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Gp de Monaco Historique 2018

14 maggio 2018

Nello scorso week-end si è svolto lo spettacolare evento nel Principato di Monaco, che ha visto protagoniste le più blasonate auto da corsa del passato.

Gp de Monaco Historique 2018

LA STORIA IN PISTA - Prologo di lusso per il Gran Premio di Monaco di F1, in programma domenica 27 maggio. Sul circuito cittadino del Principato che tra due settimane vedrà protagonisti Hamilton, Vettel e compagnia, la scena è stata tenuta dalle auto storiche del Gp de Monaco Historique 2018, sempre da corsa. Vetture da GP d’anteguerra, monoposto di Formula 1 (e anche di F2 per un periodo) e Sport a motore anteriore degli Anni 50 si sono sfidate in sette gare, per una giornata intera di rievocazione. In tutto sono scese in pista oltre 160 vetture, che hanno illustrato la storia dei gran premi fino al 1980. Il raggruppamento delle vetture Sport è stato un riferimento all’anno (1952) in cui sul circuito di Monaco corsero appunto le vetture a ruote coperte.

SETTE GRUPPI - Quella del 2018 è stata la undicesima edizione del Gp de Monaco Historique. La prima si tenne nel 1997, e doveva essere una iniziativa isolata, pensata per rendere omaggio ai 700 anni della casata dei Grimaldi. La cosa ebbe poi tanto successo che l’Automobile Club decise di farne un appuntamento biennale. Dal 1997 il regolamento delle ammissioni è variato diverse volte e per quest’anno sono state previste sette categorie: Serie A, vetture da GP d’anteguerra; Serie B, monoposto di F1 e F2 ante 1961; Serie C, vetture Sport a motore anteriore del periodo 1952-1954; serie D, F1 del periodo 1961-1965; serie E, F1 degli anni 1966-1972; serie F, F1 1973-1976; serie G, F1 del periodo 1977-1980. 

TANTISSIME MARCHE - Lo spettacolo del Gp de Monaco Historique 2018 è stato il parco macchine di per sé, ma non sono mancate le gare (quattro al mattino e tre al pomeriggio) che si sono fatte seguire con interesse per la lotta in pista. Il parco macchine ha presentato un po’ tutto il ventaglio delle marche che hanno animato le stagioni dei Gran Premi fino al 1980, dalle inglesi Lotus, BRM, Brabham, Cooper, ma anche le più vecchie Era e Connaught, alle francesi Gordini, Matra e Ligier, da diverse Ferrari a semisconosciute vetture che nella storia delle corse sono state delle meteore. L’interesse di cui godono le auto storiche, specie se da corsa, è stato testimoniato dall’affluenza di pubblico, davvero numeroso. 

I VINCITORI - Tutti i partecipanti hanno manifestato il loro entusiasmo per poter guidare e gareggiare sul circuito di Monaco, nella configurazione e con tutte le infrastrutture che saranno impiegate il 27 prossimo per la Formula 1. Ma a essere ancor più felici sono stati i vincitori delle gare del Gp de Monaco Historique 2018.

Serie A: 14 vetture in gara
1°: Paddins Dowling (ERA R5B del 1936) - 10 giri in 20’51”, alla media di 95,96 km/h

Serie B: 23 vetture in gara
1°: Tony Wood (TEC MEC F415 del 1959) - 9 giri in 17’39””, alla media di 101,99 km/h

Serie C: 28 vetture in gara
1°: Chris Ward (Cooper-Jaguar T33 del 1954) - 10 giri in 23’32”, alla media di 85,07 km/h

Serie D: 29 vetture in gara
1°: Andy Middlehurst (Lotus 25 Climax del 1962) - 10 giri in 18’20””, alla media di 109,19 km/h

Serie E: 23 vetture in gara
1°: Bjorn Wirdheim (March 711 del 1971) - 12 giri in 20’19”, alla media di 119,16 km/h

Serie F: 23 vetture in gara
1°: Michael Lyons (McLaren M26 del 1976) - 18 giri in 34’38”, alla media di 104,03 km/h

Serie G: 26 vetture in gara
1°: Martin O’Connell (ATS D4 del 1980) - 18 giri in 32’03”, alla media di 112,43 km/h



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Ritratto di Mattia Bertero
14 maggio 2018 - 12:57
3
Quando la Formula 1 dava ancora quella sensazione di epicitá a quei piloti che guidavano quelle monoposto, rischiando la vita ad ogni metro per realizzare quel desiderio di correre sempre più veloce e di vincere. A guardare la Formula 1 ora mi mette una grande tristezza a vedere come questo sport si sia svuotato della sua anima.
Ritratto di Dr.Torque
14 maggio 2018 - 13:26
Provo una smisurata ammirazione per questi piloti e proprietari di auto d'epoca che hanno il coraggio di gareggiare a Montecarlo. Rischiano non solo di danneggiare gioielli che valgono milioni di euro ma anche di mettere in gioco la vita in scatoline di latta prive di ogni dispositivo di sicurezza. Nonostante questo girano a più di 100km/h di media a Montecarlo, e pure sotto il diluvio. Ma ci rendiamo conto?!
Ritratto di Giuliopedrali
14 maggio 2018 - 14:43
Tempi eroici che non torneranno più, dove si era più liberi su tutto. E il rumore che avevano quelle vetture là...
Ritratto di AyrtonTheMagic
15 maggio 2018 - 10:34
1
Un colpo al cuore vedere le immagini di "ingarellamenti" come se fossero vetture comuni e con alcuni di questi gioielli picchiati contro i muretti... i proprietari sono dei matti! Chissà cosa costa riparare queste rarità, con ricambi unici e fatti su richiesta, perché di certo non c'è pippo il ricambista che ti trova l'originale o il "concorrenza giusto"... mi viene male solo a pensarci.. io che non tiro fuori la mia Vespa nemmeno con l'umido perché non si bagni..
Ritratto di AyrtonTheMagic
15 maggio 2018 - 10:45
1
I proprietari sono dei matti da legare. Lasciano pilotare come auto comuni i loro gioielli rari, anche rarissimi, con il rischio tutt'altro che remoto di ingarellamenti come se fossero i kart affittati nella pista dietro casa! Le conseguenze si vedono dal video. Pezzi di storia picchiati contro le barriere, per una coppetta con valore ridicolo in confronto al mezzo utilizzato. Per carità i soldi sono i loro, ma anche con soldi alcune parti non si troveranno mai, quindi devono essere ripristinate con copie o parti non originali. E quando sei in possesso di un pezzo di storia, secondo me, devi comunque avere un minimo di rispetto in nome della salvaguardia di tale oggetto, proteggendolo da eventi assurdi. A me sta roba fa innervosire

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