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Auto ibride: il Ministero le classifica in tre fasce

Pubblicato 23 dicembre 2019

La diversa classificazione delle ibride in base alle emissioni di CO2 potrebbe preludere all'introduzione di benefici differenziati.

Auto ibride: il Ministero le classifica in tre fasce

NON SONO TUTTE UGUALI - Al motore termico, le auto ibride ne affiancano uno elettrico. Nel caso delle ibride cosiddette mild, o ibride leggere, si tratta di un motore a bassa potenza che interviene per lo più nello spunto e nelle frenate. Le ibride full hanno motori elettrici più potenti (e batterie più capienti), che sono in grado di spingere l'auto fino ad una certa velocità ed aiutare il motore termico aumentandone il brio. Le ibride plug-in sono ibride full con batterie ricaricabili da una sorgente esterna e quindi consentono di percorrere anche decine di chilometri con la sola propulsione elettrica. Queste tre tipologie di auto, sebbene diverse, sono talvolta considerate allo stesso livello per quel che riguarda agevolazioni sul bollo, parcheggi sulle strisce blu, accesso alle Ztl e permessi di circolazione. Questa situazione potrebbe cambiare, stando ad una recente circolare del Ministero dei Trasporti. 

TRE FASCE - Il Mit ha deciso infatti di suddividere le ibride in tre fasce di emissione, in base alle emissioni di anidride carbonica (CO2) fatte registrare in fase di omologazione (secondo il ciclo Nedc) e riportare al rigo V.7 della carta di circolazione. Nel Gruppo 1 ci sono quelle vetture che emettono fino a 60 g/km (attualmente presidiato dalle ibride plug-in), nel Gruppo 2 quelle tra i 61 e i 95 g/km (dove ricadono le ibride full, quelle non ricaricabili dall’esterno) e nel Gruppo 3 quelle oltre i 95 g/km (dove attualmente troviamo le ibride mild). Scopri qui sotto i modelli nelle varie fasce di emissioni:

> Le auto che emettono fino a 60 g/km
> Le auto che emettono da 61 a 95 g/km
> Le auto che emettono oltre 95 g/km

Appare evidente, per quanto il Ministero non lo abbia dichiarato, che questa suddivisione potrebbe servire in futuro per concedere differenti benefici in funzione della CO2 emessa.



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Ritratto di 82BOB
23 dicembre 2019 - 19:33
2
Mi sembra giusto!
Ritratto di desmo3
24 dicembre 2019 - 08:25
6
sacrosanta e aggiungerei "finalmente!"
Ritratto di Mamg
23 dicembre 2019 - 19:33
Mi sembra corretto.. le mild hybrid sono una presa in giro.. molto più simili ad auto tradizionali che ibride..
Ritratto di 82BOB
23 dicembre 2019 - 20:05
2
Credo che la presa in giro sia stata considerarli al pari di un ibrido plug-in! In realtà è un sistema efficiente che aiuta a ridurre le emissioni di CO2 e io lo metterei d'obbligo in tutte le vetture, ma è giusto incentivarle! Trovo meno vantaggiose le full, una via di mezzo per costi e pesi... ma è giusto che visto che fanno meno CO2 abbiano diritto ad un incentivo!
Ritratto di 82BOB
23 dicembre 2019 - 20:06
2
"...ma NON è giusto..." sorry!
Ritratto di v8sound
23 dicembre 2019 - 22:39
Cioè siccome fanno meno CO2 non è giusto siano incentivate?
Ritratto di 82BOB
24 dicembre 2019 - 05:40
2
Se ho scritto che lo metterei obbligatorio, perché dovrei incentivarlo a quel punto?
Ritratto di v8sound
24 dicembre 2019 - 14:56
A leggere il tuo post, sembrava riferito alle full hybrid più che alle mild.
Ritratto di 82BOB
24 dicembre 2019 - 15:27
2
Probabile ho scritto male... l'ibrido leggero lo metterei d'obbligo perché consente di recuperare energia che altrimenti andrebbe sprecata, riduce un poco la CO2 e non aggravia il peso della vettura più di tanto... a quel punto toglierei ovviamente ogni incentivo! Il plug-in, come le elettriche con range extender, li ritengo soluzioni idonee per l'attuale rete di ricarica, mentre le full, anche se comunque ecologiche, mi sembrano un sistema né carne né p3sce, però merita l'incentivo!
Ritratto di Jumputer
24 dicembre 2019 - 18:23
Secondo me queste fasce serviranno sicuramente per "sistemare" le auto nel loro giusto posizionamento . Si rischia che con un motorino elettrico da 15 Cv (le mild-hybrid) e con emissioni CO2 percentualmente decine di volte superiori alle Full-Hybrid diventino magicamente "ibride" perchè soprattutto la KBA tedesca le ha omologate come tali anche mostri da 2T. Pensate che , magari, non pagano la ecotassa (quella per auto sopra il 160g/km di Co2) perchè "ibride" con una % di elettrico ridicola rispetto al termico. Una ibrida Full l'elettrico come CV può raggiungere il termico o quasi (CHR 99 CV termico 72 Cv elettrico) Yaris (75 Cv termico 61Cv Elettrico) Audi S8 Mild Hybrid (571Cv termico elettrico non lo scrivono per evidente "barzelletta" ) ed è omologata come ibrida . Forse, anche in Italia, dopo il dieselgate, quello che fa la KBA non è preso per oro colato...
