PARTONO I TEST SEGRETI - Le prove su strada dei prototipi camuffati dell’Alfa Romeo Giulia inizieranno già entro la fine dell’anno, tre settimane dopo la diffusione delle prime foto ufficiali della Milano (leggi qui). Una specie di staffetta che coinvolgerà anche i test di collaudo: i “muletti” della Giulia che si vedranno sulle strade nei prossimi mesi saranno ben difficili da individuare, perché utilizzeranno la carrozzeria (se possibile ancor più camuffata) già impiegata per lo sviluppo della Milano (simile a quella nella foto sotto); sotto il “vestito” verranno via via trapiantati i nuovi organi da testare di sospensioni, sterzo e meccanica. Infatti, il pianale (un’evoluzione del “C Evo”) è sostanzialmente lo stesso.
TRAZIONE ANTERIORE - In base alle nostre informazioni, la Giulia non avrà la trazione sulle ruote posteriori (come speravano gli alfisti più appassionati). Per vedere un’Alfa Romeo a trazione posteriore dovremo attendere il modello al top di gamma, quello che coprirà il vuoto lasciato dalla 166, uscita di scena oltre un anno fa.
La futura ammiraglia Alfa Romeo (che, secondo indiscrezioni, potrebbe arrivare già nel 2012 e come la Giulia sbarcherà negli Stati Uniti) sarà figlia delle strategie americane di Sergio Marchionne. Strategie che si concretizzeranno, già verso la fine del’anno prossimo, nell’erede della Thesis, prodotta a quanto sembra dalla famosa Carrozzeria Bertone (entrata recentemente nella sfera Fiat).
SPORTIVA MA COMODA - Le ammiraglie Alfa e Lancia, pur diversissime nell’abito e nelle impostazioni tecniche, sfrutteranno come base quella della Chrysler 300C (che, infatti, è a trazione posteriore). In particolare, l’Alfa Romeo sarà una grossa e comoda berlina sportiva (lunga intorno ai cinque metri) con motori molto potenti, ma “puliti” e non spreconi, come imposto dalle severe norme volute dal presidente Barack Obama.