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Formula 1 2014: dimissioni di Domenicali, "terremoto" in Ferrari

14 aprile 2014

Il responsabile della Gestione Sportiva Domenicali lascia la Ferrari: al suo posto Marco Mattiacci.

Formula 1 2014: dimissioni di Domenicali, "terremoto" in Ferrari

SEGNALI - “Vedremo chi non è da Ferrari” aveva detto Luca di Montezemolo intercettato dalla TV mentre andava alla riunione di due giorni fa per esaminare la situazione della Ferrari in Formula 1. Anzi, per essere più chiari: per esaminare il grave ritardo della Ferrari nei confronti della Mercedes e non solo. Dopo tre Gran Premi disputati è infatti evidente che la monoposto di Maranello paga un pesante gap di competitività, che si traducono in tempi sul giro molto lontani dai più veloci E ciò, come ha riconosciuto lo stesso Montezemolo, “non per colpa dei piloti”.

SILENZIO DA MARANELLO - E oggi arriva la notizia che era nell'aria da un po'. Stefano Domenicali (foto in alto), responsabile della Gestione Sportiva rassegna le dimissioni e lascia la Ferrari. Al Suo posto Marco Mattiacci, fino a oggi a capo delle attività Ferrari in nordamerica. Sulla vicenda il presidente Montezemolo ha detto: “Ringrazio Stefano Domenicali non solo per il suo costante contributo e impegno, ma anche per il grande senso di responsabilità che ha saputo dimostrare anteponendo sempre l’interesse della Ferrari al proprio. Ho grande stima e affetto per Domenicali, che ho visto crescere professionalmente in questi ventitré anni di lavoro insieme. Conosco le sue qualità e per questo gli auguro ogni successo per il suo futuro. Voglio anche augurare buon lavoro a Marco Mattiacci, una persona di valore che conosce bene l’azienda e che ha accettato con entusiasmo questa grande sfida”
 
UOMO DI AUTO, MA NON DI SPORT - Marco Mattiacci ha 41 anni e ha cominciato la sua esperienza manageriale nell’auto in seno alla Jaguar, dove entrò nel 1990 quando la casa inglese fu acquisita dalla Ford. Dopo di che passò alla Ferrari nel 2000. Per la casa di Maranello ha ricoperto diversi incarichi nel mondo, sino appunto a quello di responsabile di Ferrari North America. Si è trattato comunque sempre di posizioni manageriali non attinenti la partecipazione diretta alle attività sportive. Nel 2012 ha vinto il prestigioso premio americano di Manager dell’Anno.
 
RICOMINCIARE DA CAPO? - La scelta di una figura estranea al mondo della Formula 1 e addirittura dello sport (sempre che l’indiscrezione sul nome di Mattiacci venga confermata) fa capire quale sia stata l’analisi fatta da Montezemolo: occorre riorganizzare il modo di lavorare, appunto gestire gli uomini, che è l’attività dei manager. Che poi ciò possa significare la necessità di ulteriori sostituzioni nelle posizioni tecniche sarà da vedere.
 
L’ESPERIENZA TODT - Perché l’esperienza insegna che le scelte tecniche giuste vengono quando c’è la struttura che funziona e lavora al meglio. Fa fede l’esempio di Jean Todt che arrivò alla Ferrari nell’estate del 1993, vinse il primo Gran Premio l’anno successivo. Nel 1996 assunse il progettista Rory Byrne e il direttore tecnico Ross Brawn. Il primo titolo mondiale costruttori nel 1999, prima di iniziare la formidabile serie di titoli consecutivi dal 2000 al 2004. 
 
I TEMPI LUNGHI DELLA F1 - Tempi analoghi sono stati necessari per ogni altro team vincente. La Formula 1 non si improvvisa e richiede grande organizzazione, appunto grande management. Certo però che si può obiettare che Todt arrivò alla Ferrari con un bagaglio di esperienza sportiva eccezionale (copilota vincente nei rally e 12 anni a capo delle operazioni sportive della Peugeot, conquistando il successo di Le Mans), un’esperienza sportiva vincente, che non è poco. Pensare che tutto ciò sia superfluo, è una novità in Formula 1, dove la quasi totalità degli uomini proviene da un bacino di esperienze molto simile, se non comune. 
 