Ritratto di remor
24 dicembre 2019 - 21:05
Osservazione/considerazione lodevole che coglie decisamente il punto
Ritratto di NeroneLanzi
25 dicembre 2019 - 22:33
Ehm, forse bisognerebbe controllare un attimo le norme prima di scrivere. Le mild hybrid che non pagano l’ecotassa prevista per vetture oltre i 160g, non la pagano semplicemente perché non superano i 160g. Se lo facessero, la pagherebbero. Se vogliamo parlare di incongruenze, queste le trovate esattamente all’opposto, ovvero sulle plug-in che omologano valori di CO2 ridicoli semplicemente perché il ciclo omologativo termina poco dopo l’esaurimento della carica.
Ritratto di Santhiago
26 dicembre 2019 - 10:30
Stavo x scriverlo io, bravo. Giusto il concetto di una suddivisione per emissioni, ovviamente, ma sbagliatissimo il sistema si misura, e quindi i risultati, e quindi la convinzione diffusa
Ritratto di 82BOB
26 dicembre 2019 - 12:47
2
Se il ciclo omologativo finisce poco dopo l'esaurimento della carica che significa? Signigica che per un normale ciclo di utilizzo consuma quella quantità di CO2!
Ritratto di NeroneLanzi
26 dicembre 2019 - 13:57
Se quando guidi fai esattamente lo stesso percorso simulato dal ciclo sul banco a rulli e (in caso di proprietari di PHEV) se orti con il 100% di carica nella totalità delle volte che guidi la vettura, allora è vero quanto hai detto. In tutti gli altri casi no.
Ritratto di 82BOB
26 dicembre 2019 - 20:17
2
Quindi praticamente sempre se hai la plug-in!
Ritratto di NeroneLanzi
26 dicembre 2019 - 22:57
Non risulta che chi acquista una plugin abbia abitudini di guida particolarmente differenti dagli altri automobilisti. Sul cominciare ciascun ciclo di guida con le batterie sempre al 100%, dispende. Se ti muovi sempre da un punto di ricarica all’altro e hai la possibilità di attendere sempre la ricarica completa allora sì, puoi riprodurre il valore omologato. In tutti gli altri casi, come sopra, no.
Ritratto di pierfra.delsignore
31 dicembre 2019 - 19:53
4
Dipende semplicemente da come usi l'auto è inutile girarci intorno: ogni auto è nata per un utilizzo di un certo tipo, fuori da quel tipo di utilizzo, inquina molto di più e consuma molto di più. Prendi una "vituperata" mild hybrid diesel, di vecchia generazione: se la usi per farci solo o quasi lunghe percorrenze autostradali 300-500 km giorno e di tangenziali con brevissimi tratti in città, tipo 10 km, il tempo di arrivare a destinazione e riprendere l'autostrada, magari terminata la giornata di lavoro da un cliente, è molto meno inquinante di una ibrida plugin di ultima generazione, benzina usata per lo stesso scopo; diversamente se invece fai brevi percorrenze, prettamente cittadine per raggiungere il posto di lavoro, con qualche tratto autostradale di media lunghezza 100-150 km l'ibrida plugin di darà enormi benefici in termine di impatto ambientale e di risparmio di consumi. L'auto perfetta adatta a tutti gli scenari non esiste, dipende sempre ed esclusivamente da che utilizzo principale ne fai: se devo andare sul Tonale con 70 cm di neve meglio un Suzuki Samurai 1.3 degli anni '80 con le gomme adatte, di una Ferrari 488 Pista con le semislick.
Ritratto di Santhiago
26 dicembre 2019 - 20:54
Assolutamente no BOB. Come fai a dire una cosa del genere? È come misurare i tempi che hai sui 200 metri, e poi sostenere che puoi quindi tenere lo stesso ritmo sempre
Ritratto di 82BOB
27 dicembre 2019 - 06:08
2
Prima cosa, se uno acquista una plug-in vuol dire che ha le abitudini per sfruttare al meglio il veicolo: lun-ven fai sempre gli stessi km e sempre partendo con carica al 100%, sab-dom avrai un uso variabile che non inficia il dato generale! Se non hai possibilità di ricarica, hai una percorrenza chilometrica giornaliera variabile o elevata non prendi una plug-in! È un concetto molto semplice da capire... I cicli omologativi non sono perfetti, ma non possiamo fare certamente 8 miliardi di cicli omologativi per adattarli alle abitudini di ogni singolo abitante della terra!
