e i finestrini della terza fila sbrinabili e provvisti di tendine parasole; sorprende, però, che la sola tinta pastello “di serie” sia quella bianca: si paga a parte anche il colore nero, seppur meno dei metallizzati. Fra gli accessori, segnaliamo il tetto panoramico in vetro (non apribile) e i fari bixeno che si orientano automaticamente in curva.
Nell’ampio e ben rifinito abitacolo vengono ospitati adeguatamente anche gli occupanti della terza fila, mentre le tre poltroncine scorrevoli che compongono il divano permettono di gestire lo spazio in modo ottimale. Gratificante il ponte di comando, con tanto di cruscotto digitale che ospita pure lo schermo del navigatore; tuttavia, per districarsi fra i troppi comandi al centro del volante bisogna fare pratica. Il generoso baule – al quale si può accedere anche sollevando soltanto il portellone – è adatto alle esigenze di cinque persone ma, logicamente, quando si viaggia in sette si restringe parecchio.
Plancia e comandi
La qualità dei materiali è elevata e le finiture adeguate al prezzo della vettura, ma il bel rivestimento chiaro della plancia è – come quello dei sedili – facile a sporcarsi. D’effetto pure il cruscotto digitale, che incorpora lo schermo del navigatore (di serie) e offre un’ottimale leggibilità; peccato manchi l’utile termometro del liquido refrigerante. La leva del cambio che sbuca dalla consolle “a torretta” è comoda, ma con i numerosi comandi al centro del volante (clacson, radio, computer di bordo, navigatore e cruise control…) serve pratica. Da rivedere la posizione del bottone per chiedere assistenza stradale o soccorso: quasi al livello del pavimento, è fuori mano.
Abitabilità
Le ampie poltrone anteriori, avvolgenti e generosamente imbottite, sono regolabili pure in altezza, e lo spazio per le gambe e sopra la testa non manca nemmeno per chi occupa il divano: questo è composto da tre poltroncine larghe 45 cm e scorrevoli longitudinalmente di 13 cm, con le due laterali che possono avanzare di 40 cm per consentire l’accesso ai due strapuntini in terza fila (anch’essi adatti a due adulti). Fra i molti e capaci portaoggetti ci sono pure due funzionali botole nel pavimento, accessibili da dietro i sedili anteriori. Non grande, ma refrigerato, il cassetto di fronte al passeggero anteriore.
Bagagliaio
Con i sette posti in uso non si può pretendere di caricare molto: dietro gli strapuntini restano 16 cm di profondità utile. Ma in cinque, a seconda della posizione del divano, si può contare su un volume variabile fra i 576 e i 672 litri, che salgono a 1951 abbattendo anche la seconda fila di sedili (nel qual caso non si formano fastidiosi gradini nel pavimento); peccato solo che non si possa ripiegare anche lo schienale del passeggero anteriore, come in alcune concorrenti. In compenso le sospensioni posteriori regolabili elettricamente consentono di avvicinare la soglia al suolo (da 61 a 53 cm) per facilitare il carico di oggetti pesanti, mentre se non c’è spazio per sollevare il portellone si può contare sul lunotto apribile.
Nell’impiego cittadino si apprezzano l’ottimale visibilità assicurata dalle estese superfici vetrate e i sensori di parcheggio, che sono di serie anche davanti. Le morbide sospensioni sono garanzia di comfort elevato anche sullo sconnesso, ma risultano poco efficaci nel contrastare il rollio: fra le curve, meglio guidare tranquilli e godersi il comfort. Silenzioso e fluido, il turbodiesel fa viaggiare in souplesse anche in autostrada accontentandosi, peraltro, di poco gasolio.
In città
Le dimensioni non sono quelle di una citycar, eppure nel traffico questa monovolume è relativamente agile, senza contare che la combinazione fra la posizione di guida rialzata e le ampie superfici vetrate favorisce la visibilità. Quando si deve cercare parcheggio viene in aiuto il dispositivo a ultrasuoni che “stima” se lo spazio fra due auto posteggiate in linea lungo un marciapiede è sufficiente per la Grand C4 Picasso, mentre durante la manovra si può contare sull’assistenza dei sensori di distanza (di serie davanti e dietro).