NUOVI REGOLAMENTI PRIMA E DOPO - A proposito della partenza di Domenicali, si potrebbe osservare che l’attuale fase negativa della Ferrari coincide con il profondo cambiamento dei regolamenti tecnici i quali hanno imposto una monoposto molto diversa da quelle precedenti, e dunque ci sta che i progetti manifestino diversi valori. Ma senz’altro per Domenicali pesano anche gli anni precedenti ai nuovi regolamenti, quando il bottino di vittorie per la Ferrari è stato decisamente magro, con solo una vittoria nel campionato mondiale costruttori nel 2008. L’anno precedente, quando Raikkonen vinse il titolo mondiale piloti, Domenicali era direttore sportivo.
 
L’ESPERIENZA SPORTIVA DI DOMENICALI - Anche Domenicali, oggi 49enne, non è tecnico, essendo laureato in economia e commercio, ma prima di approdare al vertice della Scuderia di F1 ha lavorato in Ferrari in diverse posizioni a partire dal 1991 quando fu assunto, appena laureato, per poi essere direttore sportivo dal 2002 al 2007.


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Ritratto di Merigo
14 aprile 2014 - 14:56
1
Che l'anello debole fosse Stefano Domenicali lo si sapeva, ma il cambio in corsa, in puro stile calcistico, non potrà che fare danni. La colpa principale di Domenicali a mio modesto parere, è di non essere una carogna come i suoi colleghi Team Principal, né tanto meno avercene la faccia. Quella faccia che avevano e hanno Bernie Ecclestone e Jean Todt, Eddie Jordan e Flavio Briatore, Frank Williams e Ron Dennis, ecc., tutti tipini che mi vedo rubare il portafoglio a loro madre o le caramelle ai bambini, ma anche capacissimi a gestire e soprattutto a vincere. Capacissimi a cacciare senza se e senza ma qualcuno non all'altezza anche se padre di dodici figli e con il mutuo da pagare e capaci di individuare i migliori tra i giovani progettisti e capaci di portarli via alla concorrenza per un pezzo di pane: carogne insomma. Domenicali no, quindi un perdente in un mondo di filibustieri. Come nel mondo del Calcio già citato. Fateci caso ma anche nel Calcio i vincenti sono e sono sempre stati odiosi, da Enzo Bearzot a Marcello Lippi a Josè Mourihno, da Antonio Conte a Fabio Capello, ecc. Viceversa i perdenti come Claudio Ranieri per citarne uno solo (non è bello citare i perdenti!) o, appunto, Stefano Domenicali, sono gentili e disponibili. Però serviva la sua testa, ed eccola rotolare. Ma doveva rotolare molto prima e a tempo debito, non a stagione iniziata e con perfino Felipe Massa più veloce dei due in rosso, perché adesso sarà difficilissimo raddrizzare la situazione, anche se la soluzione di chiamare qualcuno da fuori era l'unica attuabile.
Ritratto di Fojone
14 aprile 2014 - 23:09
non vincono solo gli arroganti antipatici figli di putt.... nel calcio hanno vinto ad esempio anche Ancelotti e Allegri, in F1 ha vinto Horner... nessuno di questi mi sembra ne antipatico ne figlio di putt.... Domenicali semplicemente non era al altezza!
Ritratto di Merigo
15 aprile 2014 - 08:14
1
Carlo Ancelotti e Christian Horner sono l'eccezione, mentre Massimiliano Allegri è stato cacciato dal Milan come un Claudio Ranieri qualunque. Comunque soprattutto Horner mi ha sempre stupito per il volto pulito e simpatico in mezzo a quel branco di lupi. Ripensando a Domenicali, aggiungo che è quello che l'anno scorso si è fatto soffiare i test con Pirelli (svolti guarda caso con Mercedes) e, da Direttore Sportivo, si è fatto fotocopiare i progetti della monoposto 2007 dal meccanico Nigel Stepney.
Ritratto di Franck Dì
14 aprile 2014 - 16:04
evidentemente Montezemolo ha letto le mie lamentele e ha capito... ps: anche gli ingegneri andavano licenziati in quando incapaci di realizzare una monoposto competitiva... Massa ha diritto al risarcimento danni dmorali a quell'incapace raccomandato di Domenicali!!!
