Mattia Binotto-Ferrari, ora è davvero finita. Le smentite arrivate in occasione del Gran Premio di Abu Dhabi, quello che ha decretato il secondo posto di Charles Leclerc nella classifica piloti, erano evidentemente solo di facciata. A voler chiudere il rapporto sarebbe stato però proprio il team principal, che si era insediato nel ruolo dal 2019, anno in cui era subentrato a Maurizio Arrivabene, passato alla Juventus.
L’ufficialità era nell’aria ormai da qualche giorno, ma è stata confermata da un comunicato della scuderia di Maranello: “Ferrari annuncia di aver accettato le dimissioni di Mattia Binotto che il 31 dicembre lascerà il suo ruolo di Team Principal della Scuderia Ferrari" Dire addio non è stato certamente semplice per l’ormai ex team principal, specialmente dopo un periodo così duraturo. “Con il dispiacere che ciò comporta, ho deciso di concludere la mia collaborazione con Ferrari. Lascio un'azienda che amo, della quale faccio parte da 28 anni, con la serenità che viene dalla convinzione di aver compiuto ogni sforzo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Lascio una squadra unita e in crescita. Una squadra forte, pronta, ne sono certo, per ottenere i massimi traguardi, alla quale auguro ogni bene per il futuro. Credo sia giusto compiere questo passo, per quanto sia stata per me una decisione difficile. Ringrazio tutte le persone della Gestione Sportiva che hanno condiviso con me questo percorso, fatto di difficoltà ma anche di grandi soddisfazioni”.
Il rapporto tra Binotto e la scuderia aveva iniziato a scricchiolare a inizio stagione, nonostante i risultati positivi raggiunti facessero ben sperare sull’andamento di questa annata (erano arrivate due vittorie in Australia e in Qatar). Da parte dei dirigenti, però, non c’era però stato alcun complimento, come se quanto fatto fosse quasi naturale.
Non è escluso che a influire sulla decisione di dare le dimissioni del team principal possa avere contribuito proprio questo clima di sfiducia nei suoi confronti, oltre ad alcune sue dichiarazioni che non sarebbero state gradite del tutto dai piani alti. Al termine dell’ultima gara, infatti, lui aveva voluto fare un bilancio generale e sottolineato che l’obiettivo non fosse la conquista del titolo, ma cercare di poter tornare competitivi, cosa che era riuscita solo in parte negli ultimi due anni.
Anche il legame tra Binotto, il cui contratto sarebbe scaduto nel 2023, e Leclerc non sarebbe stato dei migliori negli ultimi tempi. Il monegasco, infatti, vorrebbe poter collaborare con qualcuno che sia disposto ad affidargli il ruolo di prima guida.
Non sembrano esserci grandi dubbi su chi sia destinato a raccogliere l’eredità di Binotto. Il candidato numero uno, il cui nome era circolato anche recentemente, sarebbe quello di Frederic Vasseur, a capo del team Alfa Sauber. Nel frattempo, sembrano essere tramontate definitivamente le possibilità di un approdo a Maranello di Andreas Seidl, team principal McLaren.