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Alla vigilia di Silverstone la Ferrari è a un bivio

08 luglio 2010

In Gran Bretagna si spera che riesca a contrastare il passo delle finora imprendibili McLaren e Red Bull.

SENZA ALIBI - Silverstone è alle porte e per la Ferrari rappresenta una tappa importante. Deve dimostrare di sapersi risollevare dopo la debacle di Valencia e, soprattutto, che le tante novità tecniche portate in Spagna 15 giorni fa siano effettivamente consistenti. Quando qualcosa non va, per coprire i problemi, occorre trovare un alibi. A Valencia, la Ferrari ha schiacciato la palla alzatagli dalla FIA in occasione della penalità concessa in ritardo a Lewis Hamilton. A Montreal si era trovato in Jarno Trulli il capro espiatorio di una vittoria mancata.

DIVARIO LARGO - Ma guardiamo ai fatti. In Spagna, al termine della qualifica, la miglior Ferrari, quella di Fernando Alonso (nella foto), è risultata quarta. E non a un centesimo di distacco dai rivali inglesi bensì a mezzo secondo da Sebastian Vettel e a quattro decimi da Mark Webber. Un divario impressionante.  In gara le cose sembravano andare meglio, sia Alonso sia Felipe Massa col pieno di benzina riuscivano a tenere il ritmo delle due Red Bull. Ma la domanda è: come mai, quando la corsa è ripresa, Alonso e Massa non sono riusciti a districarsi dalle posizioni in cui erano precipitati? Come mai Alonso non è riuscito a superare la Force India di Adrian Sutil e Massa la medesima monoposto guidata da Vitantonio Liuzzi?

STRATEGIE MALDESTRE
- Seconda domanda: come mai nel finale del GP, Sutil ha superato Buemi, Alonso non ci è riuscito? Per non parlare del sorpasso subìto dalla Sauber di Kamui Kobayashi. La Ferrari dello spagnolo aveva gomme dure, scelta che si è rivelata infelice. Ecco quindi riapparire l’incubo delle strategie errate. Altra domanda: il drammatico incidente di Webber, con quei pezzi di carbonio finiti in mezzo alla pista, lasciava immediatamente presagire l’ingresso in pista della safety-car. Perché dal muretto box non hanno azzardato, almeno con una delle due vetture, un rientro immediato in pit-lane? Certo, anche la McLaren non lo ha fatto, più comprensibile l’attimo di smarrimento degli uomini Red Bull, frastornati dal volo del loro pilota.

DOMANDE  - E ancora: sfuggita l’opportunità di far rientrare ai box una delle due monoposto, perché poi la Ferrari le ha fatte entrare entrambe, assieme, obbligando Massa ad aspettare che i meccanici completassero l’operazione del cambio pneumatici sulla vettura di Alonso? Non sarebbe stato meglio lasciare in pista Massa il più a lungo possibile? Differenziando le strategie? Ora si va a Silverstone, una pista vera, veloce. Vediamo se la F10 riuscirà finalmente a infastidire seriamente Red Bull e McLaren.
 



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Ritratto di Abominable Snow Tux
9 luglio 2010 - 16:26
1) Come mai Alonso non è riuscito a superare la Force India di Adrian Sutil e Massa la medesima monoposto guidata da Vitantonio Liuzzi? La pista fa schifo ed è impossibile sorpassare se le macchine non sono di differenza abissale. 2) Perché dal muretto box non hanno azzardato, almeno con una delle due vetture, un rientro immediato in pit-lane? Forse perchè la safety car è uscita proprio davanti alle ferrari... Entrare ai box prima che uscisse la safety car??? mi sembra una idiozia... 3) Non sarebbe stato meglio lasciare in pista Massa il più a lungo possibile? si questo è vero... ma non sarebbe cambiato nulla... Mi sembra tanto contro la ferrari questo articolo... più che semplicemente critico.
Ritratto di ernesto46
9 luglio 2010 - 18:58
Da quando la ferrari ha italianizzato quasi completamente la propria squadra corse le strategie in gara hanno cominciato a fare acqua: si regalano gare e punti agli avversari sbagliando la strategia (2008-9 e 10) e perdendo la testa del gruppo F1 nel campo dell'innovazione. Inoltre mi pare chiaro che la F1 è controllata da una specie di mafia di tipo anglosassone, sia alivello di capi organizzatori, vedi bernie, che di tribunali sportivi, che di comitati tecnici centrali e perifirici quando in gara bisogna prendere decisioni. Gli altri ci mettono i soldi, i brits ligestiscono a proprio vantaggio. E' una scena già vista in altri sports professionistici. Forse una maggiore internazionalizzazione non guasterebbe, oppure siparli chiaro. Provate a leggere per un po' ditempo autosport. com e relativi commenti allla F1.
Ritratto di Zack TS
9 luglio 2010 - 20:09
1
certo sono un po all'ultima spiaggia....tocca cominciare a guadagnare punti su mclaren e red bull sennò i punti di ritardo diventano troppi
Ritratto di emy82vts
9 luglio 2010 - 20:47
per la ferrari... è già da un po che mi sta deludendo!!!

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