Ritratto di Sprint105
14 aprile 2014 - 16:08
mi spiace per Domenicali, anche se con le sue interviste da primo della classe non mi ha mai convinto. Il suo sostituto non viene dalle corse, però speriamo sia un altro Briatore, che non capiva niente di macchine ma i mondiali sapeva vincerli
Ritratto di IloveDR
14 aprile 2014 - 16:21
3
i problemi restano...in Ferrari manca la Passione, la Fortuna, un pilota pazzo e straordinario
Ritratto di juvefc87
14 aprile 2014 - 16:21
che ne chiedevo le dimissioni! scandaloso lauretao in economia e a capo della squadra!!
Ritratto di Merigo
14 aprile 2014 - 17:23
1
Flavio Briatore si è inventato la Benetton Formula 1 e un certo Michael Schumacher, che già basterebbe, ma si è poi ripetuto con Renault Sport e Fernando Alonso, eppure ha studiato da geometra, ha fatto il ristoratore e l'assicuratore per poi occuparsi del franchising in Benetton, di cui ha come detto letteralmente inventato la vincente scuderia di F1 (dalle ceneri della Toleman). O che dire di Adriano Galliani che anche lui come Briatore è diplomato geometra e che vendeva antenne TV, per poi approdare al Milan e creare quasi dalla Serie B la più forte squadra di Club della storia (non mi fraintendere: lo dice il sito FIFA e io tifo Juve), cioè il Milan di Baresi, Rijkaard, Gullit e Van Basten? Tanto di cappello e onore a loro ma soprattutto ai fratelli Benetton e a Silvio Berlusconi che hanno saputo vederci il Messia. Ma nessuno dei due aveva studiato granché e soprattutto non proprio da Manager né di F1 né di Calcio, perché sono studi che non esistono. Quindi che questo Mr Mattiacci sia laureato in Economia non è una colpa né un demerito, né tanto meno scandaloso come scrivi perché, aggiungo, Luca Montezemolo quando vinse come Team Principal i titoli mondiali con Lauda era (ed è) laureato in Giurisprudenza con nessuna esperienza specifica di F1. Il problema è organizzativo non tecnico. Ad esempio, è inaccettabile sentire dire che l'auto dell'anno passato fosse sbagliata perché la galleria del vento di Maranello forniva dati sbagliati e si fosse quindi costretti ad usare quella ex Toyota F1 di Colonia: ma siamo matti? Una colpa così è del Team Principal che non ha saputo in primis fustigare il responsabile della galleria del vento, ma che in secondo luogo non trovato una soluzione più semplice, per esempio quella di usare la galleria del vento di Pininfarina, storico fornitore di Ferrari per il design delle Granturismo e distante 200 m dallo stabilimento Maserati ex Bertone, entrambi a Grugliasco. Ma come ho scritto nell'altro post, l'errore è stato non cacciarlo quest'inverno e obbligarlo alle dimissioni dopo tre GP ma, sempre come ho già scritto, Domenicali è una brava persona ed è difficile cacciare una brava persona.
Ritratto di Boys
15 aprile 2014 - 20:23
1
Condivido quasi tutto..soprattutto sulle lauree. la laurea forse è la conoscenza per ciò che hai studiato..forse ....(lo vediamo al governo e nelle scuole).....ma non significa capacità..quindi si spera in un manager senza peli sulla lingua...lascerei perdere confronti con il calcio: senza denaro nessuno è bravo!!!!!!...compreso il sig. galliani...del resto l' ha dimostrato AMPIAMENTE negli ultimi anni.........
Ritratto di Franck Dì
14 aprile 2014 - 16:29
in quando manager di vendita auto e quindi non è un esperto nel mondo dello sport... Staremo a vedere...
Ritratto di Gordo88
14 aprile 2014 - 17:15
1
Dopo la figuraccia del Barein era doveroso un cambio di leadership, con Domenicali in tanti anni non si è vinto un solo campionato piloti!! Spero solo che questo Mattiacci si ambienti al più presto in questo nuovo incarico, nn si può perdere altro tempo, bisonga lavorare ed innovare. Quest anno siamo indietro più che mai!!
