Caratterizzata da una linea piacevole, offre abbondante spazio interno. Inoltre, è versatile e sicura, e si districa bene nel traffico grazie allo sterzo leggero. Peccato che il motore sia fiacco in ripresa.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Questa “multispazio” ha una linea originale e gradevole, è versatile come il furgone da cui deriva e ai posti dietro si accede bene grazie alle porte laterali posteriori scorrevoli. L’abitacolo è comodo per cinque mentre il bagagliaio è grande, di forma regolare e ampliabile a piacere. In aggiunta, tiene bene la strada, (peccato che l’ESP sia optional) e offre una guida sicura e divertente, con tre handicap: la “pigrizia congenita” del motore (75 CV sono pochini se si devono spostare 1275 kg…), la scarsa visibilità e il cambio duro e tutt’altro che rapido.
Nasce da un progetto comune che ha dato vita anche a due “multispazio” francesi, la Citroën Nemo e la Peugeot Bipper Tepee. Nella linea spiccano il frontale massiccio ma dalle forme ben smussate, il particolare taglio inclinato verso l’alto dei finestrini laterali posteriori e gli ingombri della carrozzeria, alta e larga. Un po’ esposti ai graffi nella coda i paraurti in tinta, mentre la mascherina ha una efficace protezione in plastica nera.
Insomma, è la “sorella elegante” di un furgone: per questo ha il classico portellone incernierato in alto (che, tra l’altro, una volta sollevato ripara dal sole e dalla pioggia durante le operazioni di carico e scarico). A richiesta si possono avere le porte posteriori a due battenti, tipiche dei veicoli commerciali e le barre longitudinali sul tetto.
Versatile e funzionale, la Fiat Qubo “ospita” senza problemi cinque persone e il bagagliaio è a prova di trasloco: può arrivare fino a 2500 litri. La tenuta di strada è notevole, ma è bene richiedere l’ESP (che purtroppo figura tra gli optional): garantisce sicurezza nei percorsi tortuosi, e ha il pregio di includere il dispositivo di antiarretramento per le partenze in salita (“hill holder”).
Apprezzabile lo sterzo, leggero in città e preciso nella marcia veloce. A deludere, invece, è il motore, decisamente moscio in rapporto alla cilindrata e soprattutto al peso della vettura. L’allestimento Dynamic è il più completo, e include il “clima”, i fendinebbia, il bracciolo centrale anteriore, la predisposizione radio con antenna e altoparlanti, i retrovisori in tinta, il sedile del guidatore con regolazione lombare e quello posteriore sdoppiato. Per risparmiare c’è la Active, che, però, non ha né il “clima” né i fendinebbia.
La plancia è gradevole da vedere ma le plastiche sono un po’ rigide. Inoltre, la strumentazione è ben leggibile e i riflessi sono limitati anche in pieno sole, mentre la disposizione dei vari comandi è corretta. La forma della carrozzeria lascia intuire quello che si scopre aprendo le portiere: c’è realmente spazio per tutti e per tutto. Molti i vani portaoggetti e ben distribuiti: il cassetto portaoggetti davanti al passeggero è così grande che può ospitare persino un computer portatile. Il bagagliaio è ampio e ha una forma regolare.
Plancia e comandi
All’interno non è molto evidente la parentela con un furgone, a parte la scarsa personalità della plancia e le parti in plastica rigida. Gli strumenti, di forma rotonda e molto vicini tra loro, consentono sempre una buona lettura in ogni condizione di luce. In aggiunta, tutti i comandi principali, anche quelli del “clima” e della radio, sono a portata di dita e solo la levetta del ricircolo dell’aria appare datata e sin troppo economica. Numerosi e sistemati razionalmente i vani dove riporre i piccoli oggetti: il cassetto davanti al passeggero (con sportello che si può chiudere a chiave) è così capiente che può ospitare anche un computer portatile.
Abitabilità
Si apprezza prima di tutto il livello di comodità dei sedili anteriori, che rendono quasi riposanti i lunghi viaggi: quello del guidatore è regolabile nel supporto lombare oltre che in altezza, come il volante (che si può registrare anche in profondità). Dietro tre adulti stanno comodi, e la dotazione di serie include i relativi poggiatesta. I finestrini delle portiere posteriori, però, si possono aprire soltanto a compasso.
