UN SOLO MODELLO - L’Audi ha annunciato la notizia della chiusura della fabbrica di Bruxelles ieri al consiglio di fabbrica e ai sindacati. L’impianto belga impiega circa 3.000 persone, tutte per la produzione dell'Audi Q8 e-tron (nella foto qui sopra), le cui vendite sono calate negli ultimi tempi: da qui la decisione di interromperne la produzione.
LUNGA STORIA - L’impianto di Bruxelles è attivo da oltre 75 anni, con il primo veicolo uscito dalle linee di produzione il 7 aprile del 1949. L’Audi lo ha rilevato nel 2007 dalla Volkswagen, che dal 1970 ha costruito vari modelli per i marchi del gruppo. Con l’inizio della produzione dell’Audi A1, il primo modello a essere prodotto esclusivamente nella capitale belga, prende il via nel 2010 un nuova era. L’ultima A1 di prima generazione è uscita dalla fabbrica di Bruxelles il primo agosto del 2018, dopo di che la produzione della seconda generazione è passata a Martorell (in Spagna), per lasciare spazio alla Q8 e-tron (all’epoca chiamata semplicemente e-tron), il primo modello completamente elettrico dell’Audi.
SVILUPPO DIFFICILE - Ora il costruttore di Ingolstadt ha assicurato che sono in corso trattative con un potenziale investitore. A settembre si parlava di un interesse della Nio, ma la notizia è stata poi smentita dalla stessa casa cinese, con lo stesso ceo William Li che ha dichiarato: “Come può Nio permettersi una fabbrica che l’Audi non può permettersi?”. Uno dei problemi maggiori del sito è proprio la sua posizione che rende impossibile una sua espansione, schiacciata com’è da aree residenziali, impianti ferroviari e un’autostrada. Inoltre i dirigenti dell’Audi lamentano costi logistici molto elevati, perché nelle vicinanze ci sono pochi fornitori.