Ritratto di MatteFonta92
14 aprile 2014 - 17:58
3
"Chi non è da Ferrari è ora che se ne vada a casa" così si era espresso Montezemolo qualche giorno fa. E oggi apprendiamo la notizia delle dimissioni di Domenicali... è ovvio quindi che le due cose sono collegate. L'ormai ex-team manager della Ferrari evidentemente non ha retto alla pressione scatenata dai pessimi risultati ottenuti dalla Rossa in queste prime gare del campionato di F1 2014. Vedremo, difficilmente però cambierà qualcosa quest'anno.
Ritratto di onavli§46
14 aprile 2014 - 19:00
Questo si potrebbe dire molto concisamente dell'esito finale del ex-principal team Stefano Domenicali. Molto velatamente, era nell'aria, o perlomeno nel pensiero di Luca Cordero di Montezemolo, già dalla fine de campionato delle ultime gare stagione 2013. Troppi "se", troppi "ma", troppi sbagli, che un principal -team non può certo permettersi di ripetere e ripetere, senza mostrare grinta, carattere, iniziativa, e penalizzare con le sue non decisioni la reputazione gloriosa del Cavallino. Le colpe però, non sono certamente tutte sue, anche il buon "Cordero" ha le sue, sicuramente e comunque più di una; ma quella più lampante, è quella di aver poco "osservato" dirigenzialmente, ossia da Presidente della Ferrari, la situazione, per altre circostanze generalizzate, cui voleva partecipare, ed in alcune ha partecipato. La congiunta gestione del treno NTV - Italico, che assieme a Della Valle e &, / Societè Nationale des Chemin de Fer, Ferrovie di Stato Francesi), nonchè, la non realizzata scesa in campo politico con l'ex premier Monti ecc. Chi vuol fare più di un mestiere, alla fine non ne fa più bene neppure uno, Ed i risultati si sono visti, e sono tuttora visibili sotto gli occhi di tutti. Una Ferrari, che in F1 non è più nemmeno l'ombra di se stessa. Il Grande Drake, se rivivesse,(li) e (lo) prenderebbe letteralmente a calci nel lato B. Ora, il dado è stato tratto, il Domenicali, non andrà certamente ad ingrossare la percentuale dei disoccupati italiani; a quei livelli, "loro", un lavoro super-pagato sempre lo trovano, e non certo nelle liste di mobilità. Ora Ferrari, deve cambiare rotta determinatamente e sostanzialmente, oppure diventerà la Cenerentola della F1, e ciò farà arrabbiare ancor di più tutti i suoi tifosi, e deteriorerà il prestigio della gestione della Scuderia, e non solo.
Ritratto di Lo Stregone
14 aprile 2014 - 19:15
Ne ho abbastanza della F1, sarebbe ora che Ferrari uscisse da sto carosello e andasse a correre con le ruote coperte. Sarebbe anche ora di cambiare i regolamenti e reintrodurre la categoria Sport come si faceva decenni indietro. Qualcuno scriverà che sono pazzo: scrivete pure. A Maranello di certo avranno altre idee per la testa. Facciano pure. Ma io da tempo ho voltato le spalle a questa categoria. Tornerò a guardare quando ci sarà ancora una categoria più avvincente con auto che somigliano a qualcosa di bello e non a queste bare scoperte. Senza offesa per nessuno.
Ritratto di Mattia Bertero
14 aprile 2014 - 19:31
3
Una cosa che doveva essere fatta perché era chiaro da anni che Domenicali non era assolutamente all'altezza del suo illustre predecessore, un certo Jean Todl, sia per carisma sia per organizzazione generale. La questione è però un'altra: alla Ferrari mancano le idee!!! Da anni non si assiste più ad un progetto innovativo di una monoposto competitiva (vi ricordate le F2002 o le F2004 di Schumacher? Innovative ed vincenti), solo delle vetture con soluzioni copiate dagli altri. E' dal 2008 che la Ferrari non è più da mondiale e solo grazie al talento di Alonso che ha potuto lottare nel 2010 e nel 2012 per il mondiale fino all'ultima gara. Domenicali era UNA PARTE del problema, la questione di fondo à che la Ferrari deve rivedere l'intera organizzazione del reparto corse, avere ingegneri con idee innovative, bisogna svegliarsi un po'!!!!