Fuori città
Con le sospensioni tarate per privilegiare il comfort, e perciò piuttosto morbide, se si esagera con la velocità in curva il rollio risulta evidente come, al limite, la tendenza al sottosterzo (ma l’Esp è tempestivo nel rimettere le cose a posto); inoltre, lo sterzo non eccelle per precisione e così, anche se la frenata è degna di una sportiva, questa monovolume dà il meglio quando si guida in relax. Per parte sua il turbodiesel garantisce una spinta omogenea e vivace, ben sfruttabile grazie a un cambio dagli innesti morbidi (come, pure, è leggera la frizione) che aiuta a perdonare l’escursione troppo lunga della leva. Bassi i consumi: guidando senza particolari accortezze si percorrono 17 chilometri con un litro di gasolio.
In autostrada
La sesta marcia, piuttosto distesa, fa sì che a 130 orari il motore lavori a 2500 giri: se da un lato vuol dire che se c’è necessità di riprendere prontamente è meglio scalare (soprattutto a pieno carico), dall’altro significa viaggiare in tutto relax, consumando poco (14,1 km/l) e con un livello di rumorosità opportunamente contenuto. Le notevoli capacità filtranti delle sospensioni garantiscono un isolamento ottimale anche quando si transita sulle giunzioni dei viadotti.
I crash test Euro NCAP sono stati effettuati sulla C4 Picasso a cinque posti (del tutto simile alla “Grand” anche se più corta di 12 cm) che li ha superati con il massimo punteggio di cinque stelle. L’equipaggiamento di serie è completo e, correttamente, include gli airbag a tendina che si prolungano a riparare la testa dei passeggeri della terza fila; volendo, a pagamento restano da aggiungere soltanto i fari allo xeno.
Se si desiderano i fari bixeno orientabili in curva si deve pagare un sovrapprezzo, ma il resto di quel che occorre per la sicurezza è di serie: l’Esp (integrato dal sistema anti-arretramento per le partenze in salita), un set di airbag che include quelli per la testa estesi alla terza fila di sedili, i poggiatesta anteriori attivi, il cruise control e i fendinebbia; e in più c’è un bottone (in verità scomodo da raggiungere, perché collocato troppo in basso) per chiamare il carro attrezzi o l’ambulanza in caso di necessità. Positivi pure i riscontri dei crash test Euro NCAP, seppur riferiti alla “sorella” C4 Picasso (che con la “Grand” condivide la piattaforma, la meccanica e la maggior parte degli elementi della carrozzeria, ma è più corta di 12 cm): la valutazione globale di cinque stelle, ossia il massimo, è suffragata da punteggi parziali dell’87% per la protezione degli occupanti, del 78% per i bambini che viaggiano su seggiolini Isofix e del 46% per la tutela dei pedoni in caso di investimento, mentre ai sistemi di assistenza alla sicurezza sono stati assegnati 89 punti percentuali.
Il generosamente accessoriato allestimento Exclusive non costa poco, ma è indubbiamente quello “giusto” per la Grand C4 Picasso: silenziosa e confortevole, è adatta alla famiglia e a chi viaggia spesso in comitiva. Oltre che spazioso, l’abitacolo è costruito con cura e ricco di soluzioni che ne aumentano la funzionalità. L’equilibrato e fluido 1.6 a gasolio si sposa alla perfezione con l’impostazione turistica della vettura, e convince anche sotto il profilo dei consumi.
In grado di soddisfare chi viaggia spesso in sette, la Citroën Grand C4 Picasso vanta un abitacolo luminoso e ben rifinito, sebbene l’ergonomia di alcuni comandi resti migliorabile. Su strada è sicura e, anche se sospensioni e sterzo non sono da sportiva, la guida è piacevole: merito, anche, del silenzioso e parco 1.6 turbodiesel, capace di un’erogazione fluida e mai “col fiato corto”. La Exclusive non è regalata, ma offre di serie accessori che sono il complemento ideale per una grande monovolume votata, anche, alle vacanze con tutta la famiglia: si va dal navigatore alle tendine per oscurare l’ultimo ordine di finestrini, per finire alle sospensioni autolivellanti che – oltre a mantenere costante l’assetto indipendentemente dalle condizioni di carico – consentono di abbassare l’auto di qualche centimetro per facilitare l’accesso al baule. In ogni caso chi si accontenta di cinque posti può realizzare un piccolo risparmio rinunciando ai due sedili in terza fila, oppure rivolgendosi direttamente alla C4 Picasso “normale”, che è anche un po’ più corta e adatta alla città.
