SITUAZIONE CRITICA - La Formula 1 potrebbe uscire ridimensionata dalla pandemia di coronavirus, che ha fatto slittare l’inizio del campionato 2020 (è ancora da stabilire quando sarà il primo Gp) e ha aperto una crepa nei conti di alcune scuderie, tanto è vero che quattro di essere sarebbero a rischio fallimento, come ha confidato ad inizio aprile il numero uno della McLaren.
BUDGET RIDOTTO - Proprio il tema della sostenibilità economica è stato al centro di un incontro fra i vertici delle scuderie, i rappresentanti della Federazione dell’auto (la Fia) e quelli di Liberty Media, la società che organizza il campionato e ne detiene i diritti, nel quale si è parlato di un ulteriore inasprimento del cosiddetto budget cap, ovvero la spesa massima che le scuderie possono sostenere nell’arco di una stagione: nel 2019 fu stabilito un “tetto” di 175 milioni di dollari a partire dal 2021, ma le conseguenze della crisi economica starebbero portando i team, la Fia e Liberty Media verso un budget cap di 145 milioni per il 2021 e 130 milioni per il 2022.
FERRARI CONTRARIA - Questa ipotesi non piace alla Scuderia Ferrari e al suo numero uno, Mattia Binotto (nella foto qui sopra), critico nei confronti di un tetto troppo basso come quello di cui si discute: nel corso di un’intervista all’edizione online del Guardian, Binotto ha spiegato che la Formula 1 deve rimanere l’apice delle corse automobilistiche e gli investimenti dei team non vanno limitati in modo così drastico. Secondo il manager, inoltre, il tetto di spesa a 145 milioni non può essere raggiunto dalla Ferrari se non con misure dolorose come tagli al personale. La Rossa, al pari degli altri team di vertice, impiega centinaia di persone e ha un budget stimati di circa 435 milioni.
ACCORDO O ADDIO - Binotto ha invitato la Fia e Liberty Media a non prendere decisioni impulsive dettate dall’emergenza sanitaria, che alla lunga potrebbero rivelarsi controproducenti per la Formula 1: se i nuovi limiti di spesa fossero approvati, il manager ha detto che la Ferrari valuterà se rimanere nel circus (dov’è il team più glorioso e longevo) o passare ad altre formule dello sport motoristico.