Bagagliaio
La soglia di carico è a 57 cm da terra, per cui le operazioni di carico e scarico sono favorite al massimo. L’apertura ha una forma quasi quadrata e non ci sono scalini a ostacolare le manovre e lo scorrimento dei “colli” sul pavimento. Ribaltando i sedili si viene a disporre di un fondo praticamente piatto, ma se si decide di smontarli, perché serve ancora più spazio, i punti di aggancio dei sedili stessi risultano in rilievo e possono dare fastidio. Tra gli optional c’è una pratica plafoniera asportabile. Anche in cinque a bordo, resta posto per due valigie rigide, un trolley e una borsa morbida senza togliere il tendalino, e rimane ancora spazio per dei piccoli oggetti: si può partire per un viaggio o una vacanza senza problemi.
In città si difende bene grazie al motore che spinge con regolarità, alla leggerezza dello sterzo e alle dimensioni contenute. Fuori città, invece, si deve fare i conti coi limiti dovuti alla scarsa potenza a disposizione, soprattutto se si marcia in salita o a pieno carico. Ma è in autostrada che la MPV italiana va in crisi: la ripresa è lenta e il motore fa un bel rumore. Peccato, perché i fruscii aerodinamici sono ridotti, lo sterzo mantiene con rigore le traiettorie e la tenuta di strada è di buon livello.
In città
Grazie al motore dalla coppia regolare, alla leggerezza dello sterzo e alle dimensioni piuttosto contenute, la Fiat Qubo mette a suo agio il guidatore nel traffico urbano. Gli unici “nei” sono costituiti dal cambio, lento e piuttosto duro, dalla “sete” di gasolio elevata nei tragitti urbani (specie se ci si sposta in colonna) e dalla limitata visibilità posteriore. Anche per questo suggeriamo di ordinarla con i sensori di distanza (optional).
Fuori città
È innegabile che servirebbe qualche cavallo in più. In cinque o a pieno carico, il motore ha il “fiato corto”, soprattutto nelle lunghe salite. Peccato, perché la corretta taratura delle sospensioni e il servosterzo idraulico (che sa adeguarsi bene alle varie andature) rendono la guida piacevole e sicura. Consigliabile comunque l’ESP (che purtroppo è un optional), davvero importante per la sicurezza per una vettura col baricentro piuttosto alto.
In autostrada
Nei curvoni veloci le traiettorie sono precise e non richiedono troppe correzioni. I grandi specchietti retrovisori (utili in manovra) non generano fastidiosi fruscii aerodinamici. Insomma, la Fiat Qubo va bene anche per i lunghi viaggi, per quanto ai 130 km/h “da Codice” il motore lavori a ben 3100 giri e si faccia sentire. Per giunta, le riprese sono lente: un fatto da tenere presente se si deve riprendere velocità dopo un rallentamento.
L’autotelaio è ben strutturato, ma non ci sono altri elementi che possano permettere di valutare la protezione offerta a chi viaggia all’interno dell’abitacolo: la MPV torinese, infatti, non è stata ancora sottoposta ai crash test dell’EuroNCAP. Per giunta, la dotazione di sicurezza è limitata: l’ESP si deve pagare a parte insieme al controllo di trazione e la dotazione di airbag si riduce a quelli frontali e ai due laterali per chi siede davanti.
Purtroppo la Fiat Qubo non ha ancora affrontato i severi crash test dell’Euro NCAP, e per valutare la protezione che può offrire a pilota e passeggeri, ci sono pochi elementi a disposizione. Spiace soprattutto sottolineare che l’equipaggiamento di serie (e optional) relativo alla sicurezza attiva e passiva non brilli particolarmente: sia l’ESP sia il controllo di trazione si possono avere (assieme) solo a richiesta, ci sono solo gli airbag frontali e laterali, mentre quelli a protezione della testa di chi siede sia davanti sia dietro non solo non fanno parte della dotazione standard, ma non si possano avere neppure a pagamento.
Chi la sceglie cerca una vettura dagli ingombri ridotti che offra un grande spazio interno. Ha un bagagliaio davvero capiente e se si tratta di usarla per piccoli spostamenti non ci sono problemi. In autostrada bisogna invece fari i conti con la poca ripresa.
