JUNIOR APPIEDATI - Un modo per approdare in Formula 1 dalla porta principale è quello di ritrovarsi inseriti nei programmi Junior di Renault, Red Bull o Toyota. Una strada che si era aperta anche per alcuni piloti italiani come Davide Valsecchi selezionato dal Renault Drivers Development, Andrea Caldarelli nel Toyota Driver Program, Mirko Bortolotti nel Red Bull Junior Team (nella foto in alto).
Purtroppo, per i nostri giovani talenti le cose sono cambiate rapidamente, e in poche settimane. La Toyota ha chiuso il programma giovani e Caldarelli si è ritrovato a piedi, senza sostegno, a poche settimane dai test di Jerez Formula 1 dello scorso dicembre ai quali avrebbe dovuto partecipare. Valsecchi non sa bene come procederà il discorso Renault dopo le vicende Briatore e il disimpegno della Casa francese dal mondiale Formula 1 (che ora detiene solo il 25 per cento delle azioni della squadra, il restante 75 per cento è di Genii Capital).
BORTOLOTTI RIBELLE - Infine, Bortolotti. Il trentino, che a Jerez ha avuto la bella opportunità di provare la Toro Rosso per una giornata e mezza, ha rotto con la Red Bull dopo appena 12 mesi di unione. Un test non positivo con il team Signature di Formula 3, ha convinto Helmut Marko, responsabile degli Junior Red Bull, a fargli ripetere la Formula 2, categoria che però a Bortolotti sta stretta. Si sarebbe così arrivati alla rottura. Un vero peccato.
Ora, mentre Valsecchi rimane all’interno della RDD e correrà in GP2, il futuro degli altri nostri giovani talenti, Caldarelli e Bortolotti, diviene incerto perché privi di altri forti supporti economici. Almeno per il momento.
IL VUOTO VERSO LA F1 - Ecco così che la già precaria situazione dei piloti italiani lungo il sentiero che porta al mondiale Formula 1 (alle spalle di Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi c’è un desolante vuoto), diviene a dir poco inconsistente. Le due più serie speranze erano proprio rappresentate da Bortolotti e Caldarelli, che potevano avere un percorso chiaro e facile. Ora cala il buio.
SCHUMACHER TEST CON LA GP2 – Intanto si è appreso stamane che Michael Schumacher sarà a Jerez martedì 12 gennaio e vi rimarrà fino a giovedì 14 dove guiderà la Dallara-Renault della categoria GP2 del team Super Nova. Un test che gli permetterà di riprendere confidenza con la velocità, con i meccanismi richiesti dalla monoposto e con la durezza di tale macchina, molto impegnativa dal punto di vista fisico.