Ritratto di Santhiago
27 dicembre 2019 - 17:19
Secondo il tuo ragionamento allora uno che acquista un'auto degli anni 20 lo fa per collezionismo, non certo per farci dei km. Per cui quell'auto sarà da ritenersi meno inquinante rispetto alle altre..
Ritratto di andrea999
27 dicembre 2019 - 18:11
Lunedi-Venerdi faccio 150Km al giorno di cui 120 in statale e 30 in città... Non è che tutti comprano l'auto x andarci a prendere l'aperitivo...
Ritratto di Mbutu
27 dicembre 2019 - 21:38
Mi permetto: il punto è proprio quello delle abitudini. Il ciclo di omologazione è chiaramente messo in difficoltà dalle plug in e restituisce un valore ingannevole. La cosa "buffa" è che, statistiche reali alla mano, risulta addirittura punitivo nella stragrande maggioranza dei casi. Con gli italiani che difficilmente percorrono più di 50 km al giorno in realtà il consumo di tante plug potrebbe essere qualcosa che tende allo zero.
Ritratto di andrea999
27 dicembre 2019 - 17:21
NEDC sono 11km a velocità ridicole in cui la massima accelerazione è da 0-32Km/h in 12 secondi... Roba che ti spernacchia un sedicenne a piedi... Con la prima parte di quel ciclo una e-bike fa oltre 70Km x KWh...
Ritratto di 82BOB
27 dicembre 2019 - 17:54
2
andrea999 allora fate voi i cicli per omologare le vetture e fate voi le norme... il ciclo di omologazione è stato modificato di recente, spero il ministero ne prenda atto, per una più uniforme classificazione! Resta il fatto che le plug-in hanno bassi consumi come si può leggere dalle prove fatte dalle riviste di settore e di conseguenza emettono meno CO2! Santhiago, da quello che hai scritto si vede che non hai capito una beata f@v@ di quello che ho scritto... se la prova è una per tutti ed è standard, l'auto degli anni '20 sarà sempre più inquinante di una plug-in!
Ritratto di NeroneLanzi
27 dicembre 2019 - 20:09
Per quanto riguarda la facilità di capire a cosa serve una PHEV (percorsi cittadini o tratti da pendolare a corto raggio con disponibilità di ricarica domestica, dunque box e contratto da 7 kW): sì è abbastanza semplice capirlo. Che un cliente lo capisca, no, non è decisamente probabile. Il 50% dei clienti della countryman PHEV son clienti che non hanno la ricarica a casa, e la cosa peggiora se si considerano i clienti residenti nelle grandi città. Al lancio il 10% di loro erano clienti che non avevano nemmeno il box. Certo, era un prodotto modaiolo, più che razionale. Ma secondo voi quando il prossimo anno dal lato dei costruttori dovremo targare PHEV e BEV come se non ci fosse un domani i venditori andranno ad indagare nel dettaglio le abitudini di guida dei clienti dissuadendoli dall’acquisto Nel caso in cui il chilometraggio fosse troppo alto oppure, per chiudere il contratto, prenderanno il dato omologato di 2 l/100km e lo sventoleranno sotto il naso del cliente? Non so perché ma non mi sento di scommettere sulla prima ipotesi. In può buona parte dei prodotti PHEV che arriveranno saranno SUV. Per due ragioni. Primo sono i prodotti più diffusi e in maggior crescita, quindi i costi che si sostengono per le PHEV si spalmano su più volumi. Secondo sono già prodotti pesanti quindi la crescita di massa, in termini percentuali, si sente meno (mettere un pacco batterie così pesante su una B compatta diventa complesso e ti costringe a limitare troppo il bagagliaio). Il risultato è che il cliente dovrà capire che un piccolo bisontino da 4 metri e 60 è il prodotto ideale per la città, non per farci km e km di autostrada. Secondo voi è così intuitivo per il cliente medio? Aggiungo, secondo voi i costruttori aiuteranno a veicolare il messaggio corretto rappresentando suv da 45k€ in su come auto cittadine, ottime per entrare in area C a Milano per fare shopping? O le presenteranno come sempre su strade del Colorado immerse nella natura selvaggia magari con qualche tratto di off-road leggero? Anche qui, avessi 50€ da buttare penso che saprei su cosa scommettere. vo invito già solo a guardare come è stato presentato il Compass PHEV a Ginevra in termini di messaggi veicolati.
