NEWS

160 anni di Opel, che grande avventura

Pubblicato 06 settembre 2022

Fondata a Rüsselsheim nel settembre del 1862, la Opel muove i suoi primi passi nel settore tessile. Prima di produrre automobili in grande serie, a cavallo tra i due secoli e fino agli ’20 del Novecento è stata un colosso delle biciclette.

160 anni di Opel, che grande avventura

160 CANDELINE - Kadett, Astra, Corsa, Vectra. Si fa molto presto, oggi, a dire Opel, perché tanti sono i modelli nati sotto il segno del fulmine radicati nell’immaginario collettivo di intere generazioni di automobilisti. Nel mese dei festeggiamenti per il 160° anniversario della casa di Rüsselsheim, però, vale la pena risalire alle radici più profonde di un’azienda le cui automobili, oggi, sono conosciute in tutto il mondo.

DALLE MACCHINE DA CUCIRE ALLE BICICLETTE - Riportando le lancette dell’orologio al settembre del 1862 non è difficile immaginare la fotografia di una piccola cittadina tedesca come Rüsselsheim: l’automobile è un oggetto di là da venire, le persone si spostano a piedi, quelle più fortunate a bordo di carri trainati da cavalli. Di biciclette, neanche a parlarne: e pensare che quando, all’età di 25 anni, Adam Opel fonda l’azienda che porta il suo nome, dopo aver ottenuto corposi successi nel settore tessile comincia a farsi un nome proprio nell’industria ciclistica.

SÌ, VIAGGIARE… - Le storie delle case automobilistiche sono spesso affascinanti e mai banali. Non fa eccezione quella della Opel, la cui avventura è partita per uno strano incrocio del destino. Figlio maggiore di Philipp Wilhelm Opel, un esperto fabbro, da copione familiare Adam avrebbe dovuto seguire le orme paterne, ma l’amore per i grandi viaggi e le scoperte era assai più grande delle sue velleità di artigiano del ferro. Liegi, Bruxelles, Londra, infine Parigi, la meta che aveva sempre desiderato raggiungere. Dopo un lungo peregrinare per l’Europa, nella piccola Rüsselsheim, che all’epoca conta più o meno 2.000 abitanti, torna un ragazzo molto cambiato e soprattutto deciso più che mai a coltivare i suoi sogni, nonostante il padre non faccia i salti di gioia quando il suo primogenito allestisce in casa una piccola officina tessile.

1968: IL PRIMO MOTORE A VAPORE - Per mettere insieme i pezzi della prima macchina da cucire occorrono interi mesi. Ma è un piccolo capolavoro: Hummel, un sarto di Rüsselsheim, la compra e la utilizzerà regolarmente per ben quarant’anni. Con il prosperare dell’attività, che nel frattempo per esigenze di spazio si era trasferita in una stalla di proprietà di uno zio di Adam, l’azienda si ingrandisce. Opel assume il suo primo dipendente; di procurare acciaio, navette, aghi, ma anche macchine per cucire già assemblate da rivendere in Germania, si occupa il fratello Georg, che le fa arrivare da Parigi. Un anno spartiacque è il 1868. In una nuova fabbrica su due piani, all’interno di un complesso che include una palazzina per i dipendenti (ormai una quarantina) e gli uffici, viene assemblato il primo motore a vapore. Nello stesso anno Adam sposa Sophie, che oltre a occuparsi delle faccende di casa tiene in ordine i conti dell’azienda, letteralmente galvanizzata da una presenza femminile così importante.

UN GIGANTE DELLE BICI - Gli affari procedono a gonfie vele. E quella del 1886 è un’annata da incorniciare: dai cancelli della fabbrica Opel escono 18.000 macchine da cucire, buona parte delle quali viene assemblata secondo le specifiche esigenze di clienti provenienti da tutta Europa. Il 1988 segna un altro grande passo: Opel, che quattro anni prima, in un viaggio a Parigi, aveva fatto la sorprendente scoperta del velocipede (all’epoca già diffusissimo nella Ville Lumière), si lancia nella produzione di biciclette. Nel 1890 ne vende 2.200 biciclette, un risultato eccezionale a cui contribuiscono, in quegli anni, le oltre 550 vittorie nelle corse ciclistiche messe a segno dai cinque figli di Adam e Sophie Opel. La strada, ormai, è spianata, e negli anni ’20 del Novecento Opel diventa il più grande costruttore di biciclette al mondo: nel 1923 ne produce una ogni sette secondi.