Ritratto di Greycar
14 aprile 2014 - 20:18
Non è neanche un tecnico...? Anche a me non sembrava all'altezza, ma che non avesse una formazione inerente al settore mi lascia davvero stupito. Ora speriamo che il successore abbia tutte le competenze tecniche per prendere in mano la ripresa e soprattutto un miglioramento prestazionale!!! Forza Ferrari!!!
Ritratto di Merigo
14 aprile 2014 - 20:37
1
Se una struttura organizzativa piramidale non funziona, è per definizione il vertice della piramide il problema. Quindi Stefano Domenicali non è una parte del problema ma, "il problema". Basti dire che la FIA per la mansione scomodi il termine di team principal, non General Manager o Head of Team, o Coach, ma team principal, cioè il "principale", quel qualcuno plenipotenziario nei confronti della FIA e del tema, quel qualcuno tenuto a fare e disfare, scegliere il progettista e il motorista, i piloti e il Direttore Tecnico, scovare gli ingegneri, come dici, con idee innovative, dialogare con partner (Shell, Pirelli, ecc.) e gestire un budget, nel caso di Ferrari come dei maggiori team, faraonico. Tutte responsabilità del team principal e molte delle quali Stefano Domenicali non ha saputo assumersi, molte per incapacità ma molte per eccesso di buonismo. Buonismo che l'ha indotto ad attendere all'infinito che Felipe Massa ritornasse quello che era prima del bullone in faccia (comunque non un fuoriclasse), commettendo un errore per cui Domenicali sarà senz'altro a posto con la sua coscienza di uomo, ma non con quella di un team principal perché se, come diceva Enzo Ferrari, un figlio fa perdere 1" a giro al Pilota neo papà, un team principal carogna non si deve chiedere per più di qualche settimana quanti secondi a giro faccia perdere un bullone in faccia. E così Domenicali indugiando troppo su Massa, ha perso il contatto con il presente lasciando che nessun Rookie fosse più disponibile (Magnussen, Ricciardo, ecc.) e finendo obbligato a scegliere un cavallo (imbolsito) di ritorno: Raikkonen. Ora se questo nuovo team principal è come dicono un grande Manager, saprà fare quello che fanno i grandi Manager, ovvero in un nano secondo analizzare la situazione, focalizzare i problemi principali e concentrarsi sulla loro soluzione, cosa che con Massa ed il suo sostituto e, come ho ricordato nel mio post precedente, con la galleria del vento, Domenicali non ha fatto, dimostrando scarse capacità manageriali ed essendo quindi obbligato, troppo tardi e fuori tempo, a dimetterse.
Ritratto di IloveDR
15 aprile 2014 - 09:54
3
un plauso a Domenicali per non aver abbandonato Felipe...
Ritratto di Boys
15 aprile 2014 - 20:35
1
Ma guarda un pò.. ora è colpa di massa ...come se domenicali oltre alle colpe di essere troppo un bravuomo...e senza peli sullo stomaco decidesse lui di tenere massa e non momtezemolo...e come se montezemolo non avesse colpe...giusto eliminare il problema principale sempre che lo fosse..ma giusto andare anche piu a fondo,.vedremo il nuovo responsabile cosa farà ....e se qualche ingegnere non è all'altezza...beh.. che facciano le valigie..
Ritratto di Fojone
14 aprile 2014 - 21:02
che perdita.....
Ritratto di maparu
14 aprile 2014 - 22:34