Ritratto di NeroneLanzi
27 dicembre 2019 - 20:20
Ah, per quanto riguarda il NEDC, ocio a non fare confusione. Il fatto che in Italia ci si sia fermati a quel valore (in barba alla normativa UE) non significa che il ciclo sia ancora quello. Il ciclo é il WLTP per tutti, poi, a ciclo fatto, si calcola il NEDC correlato (ricavato banalmente attraverso un’euristica). Di fatto per il cliente il NEDC (e il correlato) ha un enorme vantaggio rispetto al WLTP, ovvero oltre al combinato ti dice anche urbano ed extraurbano, il WLTP ha invece 4 fasce incomprensibili per i più (“basso”, “medio”, “alto”, “super alto”, che chiaramente non ti fanno capire di cosa si parla), quindi di fatto il WLTP limita all’uso del combinato. Detto questo, anche il WLtP ha fortissimi limiti. Per quanto riguarda il rapporto con le PHEV in realtà quello che alcuni, perfino lato costruttore, iniziano a chiedere è di dare il sia il dato con batterie cariche che il dato a batterie scariche. Questo garantirebbe maggiore trasparenza verso i clienti. Cosa che in molti casi ora non c’è (basta pensare che molti costruttori che le propongono, curiosamente, danno i dati del combinato, dell’urbano e dell’extraurbano per tutte le vetture tranne che per le versioni PHEV. Molto curiosa come coincidenza no?).
Ritratto di 82BOB
27 dicembre 2019 - 21:23
2
NeroneLanzi ma in che mondo vivi? Su Plutone (che non è nemmeno un pianeta)? Secondo te i clienti comprano auto come comprano gli addobbi natalizi dai cinesi? Vista la spesa considerevole, il cliente medio, al netto di mode, gusti personali e pubblicità martellanti, prima di comprare una vettura (cosa ultimamente rara) si informa, si fa due conti (guardando prove e commenti, non solo i dati di omologazione), prova le vetture e poi acquista! E la scelta dell'alimentazione è sempre molto ponderata! Poi, se due hipster tuoi conoscenti tra risvoltini e aperitivi hanno preso una plug-in perché fa figo non fa statistica... Comprare una plug-in senza possibilità di ricaricare è come comprare una vettura che non ti entra in garage! Capisco invece il fatto che andrea999 non si senta rappresentato in questa statistica (dei cicli di omologazione) e la plug-in non faccia per lui...
Ritratto di Roomy79
31 dicembre 2019 - 00:24
1
Ti garantisco che questo ragionamento lo fa 1 su 4... sei ottimista, la maggior parte compra per moda/ apparenza/ senso di accettazione
Ritratto di 82BOB
2 gennaio 2020 - 07:13
2
Roomy79 se parli di brand o di tipologia di carrozzeria c'hai azzeccato, ma in tema di alimentazione assolutamente no... la scelta dell'alimentazione, visto che fa ballare diverse migliaia di euro, è sempre ponderata!
Ritratto di Santhiago
28 dicembre 2019 - 13:29
No Bob, continui a sbagliarrle.le prove basate sul ciclo sono assolutamente sballate. E i risultati delle plug in sono quelli più sfasati. Esempio ciclo x la golf ibrida dà un consumo di 62 km/l, prove reali attorno ai 17 km/l. Qui parliamo di emissioni, in quel caso di consumi, ma la distorsione è in linea inequivocabilmente. Poi se tu vuoi equivocare continua pure da solo
Ritratto di 82BOB
28 dicembre 2019 - 14:49
2
Per me non hai capito per niente il mio ragionamento Santhiago... Che il ciclo di omologazione non sia rappresentativo per la totalità degli automobilisti è chiaro, ma non lo è nemmeno la prova Roma-Forlì di Motor1 che comunque ritengo più che accettabile! Nel caso delle ibride plug-in ho scritto che il ciclo di omologazione con pochi km percorsi e batteria carica è molto vicino all'uso che un cliente di quel tipo di alimentazione può fare! Poi, in ogni caso, la ibrida, dalle prove che vengono fatte, grazie all'autonomia elettrica è sempre più ecologica dell'equivalente benzina. Io, se dovessi scegliere, trovo la plug-in più sensata ed ecologica della full, ma tutto dipende dall'uso che si fa della vettura! A chi fa tanti km consiglio il metano tutta la vita!
Ritratto di Santhiago
29 dicembre 2019 - 16:35
BOB, inizialmente hai scritto che quel ciclo è veritiero "praticamente sempre se hai la plug in" : è questo che é sbagliato, ne converrai anche tu. Cmq si dovrebbe riflettere che nel ciclo si percorrono meno di 50 km. Eppure le emissioni della ibrida plug in non sono 0.. Non si riesce quindi ad andare totalmente in elettrico?...
Ritratto di 82BOB
30 dicembre 2019 - 08:51
2
Ho capito, la critica era per l'affermazione semplicistica e assolutistica che ho fatto, ci sta... ma cambia poco con la sostanza. Non sono né un progettista di ibride, né un omologatore di vetture ma provo a rispondere al quesito. Le plug-in sono le più recenti tra le ibride quindi credo che il dato sia correlato dal WLTP. La tecnologia ibrida, per quel che so io, in quanto ibrida cerca di far lavorare assieme i due motori oltre una certa richiesta di velocità/potenza. Bisognerebbe andare a vedere ogni singolo dato per vedere effettivamente la rispondenza o meno di ogni singolo veicolo, ma per questo può venirci in aiuto la già citata prova Roma-Forlì: https://it.motor1.com/reviews/213238/le-auto-che-consumano-meno-la-classifica-del-roma-forli/ la più "scrausa" delle plug-in (la Range Rover Sport) con batteria non al 100% ha fatto più di 30 km in autonomia elettrica.
