AVVIO CHOC - Niente da fare per le “rosse”. Il Gran Premio di Singapore di Formula 1, 14ª prova del campionato 2017, è andata a Hamilton con la sua Mercedes. Vettel e la Ferrari hanno visto sfumare il sogno di vittoria poche centinaia di metri dopo la partenza: in un colpo solo sono stati messi fuori gara sia Vettel che Raikkonen, e la stessa sorte ha seguito Verstappen con la Red Bull. La tante aspettativa esistente nel pregara per gli esiti un gran premio che si annunciava combattutissimo, sono sfumate in un attimo, trasformandosi in un prevedibile post gara fatto di se e di ma, con polemiche e recriminazioni. Al centro della contesa, le responsabilità dell’incidente multiplo avvenuto non appena scattata la corsa di Singapore.
TUTTO IN POCHI METRI - Al semaforo verde, Vettel scatta ma al suo fianco Verstappen sembra essere un pizzico più veloce. Vettel sembra rendersene conto e si sposta sulla sinistra con l’evidente intento di “chiudere la porta” al rivale. A sua volta Verstappen reagisce spostandosi un po’ a sinistra, dove però c’è Raikkonen che sta arrivando fortissimo, grazie a un’ottima partenza. L’impatto è praticamente inevitabile (nella foto qui sopra), e come conseguenze ha anche la carambola che coinvolge Vettel, con danni gravi che dopo pochi metri lo faranno sbandare con urto contro le barriere. Raikkonen intanto scivola sul guard rail e finisce con l’attraversare la pista sbattendo contro altre macchine.
DI CHI LA COLPA? - Il risultato è la fine della corsa per entrambe le Ferrari e per Verstappen. Il collegio dei commissari di gara ha comunicato che l’incidente sarebbe stato valutato a fine gara, ma le polemiche sono iniziate subito. Appunto con le considerazioni più svariate sui comportamenti dei piloti. Una cosa però è stata subito chiara: beneficiario della vicenda era Lewis Hamilton, ritrovatosi inaspettatamente leader della corsa, con il principale rivale nella corsa al titolo mondiale messo fuori gara e quindi con la possibilità di allargare di altri 25 punti il suo vantaggio su Vettel, arrivato a 28 punti dopo la “notte del disastro” di Singapore.
ASFALTO LENTO AD ASCIUGARSI - La gara a quel punto è stata a dir poco spenta, non senza l’intervento ripetuto della safety car, per pulire la pista dai rottami conseguenti a varie “toccate” nei guard rail. Alle spalle di Hamilton si è trovato Ricciardo che non ha mai dato l’aria di poter cercare di raggiungere il leader. Ad accentuare l’atmosfera ha anche contribuito la pioggia, che dopo la fase iniziale ha smesso di scendere ma lasciando l’asfalto in situazioni incerte. A quel punto, da seguire sono state le decisioni dei team a proposito delle gomme, in vista di arrivare a montare le slick. Insomma, spettacolo, poco.
OTTIMO GP PER LA MERCEDES - Alla fine Mercedes ha potuto festeggiare una vittoria che al giorno prima era una chimera, accompagnata per di più dal terzo posto di Bottas. Che è un bel bottino per venire da una pista non adatta alla monoposto tedesca.
TUTTO CALMO - Ricciardo archivia un secondo posto che ha solo il difetto di non avere mai offerto spunti per sperare nel primo posto. Quanto Bottas è stato l’unico che a un bel momento pareva potesse offrire un po’ di spettacolo, quando a meno di due secondi da Ricciardo pareva a portata di mano un risultato con 1° e 2° per la Mercedes. Ma alla fine ha prevalsa la logica di portare a casa il non poco trovato se non per caso certo con non poca fortuna. A una decina di giri dalla fine, c’è stato un piccolo incidente a Hamilton, con una sbandatina che ha fatto stare col fiato sospeso. Ma tutto è subito rientrato e l’interesse della gara è stato
IL CALENDARIO - Dopo Singapore il campionato 2017 prevede altri 6 Gran Premi: Malesia (1° ottobre), Giappone (8 ottobre), Stati Uniti (22 ottobre), Messico (29 ottobre), Brasile (123 novembre), Abu Dhabi (26 novembre).
GP DI SINGAPORE: L'ORDINE D'ARRIVO
POS | NO | DRIVER | CAR | LAPS | TIME/RETIRED | PTS |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | Lewis Hamilton | MERCEDES | 58 | 2:03:23.544 | 0 |
2 | 3 | Daniel Ricciardo | RED BULL RACING TAG HEUER | 58 | +4.507s | 0 |
3 | 77 | Valtteri Bottas | MERCEDES | 58 | +8.800s | 0 |
4 | 55 | Carlos Sainz | TORO ROSSO | 58 | +22.822s | 0 |
5 | 11 | Sergio Perez | FORCE INDIA MERCEDES | 58 | +25.359s | 0 |
6 | 30 | Jolyon Palmer | RENAULT | 58 | +27.259s | 0 |
7 | 2 | Stoffel Vandoorne | MCLAREN HONDA | 58 | +30.388s | 0 |
8 | 18 | Lance Stroll | WILLIAMS MERCEDES | 58 | +41.696s | 0 |
9 | 8 | Romain Grosjean | HAAS FERRARI | 58 | +43.282s | 0 |
10 | 31 | Esteban Ocon | FORCE INDIA MERCEDES | 58 | +44.795s | 0 |
11 | 19 | Felipe Massa | WILLIAMS MERCEDES | 58 | +46.536s | 0 |
12 | 94 | Pascal Wehrlein | SAUBER FERRARI | 56 | +2 laps | 0 |
NC | 20 | Kevin Magnussen | HAAS FERRARI | 50 | DNF | 0 |
NC | 27 | Nico Hulkenberg | RENAULT | 48 | DNF | 0 |
NC | 9 | Marcus Ericsson | SAUBER FERRARI | 35 | DNF | 0 |
NC | 26 | Daniil Kvyat | TORO ROSSO | 10 | DNF | 0 |
NC | 14 | Fernando Alonso | MCLAREN HONDA | 8 | DNF | 0 |
NC | 5 | Sebastian Vettel | FERRARI | 0 | DNF | 0 |
NC | 33 | Max Verstappen | RED BULL RACING TAG HEUER | 0 | DNF | 0 |
NC | 7 | Kimi Räikkönen | FERRARI | 0 | DNF | 0 |