FINALMENTE AUTOMOBILI - Il 21 gennaio 1899, giusto qualche mese prima che l’avventura della Fiat cominci a muovere i primi passi a Torino, la Opel comincia a produrre automobili. Con la morte di Adam Opel, nel 1895, il timone dell’azienda nel frattempo è passato nelle mani dei figli, i cui nomi figurano a buon diritto nella ristretta lista dei pionieri del settore. Il primo modello uscito dalla catena di montaggio è la Patent-Motorwagen System Lutzmann, una vetturetta lunga poco più di due metri e spinta da un piccolo motore 1.5 a ciclo Otto con appena 3,5 CV. Gli anni passano veloci e nel 1906 è grande festa per la Opel numero 1.000. Trascorre appena un anno ed ecco un nuovo motivo di grande orgoglio: la casa di Rüsselsheim viene scelta come fornitrice ufficiale di autovetture della corte imperiale. È però soprattutto nell’impegno per la democratizzazione dell’automobile che risiede la vera missione dell’azienda, che nel 1909 comincia a mettere in moto un’intera generazione di tedeschi con la 4/8 CV Doktorwagen. Si apre il sipario sulla Opel che conosciamo oggi e annovera, tra le sue pietre miliari, modelli come la Kadett, la Ascona, la Corsa, la Astra, solo per citarne alcuni dei più famosi. Il futuro? Al 100% elettrico, sotto l’ala di Stellantis. Con l’obiettivo costante di rendere il progresso tecnologico e i suoi frutti realmente alla portata di tutti.



