VICENDA CONCLUSA - Costa cara all'Audi l'inchiesta della Giustizia tedesca sui motori diesel V6 e V8, scoperti a non rispettare le normative anti-inquinamento sui gas di scarico. La casa tedesca dovrà pagare 5 milioni per aver violato la legge (il massimo previsto) e 795 milioni per i benefici economici derivati dalla violazione, secondo quanto annunciato. Il totale ammonta quindi a 800 milioni di euro. L'Audi ha detto che non farà ricorso e che in questo modo non verrà ulteriormente perseguita dalle autorità, nell'ambito di una vicenda che ha fatto venire il mal di testa ai responsabili finanziari del gruppo Volkswagen: negli ultimi tre anni il costruttore tedesco ha speso oltre 30 miliardi di euro in multe e compensazioni legate al Dieselgate, l'adozione di un software illecito per alterare le emissioni allo scarico di ossidi di azoto nei test di omologazione.
MULTA SALATA ANCHE AL GRUPPO VW - La multa di 800 milioni mette fine ad una causa giudiziaria entrata nel vivo a luglio 2017, quando l'Audi annunciò il richiamo di 850.000 vetture in Europa e altri Paesi al mondo per aggiornare i motori a gasolio V6 e V8, che emettevano quantità maggiori di gas nocivi allo scarico rispetto a quelle previste dalla legge. I modelli coinvolti sono omologati Euro 5 o Euro 6 e sono stato montati su Audi, Porsche e Volkswagen. Il gruppo Volkswagen aveva già messo mano al portafoglio per chiudere un caso analogo nei confronti dell’autorità giudiziaria tedesca: a giugno del 2018 ha dovuto pagare 1 miliardo di euro per aver immesso sul mercato auto con motore diesel 4 cilindri dotati del software illecito in grado di alterare le emissioni di ossidi di azoto.