L'espressione di Montezemolo dopo il sorpasso in rettilineo (uno dei tanti alle Ferrari) subito da Alonso mostrava tutto lo sconcerto del Presidente. Domenicali paga anche colpe non sue, ma il suo gesto sicuramente richiesto dai vertici gli fa onore. Un campionato perso all'ultima curva da Massa (mi ricordo in quell'anno una gara decisiva con il bocchettone del rifornimento rimasto appeso), una strategia sbagliata all'ultima gara con Alonso che vede sciogliersi come un gelato al sole il titolo mondiale.....insomma nello sport come nella vita serve anche fortuna e Domenicali non lo è stato in questi anni. Rispetto per l'uomo e il professionista, ma ora avanti, la Ferrari anche a mondiale già "segnato" deve dare una svolta; forza rosse più mai !!!
Ritratto di DanieleVTS
15 aprile 2014 - 12:08
4
Se fosse stato un licenziamento a stagione in corso, o un esonero come spesso si sente quando si parla di altri sport non prettamente motoristici, sarebbe un conto. Qui si parla di dimissioni, ossia della presa di coscienza di una persona di non considerarsi all'altezza del ruolo che ricopriva, e che checché se ne dica ha dato tanto alla Ferrari e al mondo della F1. Sono stati commessi diversi errori, ma quanti sono effettivamente imputabili al dimissionario Stefano Domenicali? Ricordo che è anche merito suo il mondiale vinto da Kimi Raikkonen nel 2007 con Jean Todt preso da altri interessi, o il mondiale perso da Massa l'anno successivo per un punto all'ultima curva del mondiale, o ancora quello da Alonso dilapidando un meritato vantaggio a causa di contatti avvenuti per colpa di altri. Mi auguro che il sostituto sia all'altezza.
Ritratto di Fojone
15 aprile 2014 - 12:40
dimissioni proprio spontanee... credo che Montezzemolo sia entrato in riunione con il tapiro d0oro in una mano e la lettera di dimissioni di Domenicali pronta per essere firmata nel altra...
Ritratto di herm52
15 aprile 2014 - 13:06
Perchè prendersela con Domenicali quando sono i PADRONI della Ferrari (AGNELLI e MONTEZEMOLO) che nell'ottimizzazione delle spese hanno investito di più sull'immagine e meno sulla tecnologia. Secondo me per rilanciare la monoposto Ferrari ci vuole una persona capace di fare una cernita tra i vari ingegneri scegliendo quelli SAPIENTI e eliminando quelli SACENTI.
Ritratto di carlomariaalfredo
15 aprile 2014 - 13:44
forse e' ora di cambiare anche Montezemolo : non si vince coi raccomandati ma con gente preparata e con gli attributi come si merita una Ferrari.
Ritratto di Montu
15 aprile 2014 - 15:10
Già a partire dalla stagione 2010, quando fece rientrare Alonso per marcare Webber in evidente difficoltà. Il rientro di quest'ultimo avrebbe dato strada libera al nostro Nando per vincere il mondiale all'esordio sulla rossa... Invece diede il via libero a Vettel. Ultimo di una serie di errori dei due anni precedenti. Mi viene ancora il nervoso a pensarci... Vedremo sto nuovo Mattiacci cosa farà. Una cosa è certa, voglio il mondiale alla Ferrari!!!!!
Ritratto di alessio215
15 aprile 2014 - 16:20
Cari del forum. Non sputiamo su Domenicali,perche anche nel 20082009com felipe massa ci e' stato un inteso a non farlo vincere. Girano voci di gente che sintende di motorsport e dicono chiaro: La mercedes stava preparando sto motore gia da 5anni, con un accordo segreto tra FIA ed mercedes. Ad imporre queste nuove regole col motore hybrid e carburante limitato e' stato propo la mercedes. perche con i veri motoripotenti faceva schifo la merdeces. Cosi con questo accordola merdeces ah potutosviluppare un motore anni prima che gli altri potessero sapere. Hanno un vantagio di almeno 2anni per il loro accordo sporco
Ritratto di luis2
15 aprile 2014 - 19:07
quanto sta accadendo alla ferrari mi sembra un film visto durante il servizio militare dove i cuochi erano soldati che nella vita civile facevano i carrozzieri!!! Mettete l'uomo giusto al posto giusto!!!!
Ritratto di onavli§46