Aggiungi un commento
Ritratto di Flynn
6 settembre 2022 - 10:38
Come sottolineato dagli “esperti” la Corsa è un flop nonostante le ottime vendite
Ritratto di giulio 2021
6 settembre 2022 - 16:23
Di grazia: le Opel Corsa vanno bene e solo per il prezzo, ma perfino la Mokka o l'Astra sono ormai invisibili, nuove Mokka ne devo aver vista una o due e non ditemi che sono auto premium... Mentre quando ero piccolo le Opel erano appena più compatte e meno sofisticate delle varie Chevrolet o Oldsmobile di media stazza americane (non dico le full size, e la Ascona era la Cavalier USA, la Diplomat una Chevelle, la GT una Corvette in formato nostrano e la Manta una Camaro compact) : ce ne passa...
Ritratto di Flynn
6 settembre 2022 - 18:14
Ok, ma allora come la mettiamo con le DR che costano ancora meno ?
Ritratto di giulio 2021
7 settembre 2022 - 18:55
A parte che in Italia DR cominciano a vendere più di Opel e poi Opel vende in pratica la sola Corsa, quindi tutta sta differenza di prezzi..
Ritratto di Flynn
7 settembre 2022 - 19:01
La differenza c’è e non cambia il senso di quello che ho scritto. Se Corsa vende perché costa poco figuriamoci DR
Ritratto di Boys
6 settembre 2022 - 10:49
1
1968: IL PRIMO MOTORE A VAPORE??? Redazione....
Ritratto di Boys
6 settembre 2022 - 10:50
1
1968: IL PRIMO MOTORE A VAPORE??? Redazione....
Ritratto di marcoveneto
6 settembre 2022 - 11:13
Peccato siano lontani i fasti degli anni 80 e 90 con Senator, Omega, Calibra più le varie versioni sportive dell'Astra e della Corsa. Ora l'unica un po' appetibile è l'Astra, il resto non mi convince per niente.
Ritratto di Road Runner Superbird
6 settembre 2022 - 12:04
Gli mancano un paio di modelli top a dargli prestigio. Da quando è passata a PSA sembra aver perso pero' autonomia progettuale, prima provvedevano ai telai e ai motori di tutta la General Motors, adesso disegnano auto su modelli Peugeot. Con le ultime auto hanno ripreso uno stile interessante, vedremo con Stellantis.
Ritratto di marcoveneto
6 settembre 2022 - 13:13
Diciamo che già con la Insigna seconda serie avevano perso appeal, con PSA è stata la mazzata. Vedremo se le daranno un'erede, anche se a volte sembra non vogliano pestare troppo i piedi a Peugeot (che la vedo come la più premium rispetto ad Opel e Citroen)
Ritratto di giulio 2021
6 settembre 2022 - 16:27
Un paio di modelli top: caro Road Runner... oltre la Corsa non vanno: Mokka e perfino la Crossland (tristi MPV SUV da poco) sono dei flop quasi assoluti, e una volta non avevano due modelli top ma una sfilza: Senator, Omega, Calibra e andando ancora più indietro più modelli top di BMW o Audi di sicuro all'epoca, ormai questi sopravvivono e basta.
Ritratto di Voltaren
6 settembre 2022 - 19:50
@Ciullio: a parte che la Corsa è il quinto modello più venduto del continente (alla faccia di chi scriveva che non vendeva nulla!!!), sempre nel continente Mokka vende esattamente quanto la Octavia. Anzi, un po' di più. In ogni caso, la redditività di Opel è ulteriormente aumentata nel 2021 e si prevede un ulteriore incremento nel 2022. Vuol sostituirsi agli analisti finanziari del brand? Qui già è il più ridicolo dei blogger, là farebbe scompisciare anche l'usciere
Ritratto di giulio 2021
7 settembre 2022 - 18:57
Si e una Casa di 160 anni ti va avanti con l'utilitaria delle utilitarie, non ha più una gamma che vende, sento odore di grave crisi. Cioè non è che la Mercedes si ferma alla Klasse A e basterebbe, o Fiat fa solo la Panda: vende un cacino anche la 500, o VW si ferma alla Fox...
Ritratto di Voltaren
9 settembre 2022 - 02:31
@Ciullio: sono aziende, conta la REDDITIVITA'. Capisce l'italiano? Tu comprende?
Ritratto di Ricci1972
6 settembre 2022 - 14:06
Fasti...forse nelle vendite, ma le auto. La Omega quando entrò del DTM rompeva il motore, non capivano il perché, poi si sono accorti che si rompevano perché il telaio della macchina si deformava e stressava il motore....Poi io ho avuto una Corsa nel 1990 ed una Vectra 1.4 due anni dopo, mai avuto un problema, ma non userei la parola "fasti" parlando di Opel.
Ritratto di marcoveneto
6 settembre 2022 - 15:01
Alcune Opel sono state sicuramente interessanti. E' stato un marchio che ha sfoggiato i prodotti più significativi negli anni 80/90 e inizio 2000 (secondo me).
Ritratto di Arreis88
6 settembre 2022 - 11:29
"... Opel nel 1923 produce una bici ogni sette secondi..." Sto provando a immaginare una scena simile, ma non mi riesce proprio...
Ritratto di Al Volant
6 settembre 2022 - 17:28
Vedi il film di chaplin
Ritratto di Arreis88
6 settembre 2022 - 19:06
Ma quello è accelerato... :) :) :)
Ritratto di Road Runner Superbird
6 settembre 2022 - 11:54
Ha fatto molti modelli interessanti, è stata un ponte per stili ed influenze nel mondo (ha portato gli USA in Europa, l'Europa negli USA, unito la Gran Bretagna al continente e anche altro) e ha soddisfatto il ceto medio con vetture che sarebbero state solo premium. Il suo limite è stato quello di essere sempre stata subordinata a qualcuno (ma in GM aveva un ruolo principale) e di avere in casa rivali come BMW e Mercedes, ma per questo resta una grande casa automobilstica.
Ritratto di giulio 2021
6 settembre 2022 - 16:32
