A COLIN CHAPMAN SAREBBE PIACIUTA - Si è fatta vedere in pubblico a Goodwood l'
Alfa Romeo 4C, la biposto del Biscione spinta dal 4 cilindri turbo da 1.750 cc e opportunamente vitaminizzato per erogare una potenza massima di 240 CV. Un motore che, montato su un corpo vettura da 895 kg di peso, promette prestazioni mozzafiato: 250 km/h di velocità massima e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 4”5. La filosofia della
Alfa Romeo 4C sarebbe piaciuta allo storico patron della Lotus, Colin Chapman, che faceva della leggerezza e del rapporto peso-potenza il proprio credo.
UN MIGLIO DI DIVERTIMENTO - La Alfa Romeo 4C si è cimentata sul percorso in salita della collina di Goodwood: lunga poco più di un miglio, è teatro di corse in salita sin dal 1936. Lo ha fatto davanti a una folla di appassionati numerosa: quest'anno gli organizzatori si aspettano 150.000 presenze. La 4C sarà prodotta in 1.000 esemplari nella versione Launch Edition, e sarà assemblata interamente negli stabilimenti Maserati, ad eccezione della verniciatura.
IL 50° DELL'AUTODELTA - La passerella di Goodwood per la Alfa Romeo 4C è un buon modo per celebrare il cinquantesimo anniversario della fondazione dell'Autodelta, il reparto corse della casa di Arese: le imprese sportive sono legate per buona parte ai prototipi e alle corse per auto da turismo, con buoni risultati anche nei rally e in Formula 1. In quest'ultimo campo la squadra condotta dall'ingegner Carlo Chiti raccolse, tra il 1979 e il 1986, due pole position e cinque podi nel Mondiale.
DAMIGELLE D'ECCEZIONE - A fare compagnia alla Alfa Romeo 4C a Goodwood, quattro Alfa Romeo tra le più belle di sempre, provenienti dal Museo di Arese: la 8C 2900B Speciale Le Mans (foto qui sopra), che nel 1938 prese parte all'omonima gara con Clemente Biondetti e Raymond Sommer e l'Alfetta 159 del 1951 iridata in Formula 1 con Juan Manuel Fangio. Segue poi la Giulia GTAm del 1970, che - in versione normale o maggiorata - ha spopolato nell'Europeo Turismo, vincendo tra il 1966 e il 1972 tre titoli piloti (due De Adamich e uno Hezemans) e cinque titoli costruttori. Chiude il quadro la 33 TT 12, che nel 1975 vinse il Mondiale Sport Prototipi: titolo replicato due anni dopo con la 33 SC 12 dotata di telaio scatolato anziché tubolare.