Col turbodiesel 1.3 Multijet a 4 cilindri da 75 CV, è indicata per chi la utilizza soprattutto in città, magari a pieno carico, o al massimo nei viaggi fuori porta di corto e medio raggio. Infatti, a causa della rumorosità del motore e della ripresa pigra, è consigliabile avventurarsi solo saltuariamente in autostrada. Inoltre, è anche bene ricordare che nelle lunghe salite vanno calcolati bene i tempi di sorpasso, scalando marcia in anticipo.
Baule
A parte il portellone ingombrante, il vano di carico è regolare, ha una soglia di accesso bassa (appena 57 cm da terra), è ben sfruttabile e, con i sedili rimossi, diventa ampio come quello di un furgone.
Guida
Sebbene la vettura abbia il baricentro alto, grazie alle sospensioni poco cedevoli non tende a coricarsi troppo nelle curve e ha reazioni sempre sincere. Il giudizio, però, sarebbe migliore se ci fosse l’ESP di serie.
Portaoggetti
Sono davvero molti e sistemati razionalmente nell’abitacolo, sia nel tunnel centrale sia nei pannelli delle portiere. Nel cassetto davanti al passeggero può trovare posto persino un PC portatile.
Sterzo
La servoassistenza di tipo idraulico “lavora” molto bene, e sa rendere lo sterzo leggero in città e nelle manovre, nonché preciso nella marcia veloce: una delle migliori qualità di questo modello.
Cambio
La leva è ben posizionata nella plancia, ma gli innesti delle marce sono un po’ duri e complicano la rapidità dei passaggi da un rapporto all’altro. A volte è difficile anche inserire la retromarcia.
Motore
Omogeneo e piuttosto fluido, ha una potenza modesta se rapportata alla massa della vettura. Inoltre, quando si “tirano” le marce o si viaggia a 130 km/h fa davvero troppo baccano.
Plancia
L’aspetto è piacevole, ma l’insieme pecca di originalità e denuncia la sua parentela con un veicolo commerciale. Si notano alcune plastiche rigide e la fin troppo vistosa consolle color alluminio.
Visibilità
I montanti anteriori hanno una forma che può creare qualche problema di visibilità in curva. Difficile valutare gli ingombri: il muso sporge e dietro si vede poco. Consigliabile l’optional dei sensori di distanza.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4300 giri | 153,7 km/h | 155 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 16,0 | 16,5 secondi | |
0-400 metri | 19,8 | 109,5 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 37,2 | 133,9 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 37,1 | 133,4 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 35,9 | 130,2 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 19,6 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,2 km/litro | 17 km/litro | |
Fuori città | 17 km/litro | 25,6 km/litro | |
In autostrada | 12,5 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 9,0 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,7 km/litro | 22,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,8 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 65,0 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 9,9 metri | 10 |
Cilindrata cm3 | 1248 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 55 (75)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 190/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 119 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 396/172/174 |
Passo cm | 251 |
Peso in ordine di marcia kg | 1275 |
Capacità bagagliaio litri | 330/2500 |
Pneumatici (di serie) | 185/65 R 16 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4300 giri | 153,7 km/h | 155 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 16,0 | 16,5 secondi | |
0-400 metri | 19,8 | 109,5 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 37,2 | 133,9 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 37,1 | 133,4 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 35,9 | 130,2 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 19,6 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,2 km/litro | 17 km/litro | |
Fuori città | 17 km/litro | 25,6 km/litro | |
In autostrada | 12,5 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 9,0 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,7 km/litro | 22,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,8 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 65,0 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 9,9 metri | 10 |
Cilindrata cm3 | 1248 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 55 (75)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 190/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 119 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 396/172/174 |
Passo cm | 251 |
Peso in ordine di marcia kg | 1275 |
Capacità bagagliaio litri | 330/2500 |
Pneumatici (di serie) | 185/65 R 16 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Fiat Qubo usate 2018 | 6.990 | 12.620 | 21 annunci |
Fiat Qubo usate 2019 | 8.790 | 13.300 | 15 annunci |
Fiat Qubo usate 2020 | 12.490 | 12.490 | 1 annuncio |