Ritratto di remor
26 dicembre 2019 - 15:46
A prescindere da situazioni già in vigore o meno, meglio comunque non essere succubi di classificazioni e certificazioni altrui e crearsi un proprio sistema che non dico tenga particolarmente in conto la produzione nazionale ma che poi nemmeno per assurdo finisca invece per favorire proprio le produzioni estere perché in quel/i paese/i si sono mossi per tempo (e/o non hanno adottato gli opportuni criteri che invece si sarebbero dovuti e per cui poi: va bene là e quindi per estensione comunitaria deve andar bene anche qua come da loro deciso). Se poi tutto ciò avviene in maniera del tutto preventiva (e quindi i mild hybrid attualmente non hanno alcun particolare vantaggio che non gli tocchi) allora ancora meglio, così si evitano attriti ed antipatie da complottismo per eventuali ipotesi di contromosse ad hoc
Ritratto di andrea999
27 dicembre 2019 - 18:08
Una mild hybrid se ben fatta, con un motogeneratore da 10-15kw (e quindi un 48V altrimenti tocca avere cavi da 1 cm2) e batterie al litio-titanato (che permettono forti correnti di scarica e un elevatissimo numero di cicli) come già stanno mettendo su parecchie auto in giappone, può consumare meno di un full hybrid che pesa almeno 200kg di più e costa molto di più...
Ritratto di 82BOB
27 dicembre 2019 - 19:00
2
Per questo l'ibrido leggero lo metterei d'obbligo su ogni vettura...
Ritratto di Mbutu
28 dicembre 2019 - 08:25
Andrea999, affermazioni discutibili. Intanto non risulta che una Corolla pesi diversamente da Golf, Focus, 1er, ecc. Al limite sono le plug ad essere più pesanti. Secondo, se guardiamo la lista di questo articolo ci accorgiamo che laddove Suzuki infila in seconda fascia la Swift per il rotto della cuffia con il full Hybrid Kia e Toyota ci piazzano comodamente auto ben più grosse e potenti.
Ritratto di remor
26 dicembre 2019 - 15:51
Perché la tedesca adotta l'ibrido che davvero prenderà piede quando tutti volenti o nolenti si dovrà passare a un'auto diversa dalle convenzionali. Passeremo (è un previsione) tutti al plug-in: ne guadagneranno emissioni, economia kilometrica e scatto il tutto a un extracosto comunque abbordabile
Ritratto di nsx
24 dicembre 2019 - 10:35
Nel più grande mercato al mondo quello cinese da 18 mesi in contrazione Toyota va incontro tendenza + 17%. EFFETTO IBRIDO: I marchi giapponesi nel loro insieme hanno aumentato le vendite del 4,3 per cento nei primi 10 mesi dell'anno, superando i concorrenti statunitensi, europei, sudcoreani e cinesi, secondo la China Passenger Car Association. Il Giappone è ora vicino al sorpasso della Germania come la più grande potenza automobilistica straniera in Cina. Puoi sempre consolarti con della buona cioccolata di casa (svizzera)
Ritratto di Andrea Ford
24 dicembre 2019 - 16:41
Il mio sogno su ruote (da acquistare rigorosamente con il RDC) è la Lexus ES 300h F-Sport bianca/vetri neri. Questo naturalmente imho e con rispetto parlando. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di Andrea Ford
24 dicembre 2019 - 16:44
Peraltro obbligherei il governo a sostituire le attuali vecchie auto blu con moderne ed efficienti Lexus ES 300h ed LS 500h. Ci sarebbe un risparmio notevole anche per noi contribuenti visto che la benza viene dalle ns tasse. Inoltre sarebbe più piacevole guardare un TG che mostra Lexus blu fare avanti e indietro davanti le telecamere dei giornalisti. Questo naturalmente imho e con rispetto parlando. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di neuropoli
25 dicembre 2019 - 08:13
@Andrea Ford: il mio sogno (che stamattina non si è realizzato... comunque buon natale) è una LFA Nürburgring edition.
Ritratto di andrea999
27 dicembre 2019 - 17:23
HONDA GT-R ???
Ritratto di Andrea Ford
24 dicembre 2019 - 16:52
Lexus è il marchio premium dalle maggiori percentuali di crescita in Cina e anche quello dalla popolarità più in ascesa. Inoltre chiude l'anno con incrementi record in Europa, segnatamente GB dove prima di fine anno ha già raggiunto il suo massimo storico, superiore anche a quello record dei livelli pre-crisi del 2007. La ES ha già raggiunto i 4 mesi di attesa anche se sono le NX ed UX quelle che stanno consentendo a Lexus di arrivare a quote di penetrazione mai viste in Europa. Altri paesi dove ha fatto segnare incrementi record sono Australia e Spagna. Trovate tutti i dettagli su TheLexusEnthusiast. Buone feste. Il Gwent.
