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Aumentano gli incidenti gravi fra veicoli e animali

Pubblicato 02 ottobre 2020

Sono stati 164 nel 2019, 16 in più rispetto al 2018. E nel 2020, nonostante il lockdown, ne sono stati registrati 86 in sette mesi.

Aumentano gli incidenti gravi fra veicoli e animali

IN AUMENTO - L’ultimo incidente è avvenuto ieri, lungo l’autostrada A26 Genova-Gravellona: dopo aver investito due cinghiali, un’auto è finita fuori strada e, nell’impatto, sono morti due uomini. Non è un episodio isolato, perché sono in aumento gli incidenti gravi, con persone ferite o decedute, fra veicoli e animali: nel 2019 sono stati 164, secondo i dati dell’Osservatorio dell’Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale, contro i 148 registrati nel 2018.  

LE AUTO  COINVOLTE PIÙ SPESSO - Nel 2019, gli incidenti gravi fra veicoli e animali hanno causato 15 decessi, 4 in più rispetto al 2018, e 221 feriti gravi, contro i 189 dell’anno precedente. In 141 casi, lo scontro è avvenuto fra un veicolo e un animale selvatico; in 23, con un animale domestico. Inoltre, 131 incidenti sono avvenuti di giorno e 33 di notte, 162 si sono verificati nelle strade della rete ordinaria e 2 in autostrade o strade extraurbane. Le auto sono state coinvolte in 131 incidenti, contro i 41 dei motocicli, i 6 dei velocipedi ed i 3 degli autocarri (il totale è superiore al numero degli incidenti perché in alcuni sinistri sono rimasti coinvolti veicoli diversi). La situazione non è migliorata nel 2020: nonostante i quasi 2 mesi di lockdown, nei quali i trasporti si sono quasi azzerati, l’Osservatorio dell’Asaps ha rilevato 86 gravi incidenti, 5 decessi e 111 feriti.

NONOSTANTE IL LOCKDOWN - Nel 2019, la Lombardia è stata la Regione italiana con il maggior numero di incidenti gravi fra auto e animali: ne sono stati registrati 20, contro i 17 della Campania, i 16 dell’Abruzzo, i 14 del Lazio, i 12 delle Marche ed i 10 della Toscana.