15 aprile 2014 - 19:11
riportate nero su bianco da certi periodici molto più tecnici e specializzati della Redazione AlVolante, sembrerebbe che il "ben servito" al team principal e/o principal team , (dipende dalle varie sfaccettature) sia stato elaborato dal AD di tutto il Gruppo FIAT/FCA Sergio Marchionne, con una precisa imposizione al fanciullo Luca Cordero di Montezemolo, in quanto, sempre da indiscrezioni, oltre il malcontento generalizzato di immagine, di azioni poco proficue e di perdite cospicue, vi era anche un gran malcontento nei soggetti vari più interessati alla Scuderia Ferrari. Stefano Domenicali, pare che non fosse il "buono" che voleva far vedere da fuori del team e che intendeva dar l'impressione di essere. Era tutt'altro, con tanti "pregi" negativi, e tanti "difetti" positivi; ossia il bastian contrario pure e sopratutto dei possibili ed indispensabili consigli dei suoi più stretti collaboratori, tra cui anche i due eccelsi piloti delle monoposto, che pare abbiano intavolato più di uno scontro verbale. L'unico a non accorgersene, o facente finta di non accorgersene, perchè pur egli in grandissimo difetto manageriale e non solo, era proprio Il Presidente della Ferrari. Che poi in termini gerarchici era quello che aveva più responsabilità e più alto stipendio. Queste le indiscrezioni, ma quando sono indiscrezioni, al 50% sono verità santificate. Domenicali, sembrerebbe, pur qui il condizionale d'obbligo, che a fine Campionato 2014 avrebbe lasciato in maniera volontaria e meno traumatica. Forse meno traumatica per lui, ma sicuramente non certo per la rossa. Però purtroppo il trauma c'è e vi è stato. Vedremo già al prossimo G.P. di CINA, il 20 aprile p.v. che accadrà.
Ritratto di onavli§46
15 aprile 2014 - 19:11
riportate nero su bianco da certi periodici molto più tecnici e specializzati della Redazione AlVolante, sembrerebbe che il "ben servito" al team principal e/o principal team , (dipende dalle varie sfaccettature) sia stato elaborato dal AD di tutto il Gruppo FIAT/FCA Sergio Marchionne, con una precisa imposizione al fanciullo Luca Cordero di Montezemolo, in quanto, sempre da indiscrezioni, oltre il malcontento generalizzato di immagine, di azioni poco proficue e di perdite cospicue, vi era anche un gran malcontento nei soggetti vari più interessati alla Scuderia Ferrari. Stefano Domenicali, pare che non fosse il "buono" che voleva far vedere da fuori del team e che intendeva dar l'impressione di essere. Era tutt'altro, con tanti "pregi" negativi, e tanti "difetti" positivi; ossia il bastian contrario pure e sopratutto dei possibili ed indispensabili consigli dei suoi più stretti collaboratori, tra cui anche i due eccelsi piloti delle monoposto, che pare abbiano intavolato più di uno scontro verbale. L'unico a non accorgersene, o facente finta di non accorgersene, perchè pur egli in grandissimo difetto manageriale e non solo, era proprio Il Presidente della Ferrari. Che poi in termini gerarchici era quello che aveva più responsabilità e più alto stipendio. Queste le indiscrezioni, ma quando sono indiscrezioni, al 50% sono verità santificate. Domenicali, sembrerebbe, pur qui il condizionale d'obbligo, che a fine Campionato 2014 avrebbe lasciato in maniera volontaria e meno traumatica. Forse meno traumatica per lui, ma sicuramente non certo per la rossa. Però purtroppo il trauma c'è e vi è stato. Vedremo già al prossimo G.P. di CINA, il 20 aprile p.v. che accadrà.
Ritratto di Bruno91
16 aprile 2014 - 14:31
2
Chiunque ci sia, spero che la Ferrari torni a vincere prima possibile!!

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ORARI
domenica 31 agosto
Gara15:00

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