Ritratto di Jumputer
25 dicembre 2019 - 10:32
x Kagayaki. Invece qualche tecnico (ingegnere magari) alla motorizzazione ha deciso che verranno tassate quelle sopra i 95 g/km perchè , forse on intaseranno le autostrade, ma invece intasano di CO2 l'atmosfera terrestre e quelle diesel anche i nostri polmoni con PM2,5 (quando spurga il "magico" FAP). E anche intasano i polmoni dei nostri figli purtroppo.. intasassero solo quelli dei proprietari... cavolo.....Buon Natale
Ritratto di remor
26 dicembre 2019 - 15:57
Che emetta abbastanza o meno il fatto è che comunque quando la faranno ibrida plug-in emetterà molto meno e quindi la potranno continuare a produrre ancora per anni e anni e anni (com'è giusto che sia visto che trattasi anche di una bella auto, per lo meno se parliamo della coupé, ihmo). Ovviamente è anche fra virgolette "fortunata" nello specifico visto che l'aggravio di peso del plug-in in tal particolare caso non farà nemmeno storcere il naso ai potenziali clienti datosi che in fondo non è mai stata prerogativa del modello stare davanti alla concorrenza (ci sono, oltre a coupé, anche berline pari segmento che le stanno avanti prestazionalmente parlando)
Ritratto di remor
26 dicembre 2019 - 15:58
* imho (colpa del T9)
Ritratto di Jumputer
27 dicembre 2019 - 22:41
z Kagagati ,, mi inchino alla tua superiore conoscenza tecnica delle auto. Mi rendo perfettamnte conto di non poter portare più argomentazioni valide se non che non sapevo che possedevi una rs5 che è effettivamente conosciuta come un'auto che non emette co2 infatti la motorizzazione credo la abbia esclusa dalle auto tassate da superbollo e ecotassa... sei un fortunato a poter sfrecciare 240. credo che quando passi tu escludono anche i tutor. va be.. hai portato il solito intelligente esempio di auto per tutti e rende le tue testomonianze ed esperienze di guida da laurea da honorem in tecnica automobilistica. Chapeau
Ritratto di remor
23 dicembre 2019 - 21:13
Fa parte del percorso naturale della questione. Mi sembra abbastanza ovvio che col passare degli anni e coi relativi limiti sempre più bassi le Plug-in a un certo punto si ritroveranno in una situazione nemmeno solo di convenienza logica ma praticamente di quasi esclusività a livello di possibile proposta ed acquisto
Ritratto di Mbutu
23 dicembre 2019 - 21:56
Giusto non limitare certi incentivi ed agevolazioni solo in base alla "targhetta" ma a valori reali ...pur con i limiti dei cicli di omologazione.
Ritratto di Riccardopoggi
23 dicembre 2019 - 22:07
La cosa interessante sarebbe quella di sapere come pensano di smaltire le batterie e come ci si deve comportare in caso di grave incidente. Ho impressione che il motore termico dia “fastidio” a qualcuno.
Ritratto di Mbutu
24 dicembre 2019 - 10:13
Non è che ci sia dietro una qualche spectre occulta con tanto di persiano bianco. Il motore termico da fastidio ad ambiente e salute, l'ibridazione è un modo per diminuirne l'impatto. Tutto molto lineare. Riguardo alle prime due domande sono già state date diverse risposte in passato e di nuove ne vengono date continuamente man mano che la tecnologia migliora.
Ritratto di otttoz
24 dicembre 2019 - 12:40
Giusta considerazione! Ad esempio le scorie radioattive le stoccano in Siberia, non risolve nulla ma si possono stoccare colà anche le batterie. In caso di incidente grave si muore,le cronache son piene di pedoni e ciclisti accoppati da termiche prive di ADAS,le elettriche dovrebbero averli tutti...
Ritratto di Santhiago
27 dicembre 2019 - 17:24
Con questo commento ci sta dimostrando che dell'ambiente non le importa nulla...giusto?
Ritratto di Michiflanoalila
24 dicembre 2019 - 04:57
Giusta la suddivisione ma non è corretta. Per esempio la Toyota prius plus anche se è una vera ibrida e non "leggera" comunque è finita in terza fascia
Ritratto di NeroneLanzi
25 dicembre 2019 - 18:45
Il motivo è molto semplice: non c’è modo di classificarle se non con le emissioni. Per cui sì, una Prius e un RAV4 sono nel terzo gruppo e ci sono mild hybrid in secondo gruppo. Alla fine dobbiamo sempre capire se quello che ci interessa è limitare le emissioni o, come diceva un mio ex collega, giocare a chi ha la batteria più grossa.
Ritratto di Michiflanoalila
24 dicembre 2019 - 05:05
Poi altra osservazione. l'unica plug-in a 7 posti è la Volvo xc90, che per quanto sia bellissima, ha un listino che parte da 80mila€ e non è per tutte le tasche. Speriamo che qualche costruttore pensa pure alle famiglie proponendo una plug a 7 posti lowcost
Ritratto di Giuliopedrali
24 dicembre 2019 - 09:25
Di cinesi ce ne sono a bizzeffe, a benzina normali ma qualcuna anche plug-in se non direttamente elettriche, a 7 posti, a benzina anche a 20.000 Euro.