Comfort
L’abitacolo è ampio, luminoso e correttamente insonorizzato, e le sospensioni filtrano a dovere le asperità del fondo stradale: comodamente seduti sugli ampi e bene imbottiti sedili, si viaggia “da signori”.
Dotazione
Della ricca dotazione fanno parte anche accessori che di solito si pagano a parte, come a esempio il navigatore, i sensori di parcheggio anteriori o le tendine che riparano dal sole chi siede in terza fila: la Exclusive è costosa ma anche bene equipaggiata.
Frenata
Vero che la modulabilità del comando è perfettibile, ma sulla potenza dell’impianto frenante non si discute: nelle nostre prove, questa monovolume ha fatto registrare spazi d’arresto degni di una sportiva.
Lunotto apribile
Diffuso nelle suv e altrettanto raro nelle monovolume, il lunotto apribile è una bella comodità (soprattutto se dietro l’auto c’è poco spazio libero) perché permette di caricare piccoli oggetti senza dover sollevare il portellone.
Colore nero
Pretendere di avere la vernice metallizzata inclusa nel prezzo sarebbe troppo, ma la Citroën fa pagare a parte anche la vernice nera, col risultato che l’unico colore pastello disponibile gratis è il bianco.
Comandi al volante
Oltre al clacson, intorno al “cuscino” del volante ci sono i controlli della radio, del regolatore di velocità, del computer di bordo e del navigatore: decisamente troppi per non rischiare di far confusione.
Sterzo
Alla sua giusta leggerezza in manovra corrisponde una fastidiosa mancanza di precisione, che si riscontra sia fra le curve sia, in particolar modo, ad andatura sostenuta: inevitabile apportare piccole correzioni di traiettoria.
Tasto SOS
Scomodo da raggiungere il tasto che – in caso di necessità – permette di collegarsi con il centro servizi della casa francese per chiedere assistenza oppure chiamare i soccorsi: è sotto la “torretta” del cambio, troppo vicino al pavimento.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3500 giri | 181,9 km/h | 181 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,5 | 13,1 secondi | |
0-400 metri | 18,4 | 120,4 km/h | 18,6 secondi |
0-1000 metri | 34,1 | 151,3 km/h | 34,4 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 38,7 | 145,5 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 35,3 | 141,4 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h in 5a | 12,7 | ||
da 80 a 120 km/h in 6a | 14,5 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,5 km/litro | 15,2 km/litro | |
Fuori città | 17,0 km/litro | 21,3 km/litro | |
In autostrada | 14,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,4 km/litro | 18,5 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 35,8 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 58,6 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 132 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,6 metri | 11,3 |
Cilindrata cm3 | 1.560 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 82 (111)/3600 |
Coppia max Nm/giri | 270/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 139 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi autoventilanti |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 459/183/170 |
Passo cm | 273 |
Peso in ordine di marcia kg | 1530 |
Capacità bagagliaio litri | 208/1951 |
Pneumatici (di serie) | 215/55 R 16 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3500 giri | 181,9 km/h | 181 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,5 | 13,1 secondi | |
0-400 metri | 18,4 | 120,4 km/h | 18,6 secondi |
0-1000 metri | 34,1 | 151,3 km/h | 34,4 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 38,7 | 145,5 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 35,3 | 141,4 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h in 5a | 12,7 | ||
da 80 a 120 km/h in 6a | 14,5 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,5 km/litro | 15,2 km/litro | |
Fuori città | 17,0 km/litro | 21,3 km/litro | |
In autostrada | 14,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,4 km/litro | 18,5 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 35,8 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 58,6 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 132 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,6 metri | 11,3 |
Cilindrata cm3 | 1.560 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 82 (111)/3600 |
Coppia max Nm/giri | 270/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 139 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi autoventilanti |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 459/183/170 |
Passo cm | 273 |
Peso in ordine di marcia kg | 1530 |
Capacità bagagliaio litri | 208/1951 |
Pneumatici (di serie) | 215/55 R 16 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
---|---|---|---|
Citroen Grand c4 picasso usate 2018 | 14.399 | 15.360 | 8 annunci |
Citroen Grand c4 picasso usate 2021 | 28.600 | 28.600 | 1 annuncio |