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Ritratto di ziobell0
2 ottobre 2020 - 12:38
assurdo però morire perchè colpisci un cinghiale sulla gravellona toce, autostrada dal costo esorbitante. Mettete le reti, cxxxxx!!
Ritratto di Meandro78
2 ottobre 2020 - 13:24
I cinghiali sfonderebbero tutto nel giro di poco. Meglio creare ogni tot dei comodi passaggi. Che dovranno poi essere manutenuti
Ritratto di _______Francesco
6 ottobre 2020 - 16:36
Per violazione della policy del sito.
Ritratto di Meandro78
2 ottobre 2020 - 13:22
Includono nel novero anche i monopattinisti?
Ritratto di Andre_a
2 ottobre 2020 - 13:52
Aumentano gli animali selvatici, aumentano le automobili... sembra inevitabile.
Ritratto di flavio84
2 ottobre 2020 - 13:54
Bisogna fare i cinghiali con gli adas, e magari elettrici, cosi emettono zero co2, e frenano in automatico!!
Ritratto di v8sound
2 ottobre 2020 - 17:40
@ flavio84. Ahahahahah
Ritratto di Andre_a
2 ottobre 2020 - 23:00
Ma poi sono buoni da mangiare?
Ritratto di egomax
2 ottobre 2020 - 14:46
2
Ho letto articolo, per curiosità e per conferma dell'inutilità di essere stato scritto. Riporto dal sito ISTAT: "Nel 2019 sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia". E qui si sta disquisendo su 164 (1-6-4) casi ...Spero di leggere un articolo simile non prima di 365 giorni (giusto per dovere di cronaca).
Ritratto di Andre_a
2 ottobre 2020 - 23:05
Hanno fatto non so quanto articoli, ma addirittura una legge per un problema che colpiva circa 0,5 persone all’anno (mi sto riferendo ai seggiolini anti abbandono), di che ti stupisci? Di questo fenomeno invece, pur non facendone un dramma, credo sia giusto parlarne, soprattutto perché è in aumento.
Ritratto di _______Francesco
6 ottobre 2020 - 16:37
Per violazione della policy del sito.
Ritratto di domi2204
2 ottobre 2020 - 16:03
Sarà sempre peggio, purtroppo la scellerata politica pseudoambientalista di reintrodurre cinghiali anche dove non c'erano sta causando gravi problemi, sia alle colture sia alla sicurezza, non solo degli automobilisti ma anche di pedoni e ciclisti. I cinghiali sono animali molto aggressivi, inoltre quelli reintrodotti sono molto più grandi di quelli autoctoni, animali da un quintale ed oltre...
Ritratto di Andre_a
2 ottobre 2020 - 23:08
Non so se vale per tutta l’Italia, ma dalle mie parti i ripopolamenti sono stati fatti principalmente da cacciatori (altrimenti se non c’è niente a cui sparare, chi spenderebbe centinaia e centinaia di € per una licenza?). Ora che sono i cacciatori ad essere in via d’estinzione, le specie reintrodotte proliferano.
Ritratto di PatrizioBelli
2 ottobre 2020 - 20:12
2
Per poter giustificare la creazione o il mantenimento di un parco naturale, gli interessati si prodigano a liberare nel suo interno vari tipi di animali, spacciandoli per animali presenti li in passato. Istrice, avvoltoio, gufi e simili non creano di certo problemi, ma cervi daini caprioli cinghiali e lupi, si. Di auto distrutte ne so qualcosa. I francesi, nel parco delle Alpi Marittime, hanno liberato anni fa, tra le tante cose, diversi cervi. Che passano da adulti i due quintali e non attraversano sulle striscie!!! Ovviamente se ne investì uno, sei in contravvenzione a prescindere. Ditemi voi se e giusto. Patrizio.
Ritratto di Andre_a
2 ottobre 2020 - 20:46
In Italia la selvaggina è del demanio, quindi se il cervo ti attraversa in una zona non segnalata, lo Stato ti rimborsa (coi modi e i tempi che possiamo facilmente immaginare, ma ti rimborsa). Se invece vedi un cartello di pericolo attraversamento animali selvatici, stai attento perché di solito quei cartelli non li mettono a caso.
Ritratto di Davz
3 ottobre 2020 - 11:57
Non è solo un fatto di ripopolamento, l'inquinamento delle fonti idriche è nettamente calato. Tanto per capire quante st*nzate si leggono di 'sti tempi. Le campagne dalle mie parti sono tornate piene di lepri e fagiani...e non è che fossero sparite perché i cacciatori le avessero sterminate e adesso sono ricomparse perché non hanno nulla da sparare, come ha scritto Diablo SE quì sopra. Il ripopolamento ha successo perché l'eco-sistema è migliorato.
Ritratto di Andre_a
3 ottobre 2020 - 13:24
Mah... tempo fa il primo giorno di caccia sembrava una guerra, ormai a malapena si sente sparare un colpo. Nella generazione di mio nonno erano tutti cacciatori, ma quella generazione sta morendo e i giovani praticano molto meno. Qualcosa vorrà pur dire.
Ritratto di RaffaeleGT79
3 ottobre 2020 - 17:37
4
Vorrà dire qualcosa si... Tu chiedi il porto di armi uso caccia e vai all'usl per una visita specialistica. . 9 su 10 che la dottoressa che ti valuta e' un ambientalista/ verde/ animalista, Un qualcosa scova di sicuro per negartelo..E alla lunga ti stufi di fare e pagare domande in marca da bollo, e ti dai ad altto. Tanti anni fa da bambino ricordo che il primo giorno era davvero come in guerra. Ora forse restano la decima parte dei cacciatori di una volta. . E i risultati sono questi. Se non erro ,in quel pezzo di autostrada ci sono pure i cartelli di pericolo animali selvatici. Raffae'.
Ritratto di Oxygenerator
5 ottobre 2020 - 12:01