Ritratto di Michiflanoalila
24 dicembre 2019 - 10:56
E ma il problema è che non le vendono qui. Io una cinese 7 posti ibrida plug-in a 20/25 mila€ la comprerei subito
Ritratto di oretaxa
24 dicembre 2019 - 10:09
Mesi fa criticavo gli incentivi auto sulla pagina Facebook di un politico di maggioranza (ex e attuale) facendogli notare proprio che avevano tralasciato completamente la fascia 60-95g di CO2. Gliel'ho scritto varie volte. Per fortuna si sono ravveduti, avranno visto che gli incentivi premiavano solo auto costosissime e alla portata di pochi.
Ritratto di NeroneLanzi
25 dicembre 2019 - 18:48
Più che altro questa circolare è venuta fuori dopo la figuraccia dell’apertura delle ZTL a tutte le ibride. Il MISE (Di Maio) l’aveva tirata fuori come iniziativa senza calcolare che sono ibride moltissime vetture che non vanno mai in puro elettrico. A quel punto è partito un balletto durato mesi tra MISE e MIT col primo che chiedeva al secondo di classificare le ibride. Il secondo ha buttato la spugna 3 settimane fa con questa circolare e si è rifatto alla CO2.
Ritratto di NITRO75
24 dicembre 2019 - 10:29
Secondo me la classificazione servirà solo per imporre delle tassazioni, tanto più aspre quanto più CO2 viene emessa. In un mercato in cui la maggior parte delle vendite è di auto ibride, sembra brutto non lucrarci qualcosa.
Ritratto di oretaxa
24 dicembre 2019 - 11:59
Se si acquista un'auto, meglio scegliere già da ora i modelli sotto i 95g di CO2.
Ritratto di Gatsu
24 dicembre 2019 - 12:19
2
Toglierei proprio le mild dalla terminologia "ibrido"
Ritratto di NeroneLanzi
25 dicembre 2019 - 18:49
Devi prima trovare un modo di classificarle legalmente. E finora non ci sono riusciti.
Ritratto di Gatsu
26 dicembre 2019 - 13:50
2
Che significa legalmente?
Ritratto di NeroneLanzi
26 dicembre 2019 - 13:59
Significa che io e te possiamo definire a parole la differenza tra un MHEV è una FHEV. Ma devi trovare, libretto alla mano o COC alla mano, il rigo che ti permette di definirle. Tu quale rigo consigli?
Ritratto di remor
26 dicembre 2019 - 16:04
Anche per me è un discorso (il fare rientrare le mild fra le ibride o meno) di relativa importanza. La classificazione proposta nell'articolo, che ne prescinde, mi sembra equa. Comandano i valori di emissioni; dopodiché la casa costruttrice o chi la compra o chi ne parla può usare la terminologia che vuole ma per tutte le varie questioni in cui entra in gioco la moneta ci si rifa alle emissioni. Indifferente fra l'altro, sostanzialmente, la tecnologia che porta a tale risultato: un suvvone ibridotradizionale da 3 quintali potrebbe emettere quanto una citycar mild-hybrid; onestamente non me la sentirei di premiare il primo a discapito della seconda.
Ritratto di Gatsu
26 dicembre 2019 - 17:01
2
Visto che già hanno messo le mild nella fascia da 95 g/km in poi (come le auto normali) vuol dire che a emissioni non aiutano granché, è solo un aiutino che però non da trazione alle ruote, ma chiamarla ibrido è un insulto.
Ritratto di NeroneLanzi
26 dicembre 2019 - 17:31
Ripeto, come le classifichi. Perché che abbiano fissato la soglia a 95 non significa che le MHEV stiano sopra e le FHEV stiano sotto. Alcune FHEV sforano allegramente i 95, alcune MHEV si tengono al di sotto. Non hanno classificato nulla in base alla tecnologia adottata, hanno solo ribadito che l’unico criterio per loro è la CO2 omologata. Ancora non esiste un modo per dire cosa è Mild e cosa è Full dal punto di vista normativo.
Ritratto di Gatsu
26 dicembre 2019 - 21:05
2
Nerone è molto semplice invece, si faceva già in Piemonte, basta applicare l'esenzione totale del bollo ai cavalli (o KW) dei motori elettrici, tassando solo i kw derivanti dai motori termici, poiché nelle mild non c'è una unità che contribuisce alla potenza dell'auto il loro contributo è zero, a differenza delle full e delle plug-in, oltre che ovviamente di quelle totalmente Elettriche. Per capirci se una ibrida x esempio ha 150 CV di cui 100 dal motore termico e 50 da quello elettrico, quei 50 non verranno tassati, mentre i 100 sì, visto com'è semplice?
