È la prima suv elettrica dell’Audi: la scocca è derivata da quella della Q8, ampiamente modificata per alloggiare sotto il pianale le batterie (pesanti ben 700 kg nella versione 55, e poco meno di 600 nella 50, che ha una minore autonomia). I due motori elettrici, uno per asse, realizzano una trazione integrale senza bisogno di albero di trasmissione, e possono essere "spremuti" al massimo (per un tempo inferiore di 8 secondi) selezionando la funzione “Boost”. Per la ricarica, ci si può affidare anche alle rare colonnine super-rapide da 150 kW (o 170 per le 55); il cavo trova posto in un alloggiamento sotto il cofano, senza andare a ridurre la capienza del grande baule. A punto la taratura di sterzo e freni: il primo è preciso e l’auto ha una ridotta tendenza ad allargare la traiettoria (grazie anche alle molle ad aria, di serie). E il pedale sinistro è ben modulabile: inavvertibile il passaggio dal sistema di recupero di energia nei rallentamenti all’azione dei dischi (che, in pratica, lavorano solo sotto i 10 km/h oppure oltre gli 0,3 g di decelerazione). Curata anche l’insonorizzazione dell’Audi e-tron, specialmente con gli specchietti-telecamera (optional) che riducono i fruscii: le immagini vengono però proiettate un po’ in basso, sui pannelli porta.