NUOVO ANNO NUOVI RINCARI - Con il nuovo anno e l'entrata in vigore dei provvedimenti varati nell'abito della manovra economica del governo Monti assistiamo a un nuovo rialzo dei prezzi dei carburanti. Secondo i monitoraggi di Quotidiano Energia, a causa dei rialzi dovuti alle addizionali regionali sulle accise, il prezzo sfiora oggi 1,74 euro al litro. All'Ip si tocca infatti la cifra di 1,738 euro, ma al Sud e al Centro, dove è più forte l'effetto addizionali, si arriva quasi 1,8 euro al litro.
GASOLIO PIÙ STABILE - Le addizionali, che riguardano solo la benzina e non il diesel, sono scattate ieri in sei regioni (Piemonte, Liguria, Toscana, Marche, Umbria e Lazio) e hanno fatto inevitabilmente lievitare i prezzi in gran parte dei distributori italiani. Tra le compagnie petrolifere ad aggiustare i listini è infatti stata solo la Tamoil (+0,4 centesimi sulla verde). Tutte le altre hanno “subito” gli effetti delle decisioni prese dalle giunte regionali. E la riprova sta proprio nel prezzo del gasolio, rimasto sostanzialmente stabile intorno a 1,7 euro al litro. A livello Paese, sempre secondo Quotidiano Energia, il prezzo medio praticato dalla benzina (in modalità servito) va oggi da 1,729 euro al litro degli impianti Shell all'1,738 di quelli IP. I distributori no-logo hanno prezzi in salita: media a 1,64 euro. Per il diesel si passa dall'1,699 euro al litro di Eni all'1,702 di Tamoil, mentre i no-logo sono a 1,599. Il Gpl è invece tra gli 0,744 euro al litro di Eni e lo 0,756 di Tamoil (no-logo a 0,726).


























