@ RaffaeleGT79 I miei zii , con mio padre, han praticato la caccia per 40 anni, con tanto di una ventina di cani. Due su quattro, avevano le lenti degli occhiali, talmente spesse, che facevano impressione, e, fino a tre anni fa che è morto l’ultimo dei miei zii, a 76 anni, andava a caccia con tanto di licenza e tutto. A dire il vero , non sparava più, andava a passeggiare. Di noi, cioè dei loro figli, in totale 6 e dei loto nipoti, per ora in totale 5, nessuno è andato mai a caccia o si è interessato alla cosa. Mai mi verrebbe in mente di sparare ad un cervo. A qualche essere umano in auto, in coda, magari si, ma ad un cervo mai. E siamo figli di cacciatori. Credo sia cambiata la mentalità e le abitudini. Non la dottssa eco green.
Ritratto di Andre_a
5 ottobre 2020 - 12:26
@Oxygenerator: si, anche nella nostra famiglia la storia è simile. Mi sembra indubbio che, tra le nuove generazioni, il numero di cacciatori stia calando a picco. E ci sono diversi motivi per essere contrari alla caccia, io ad esempio capisco la necessità di tenere sotto controllo la selvaggina in assenza di predatori naturali, mangio carne e quindi non ho nessun problema col fatto che qualcuno li ammazzi (anzi, prima di beccarsi una pallottola l’animale selvatico almeno ha fatto una bella vita, quello negli allevamenti intensivi invece...), però non sopporto la caccia in quanto la trovo una violazione di proprietà privata legalizzata. Se un cacciatore viene nel mio terreno non ho il diritto di mandarlo via, e passata la stagione di caccia posso andare a raccogliere le loro cartucce e spazzatura in generale (fortunatamente sempre meno), senza considerare la paura che un cacciatore (magari ultrasettantenne e semi-ceco) scambi un mio animale domestico o addirittura un figlio per un fagiano.
Ritratto di Andre_a
5 ottobre 2020 - 12:28
Ps: poi magari, tra le nuove generazioni contrarie alla caccia c’è anche qualche medico dell’usl, può essere, ma non credo che quello sia il motivo principale.
Ritratto di Maurizio99
4 ottobre 2020 - 14:58
1. ridurre la fauna da un livello di pericolo a un livello normale in base agli studi del caso 2. le reti vanno sostituite con barriere in cemento 3. fare sottopassi comunque per animali 4. fare denuncue penali alla società che ha in gestione la strada in caso di incidente.
Ritratto di PatrizioBelli
16 novembre 2020 - 18:33
2
1 . Per ridurre la fauna, l'unico sistema funzionante purché regolamentato, e' la caccia. 2 di cemento mi pare che in giro c'è ne sia anche troppo, e pure dove non dovrebbe stare. 3 non si riesce a rattoppare le strade crollate sotto le frane e tu vuoi fare anche dei sottopassi??? 4 se denunci un incidente con animale selvatico in una strada segnalata, e le sono ormai tutte, sei passibile di contravvenzione per mancata, prudenza alla guida o velocità non consona. Patrizio.
Ritratto di acerottobre
5 ottobre 2020 - 07:03
Ieri in pieno giorno,in area suburbana e lungo una strada sulle colline del Piacentino sono stato avvicinato da un piccolo cinghiale seguito dalla madre come se fosse un qualunque animale domestico...Sono ovunque e non temono niente...Mai visti così tanti selvatici in giro: caprioli che ti balzano davanti e lepri che aspettano sul ciglio della strada il tuo passaggio per attraversare... ELIMINARLI TUTTI E FARNE BUON CIBO!
Ritratto di Aldo Martino
5 ottobre 2020 - 13:15
Soluzione magari perfetta ma un po troppo estremista. Anche per me che a caccia non vado ma che ho rapporti di lavoro pure con società venatorie. E come per tutto, gli estremismi non portano mai a niente di buono. Il fatto che i cinghiali ti vengono dietro come cagnolini è dato dal fatto che tanti gli portano regolarmente da mangiare. E quindi si aspettano che anche tu gli allunghi un panino. I caprioli daini I e cervi non sono normalmente sulla lista di tutti i cacciatori. Solo gli abilitati alla selezione possono considerarli capi da abbattere in certi periodi e solo con ristretti criteri di scelta. Se un cacciatore normale abbattesse un capriolo senza i suddetti titoli, passerebbe nel penale dritto dritto, con tanto di preventivi sequestri. Auto, arma, ecc. Come sentivo dure da alcuni cacciatori recentemente," se ammazzi una persona ,di danno di meno. " In quanto ai ripopolamento di questi ungulati, ormai le associazioni venatorie non ne fanno nemmeno più. Vengono fatti da enti provinciali- regionali che catturano con reti o trappole in zone in eccedenza e non potendone legalmente fare bistecche per tutti li liberano in altre aree. Le colpe sono di tanti, privati e enti e la cosa si ingigantira' in futuro. Aldo.
Ritratto di andre9191
5 ottobre 2020 - 17:38
La colpa è delle persone ottuse , che mangiano carne a tradimento e puntano il dito contro i cacciatori, che da quando è nata la vita sulla terra esistono, la caccia è regolamentata e i cacciatori passano visite e controlli , ma le persone che “difendono” gli animali e sono più contenti che muoia una persona che un animale sono in aumento, ed è questo quello che preoccupa!
Ritratto di Oxygenerator
6 ottobre 2020 - 10:54
andrea9191 ????????? Ma cosa ha scritto ?? Persone ottuse che mangiano carne a tradimento ??? Ma cosa vuol dire ??? Non ci arrivo.