SENZA SOLDI - Adrian Campos sta per alzare bandiera bianca. Il team manager spagnolo che aveva iscritto il proprio team, Campos Meta 1, al mondiale 2010 ed era stato accettato dalla FIA, non riesce a far fronte al budget necessario per disputare la stagione. Dopo aver cercato inutilmente vari partner, si è mosso in prima persona il grande manovratore della Formula 1: Bernie Ecclestone.
Il boss inglese ha quindi mandato avanti per la trattativa di rilevare la squadra spagnola, il fido Colin Kolles, tedesco che è stato team manager di Force India e Spyker e che gestisce in proprio una squadra nel DTM (dove schiera due Audi A4) e nella Le Mans Series (dove mette in pista due Audi R10). Kolles ha fatto visita alla Dallara, che era stata incaricata da Campos di progettare e costruire le monoposto. Nell'"atelier" italiano, con sede a Varano (provincia di Parma) da qualche settimana lo sviluppo delle vetture era bloccato.
ALTRI SENZA FONDI - Perché si è mosso direttamente Ecclestone? C’è il rischio che nel corso del campionato 2010, dopo quattro o cinque Gran Premi, squadre come la Force India o la nuova Lotus siano costrette a fermarsi. Nonostante le roboanti dichiarazioni tenute nelle presentazioni, le due squadre asiatiche (la prima è indiana, la seconda è malese) non avrebbero ancora la certezza di disporre dei fondi necessari per tutta la stagione. Tutto ciò, unito alla crisi di Campos e al mistero USF1, potrebbe creare un vuoto negli schieramenti di partenza.
Un rapido conteggio: il minimo garantito per la TV da Ecclestone è quello delle 16 monoposto al via dei GP. Venendo a mancare, poniamo, le due USF1, le due Campos, le due Lotus, le due Force India, ecco che dalle promesse 26 vetture al via di ogni gara, ci si ritroverebbe con 18 macchine sugli schieramenti. Un po’ poco nell’anno in cui la FIA aveva allargato le iscrizioni per disporre di più squadre e più monoposto. Ecco allora che Ecclestone si è mosso per salvarne uno, Campos appunto, che presenta una garanzia certa: la serietà del costruttore Dallara.
NOMI "PESANTI" - Per quanto riguarda i piloti, non dovrebbero esserci problemi per Bruno Senna (foto in apertura), che aveva firmato l’accordo con Campos, mentre per la seconda macchina sembra certa la presenza dell’indiano Karun Chandhock, da diverse stagioni protagonista del campionato GP2. Da sottolineare che il padre di Karun è un amico di Ecclestone, potente avvocato indiano che fa parte della federazione. E si sa che uno degli obiettivi di Ecclestone è quello di portare la Formula 1 in India.