Con l'acceleratore bloccato fa 100 km a oltre 190 all'ora

FUORI CONTROLLO - Rimanere con l’acceleratore bloccato (in posizione di apertura del “gas”, ovviamente) non è una bella situazione. Andare a sbattere, più che un rischio, è una certezza.  C’è però chi in tale frangente si è trovato ed è riuscito a uscirne senza danni, né per lei né per altri. È Lauri Ulvestad, un’automobilista americana di 47 anni, che sulla sua Kia Sorento si è ritrovata appunto con l’acceleratore che si rifiutava di ritornare in posizione di riposo. Stava viaggiando su una autostrada del Missouri quando si è resa conto del guasto e ha cominciato a compiere tutte le manovre possibili che gli venivano in mente per sbloccare il pedale. Ha frenato più che poteva, ha disinserito il contatto elettrico, ha spostato il selettore del cambio automatico dalla posizione “drive” a quella folle; ma non c’è stato niente da fare. 

90 CHILOMETRI DI PAURA - Spaventatissima ma sempre lucida, l’automobilista ha allora chiamato telefonicamente la polizia avvertendola del guaio e della sua posizione. La polizia è intervenuta con una efficace azione di allerta, sollecitando tempestivamente gli altri automobilisti che si trovavano sull’arteria a dare strada. Lauri Ulvestad e la sua Sorento hanno percorso in questa maniera 93 chilometri, ad un’andatura che è arrivata a essere di 120 miglia all’ora, cioè oltre 190 km/h, con lunghi tratti percorsi sulla aiuola spartitraffico, fortunatamente a raso con l’asfalto. L’acceleratore si è infine sbloccato, con unico danno il grave shock vissuto dalla conducente della Sorento impazzita. Più di ogni altra parola valgono le immagini del video

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NON È LA PRIMA VOLTA - Di episodi del genere purtroppo se ne conoscono parecchi. Qualche anno fa in Francia ci fu una serie di guasti al regolatore di velocità che dava luogo all’impossibilità di comandare l’acceleratore. Ancora più vasta fu la casistica verificatasi negli Stati Uniti, quando parecchie vetture della Toyota lamentarono l’inconveniente, costringendo la casa giapponese a richiamare qualcosa come due milioni e mezzo di vetture per un controllo e a sospendere la produzione di alcuni modelli.