Diciamo che sono stati forse 140 anni interessanti, proprio 160 non li vedo, cioè gli utlimi 20 anni lasciamo stare che è meglio, forse si salva la Zafira e un poco l'Insigna, purtroppo oggi vende bene unicamente la Corsa, mentre tradizionalmente Opel GM si esprimeva proprio per le berline di prestigio numerose come in nessun'altro costruttore: Admiral, Omega, Olympia, Rekord, Diplomat, Insigna, Senator, Kapitaen, Commodore, + le coupè, oggi vendono la Corsa e qualche comprimaria ma niente di più, piccola nota a margine, l'ultimo mese il marchio Opel in Italia dove ha un enorme tradizione è stato superato da DR...
Ritratto di alvola2023
6 settembre 2022 - 19:00
Alla fine giusto così. Ma tu hai provato a fare un preventivo per una Corsa? (come per la maggior parte delle auto occidentali, sia chiaro) - Si devono dare una bella regolata coi prezzi che vorrebbero continuare a spingere (e coi contenuti "soverchi" se proprio non riuscissero a starci coi costi, cosa di cui comunque dubito)
Ritratto di Voltaren
6 settembre 2022 - 19:54
@Ciullio: peccato che in Europa la Corsa sia il V modello più venduto... e che una Corsa sia un progetto infinitamente più pregevole di una DR. Provi ad acquistarla, si faccia fare un preventivo, poi aspetti pure mesi, perché la carenza dei chip ha sta bloccando l'intera industria continentale. L'andamento delle vendite di DR, oltre a essere im pronta consegna, testimoniano l'impoverimento della popolazione in termini di potere d'acquisto.
Ritratto di giulio 2021
7 settembre 2022 - 19:01
La Corsa ma ha presente o si immagina la Corsa del 1982 o del 2000 o altre, perchè, purtroppo la Corsa attuale è l'auto meno pregevole di oggi assieme ad altre Stellantis, se guarda un video di Pikkard un venditore di auto di tutte le marche per fare un esempio di qualità scarsa oggi prende ad esempio proprio la Corsa 2022, apre il cofano e fa vedere cose che semplicemente non si possono vedere ed il confronto con una semplice Polo del 2015 diventa insostenibile, e ancora peggio il confronto con la MG ZS da 15.000 Euro fatta come Qualcuno comanda...
Ritratto di Voltaren
9 settembre 2022 - 02:32
@Ciullio: dialogare con lei è un insulto alla propria intelligenza
Ritratto di Oxygenerator
6 settembre 2022 - 11:57
Non ne ero a conoscenza.
Ritratto di Al Volant
6 settembre 2022 - 17:31
Peccato allora che la opel adam sia stata tolta.. potevano migliorarla per rivaleggiare con 500, però rimane sempre un omaggio al fondatore. Forse avrebbero dovuto fare una bici elettrica
Ritratto di giulio 2021
6 settembre 2022 - 17:38
Non rivaleggi con la 500, come alla fine neanche la MINI rivaleggia con la 500, o viceversa, non si rivaleggia col Maggiolino, e soprattutto da una marca ormai sfaigata non puoi certo far uscire auto a 2 porte da minigonnate di lusso, anzi meglio non far uscire neanche le medie o i suvetti che non hanno venduto neppure quelli.
Ritratto di alvolantefan
6 settembre 2022 - 17:46
VARI ERRORI NEL TESTO...A VOI SCOPRIRLI!
Ritratto di pokemon64
7 settembre 2022 - 08:00
3
Quando leggo articoli del genere rimango sempre stupefatto dall'enorme progresso fatto in circa 150 anni nel campo automobilistico e non solo. Chapeau a tutti questi pionieri, che con il loro genio, coraggio e visione ci hanno poi regalato auto per farci sognare. Nel caso specifico ricordo con nostalgia la Manta, Calibra, Vectra e sicuramente ne dimentico altre. Ho avuto per qualche anno una vectra del 1996, 2000 benzina e devo dire che si viaggiava bene e non mi ha mai dato nessun problema. Ad oggi il marchio mi sembra un po' succube di stellantis
Ritratto di marcoveneto
7 settembre 2022 - 09:35
La Vectra prima serie aveva gli specchietti retrovisori integrati, un disegno che all'epoca mi piaceva molto (anche la Espace aveva qualcosa di similare)
Ritratto di pokemon64
7 settembre 2022 - 23:46
3
@marcoveneto. La mia era il modello CD verde metallizzato con gli specchietti che si raccordavano alle nervature del cofano, per i tempi una novità stilistica, ma se non sbaglio era la 2 serie. Saluti.
Ritratto di marcoveneto
8 settembre 2022 - 08:45
All'epoca era davvero una bella vettura.
Ritratto di Il bue
7 settembre 2022 - 09:35
6
Da succursale GM che costruiva vetture di sostanza, alcune molto carine, a filiale della Peugeot. Che brutta fine.
Ritratto di Pintun
7 settembre 2022 - 10:44
Sono affezionato al marchio perché ho avuto le Corsa prima e seconda serie e il mio babbo ha la Karl, che va che è una meraviglia, per il tipo di auto. Un amico aveva inoltre le prime serie di Astra sw e mi piacevano molto. Con il passaggio a PSA inevitabilmente si è perso qualcosa dell'identità del marchio: la Corsa è troppo simile a 208 mentre almeno la Mokka è ben differenziata rispetto a 2008. Stilisticamente trovo orribile il Vizor sui crossuv mentre non è malvagio su Astra. Orribili i nuovi interni, da Mokka in poi, ma è il difetto paggiore di quasi tutte le auto odierne.
Ritratto di lucios
7 settembre 2022 - 10:55
4
Peccato che la qualità si sia adeguata a quella francese. Non che la OPEL sia stata al pari delle altre case madein Germany ma almeno erano abbastanzo solide. Ho una Grandland X 1.6 diesel, campione di consumi, spazio, comfort e piacere di guida, ma a qualità costruttiva (sia dei materiali che dei montaggi) credo che abbiamo risparmiato un bel po'. E poi, credo che si prediligano i marchi francesi (su tutti Peugeot) sia sul piano dell'appeal, che dell'innovazione che del design.
Ritratto di giulio 2021
7 settembre 2022 - 19:03
Dicaimo che 50 anni fa ma forse anche 30 se dicevi : ho una Opel, ti prendevano per un rappresentante che aveva fatto una scelta solo un pò più economica rispetto ad una Mercedes, sempre grosse berline faceva, ora ti prendono per un corsista con la Corsa...