ENTRO IL 2040 - In Germania si sta formando un fronte politico-industriale comune, sempre più pronto a sostenere la proposta di bando dei motori termici previsto dall’Unione Europea. Infatti, se il mese scorso il governo di Berlino ha cambiato la propria posizione supportando l’idea della Commissione di Bruxelles (qui per saperne di più), ora lo stesso messaggio arriva anche da alcuni costruttori teutonici, che invitano altri marchi ad abbandonare i combustibili fossili. E una di questa è l’Audi che con l’amministratore delegato Markus Duesmann (nella foto sopra) ha dichiarato in occasione di una conferenza: "Dobbiamo essere coraggiosi come europei e prenderci la responsabilità di liberarci completamente dai combustibili fossili nel 2040".
UN FRONTE COMUNE - Non solo l’Audi, che come preannunciato cesserà di vendere veicoli ad alimentazione tradizionale entro il 2033, si pone infatti con la stessa visione anche il Gruppo Volkswagen, che prevede di sospendere la consegna di veicoli a combustione in Europa nel 2035, e successivamente anche negli Stati Uniti e in Cina. Dello stesso parere anche la Mercedes che vuole investire molte risorse nello sviluppo di impianti a energia pulita e rinnovabile (eolica e solare): per far fronte alla possibile chiusura dei “rubinetti” del gas russo dovuti al conflitto e per ridurre del 50% entro il 2030 le proprie emissioni di CO2.
UNA VOCE FUORI DAL CORO - Dunque, se da un lato l’Audi è focalizzata nello sviluppo di veicoli elettrici a batteria per la mobilità individuale, con il governo tedesco che ha fissato il 2035 come data in cui il fabbisogno energetico del Paese sarà coperto al 100% da energie rinnovabili, non tutti in Germania però la pensano allo stesso modo. Infatti, la BMW ha avvertito che l’impegno nella produzione di veicoli elettrici deve essere graduale e non frettolosa, perché non bisogna perdere di vista le richieste del mercato, in cui è ancora alta la domanda di vetture ad alimentazione tradizionale.