DECISIONE INEVITABILE - Mentre ai box di Melbourne fervevano i preparativi per le prove del GP d’Australia 2020, un dipendente della McLaren è risultato positivo al test del tampone, portando immediatamente alla dura realtà il mondo della Formula 1: non è immune dal Coronavirus. Di conseguenza la squadra britannica ha ritirato la sua partecipazione al gran premio d'Australia che, il 15 marzo, doveva aprire la stagione. Il “Circus” si è subito messo in moto e le squadre, la Fia e gli organizzatori della gara hanno deciso di annullare l’evento per evitare il rischio del diffondersi del contagio non solo nel paddock ma anche fra il pubblico sulle tribune. Al momento non si sa se e quando la data potrà essere recuperata. A rischio ci sono anche la seconda e la terza prova del campionato: rispettivamente il 22 marzo in Bahrain e il 5 aprile in Vietnam.
PILOTI CRITICI - Da notare che la decisione di correre il GP d’Australia in un momento in cui il Coronavirus ha creato uno stato di emergenza in molte parti del mondo era già stata criticata da piloti di primo piano, come Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen. Se i primi tre Gp del 2020 non si disputeranno, il campionato 2020 potrebbe iniziare con il GP d’Olanda il 2 maggio.