DEBUTTO CONVINCENTE - Sulla pista di Barcellona sono in corso i test pre-campionato della stagione di Formula 1 2019. Sono quattro giorni intensi (18-21 febbraio), dove tutte le squadre si trovano per provare le nuove monoposto in vista della prima gara di campionato, che si terrà il 17 marzo in Australia. I risultati dei primi test vanno sempre analizzati con cautela, perché i team rispettano programmi di lavoro diversi e talvolta mettono in secondo piano la ricerca del miglior tempo. Ma dopo i primi due giorni è emerso però che la Ferrari ha iniziato la stagione con il piede giusto, perché sulla pista di Barcellona la Rossa è stata fra le prime scuderie sia per i tempi sul giro che per la distanza percorsa, segno che la Ferrari F90 va molto veloce fin dalle primissime uscite e non ha accusato problemi di affidabilità.
IL MONDO FERRARI - Sebastian Vettel ha “macinato” 169 giri il 18 febbraio, registrando a fine turno un crono di 1’18”161 minuti: il migliore della giornata. La Mercedes invece ha percorso 19 giri in meno, accontentandosi di tempi superiori alla Ferrari: Valtteri Bottas al mattino e Lewis Hamilton nel pomeriggio hanno registrato tempi di 1’20”127 e 1’20”135 minuti. Le due Frecce d’Argento montavano però gomme più dure rispetto alla Ferrari, quindi il lavoro svolto era in funzione della gara e non delle qualifiche. Il muretto di Maranello deve aver accolto con ottimismo anche il terzo posto di Romain Grosjean e il quinto di Kimi Raikkonen, rispettivamente sulle Haas e Alfa Romeo Racing motorizzate Ferrari. Secondo Carlos Sainz Jr sulla McLaren che ha tanto bisogno di risultati dopo le ultime quattro stagioni davvero disastrose per un team così titolato.
MERCEDES NASCOSTE - La situazione è rimasta quasi invariata ieri, martedì 19 febbraio, anche se al volante della Ferrari c’era il secondo pilota Charles Leclerc: il giovane monegasco ha percorso 157 giri e stabilito il tempo 1’18”247. Nessuno è riuscito ad avvicinarlo, tanto è vero che il secondo miglior crono della giornata è stato peggiore di oltre 300 millesimi (lo ha stabilito Lando Norris della McLaren). Terzo Kevin Magnussen, sulla Haas, mentre i due piloti della Mercedes hanno percorso 163 giri senza far registrare tempi record, prova che la scuderia non vuole scoprire al momento le proprie carte. La Red Bull ha alternato un lunedì convincente a un martedì opaco, mentre la Renault deve ancora prendere le misure all’auto: ieri Daniel Ricciardo ha perso tempo dopo un’uscita di pista causata dalla rottura dell’ala posteriore.
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