Ritratto di NeroneLanzi
26 dicembre 2019 - 23:01
Ottima idea, con questo sistema hai appena aumentato il bollo delle full hybrid in Lombardia. Adesso capisci perché non è applicabile? (Oltre a non essere necessariamente utile ai fini della riduzione delle emissioni effettive)
Ritratto di Gatsu
26 dicembre 2019 - 23:10
2
Ma che stai dicendo, come lo avrei aumentato il bollo delle full hybrid??? Ti rendi conto che non hai dato alcuna spiegazione?
Ritratto di NeroneLanzi
27 dicembre 2019 - 19:51
Hai ragione Gatsu, a volte mi affido alla maieutica ma sbaglio. Allora, la tua proposta è: “facciamo pagare il bollo sui kW derivanti dal termico, in questo modo si incentivano le FHEV e le PHEV”. Benissimo, peccato che in Lombardia (e in altre regioni) Oggi una PHEV e una FHEV non pagano proprio il bollo. Quindi se adotti quel sistema devi aggiungere una tassa su quello che pensi essere da incentivare. Dunque sei punto e a capo, devi trovare un criterio normativo, COC alla mano, per definire cosa è FHEV e cosa è HEV. Ma ripeto, non c’è riuscito il ministero e anzi ha sottolineato che non è utile, ai fini della riduzione delle emissioni, farlo.
Ritratto di Gatsu
27 dicembre 2019 - 20:06
2
Nerone ho già risposto ad Andrea, fanno già una distinzione con le ibride x il bollo, infatti non dichiarano tutti i kw ufficiali (invece c'è una normativa diversa x quelle elettriche) il mild praticamente è già conteggiato come un'auto termica qualsiasi, sanno già come distinguerle quindi non c'è problema https://insideevs.it/features/363335/auto-elettriche-differenza-potenza-massima-potenza-libretto/amp/
Ritratto di NeroneLanzi
27 dicembre 2019 - 20:27
Quindi la tua proposta sarebbe? Limitiamo tutte le agevolazioni alle sole auto che hanno almeno XkW non conteggiati nel P2? Lo sai vero quale sarebbe la conseguenza industriale di una genialata simile? (Di nuovo, questa è maieutica, pensa a cosa accadrebbe se una strategia simile fosse adottata a livello europeo)
Ritratto di Gatsu
27 dicembre 2019 - 21:01
2
Perché, l'elettrico cosa ha portato secondo te? Una ecotassa sulle auto normali per finanziare gli incentivi su auto elettriche che nessuno con un reddito normale comprerà, invece l'ibrido è già più fattibile, e più la potenza totale è del motore elettrico più dovrebbe essere incentivata, cosa che quel finto ibrido del mild non potrebbe mai fare, è come uno start&stop, ha una utilità minima ma non si può omologare un'auto come ibrida con quel sistema
Ritratto di andrea999
27 dicembre 2019 - 18:17
Di cui x elettrico come lo misuri scusa ? A parte le full-electric è impossibile. Le potenze e le coppie non si sommano perchè erogate a regimi diversi.
Ritratto di Gatsu
27 dicembre 2019 - 20:02
2
Le elettriche sono esentate dal bollo per 5 anni quindi il problema non si pone, per quanto riguarda le ibride invece sono già defiscalizzate perché dichiarano meno kilowatt della realtà nel libretto https://insideevs.it/features/363335/auto-elettriche-differenza-potenza-massima-potenza-libretto/amp/ Quindi più sono "full" più sono defiscalizzate, a differenza del mild che non contribuisce in alcun modo alla potenza del motore
Ritratto di Mbutu
29 dicembre 2019 - 10:19
Sarà perché condivido molte delle perplessità di gatsu sulle mild ma forse ho capito cosa intende. Se devo fare distinzioni in base alle emissioni, allora chissene se è ibrida o meno. Premio chi ha basse emissioni indipendentemente da come le ottenga. Se devo distinguere le ibride lo faccio in base alla tecnologia che montano. Ed i criteri potrebbero facilmente essere: presenza della spina, possibilità di trazione solo elettrica, potenza del motore elettrico e capacità della batteria.
Ritratto di Gatsu
29 dicembre 2019 - 10:47
2
Esattamente quello che volevo dire, bravo Mbutu, almeno tu hai capito, non si può spacciare un simile sistema x ibrido se non da nessun vantaggio, è solo un escamotage x le case che non sono pronte x questo tipo di sistema
Ritratto di otttoz
24 dicembre 2019 - 12:33
Agevolazioni solo alle elettriche pure che non inquinano per nulla, il resto è fuffa!
Ritratto di sommaco
24 dicembre 2019 - 13:55
Non inquinerebbero nulla se le portasse la cicogna, si autodecomponessero in compost a fine ciclo vitale e venissero ricaricate solo con i pannelli fotovoltaici che (forse) hai sul tetto di casa
Ritratto di Enrico55
24 dicembre 2019 - 14:47
Una volta tanto sono d'accordo sui commenti fin qui letti...Sarebbe ora che qualcuno dopo anni di presa in giro, nei ministeri si svegliasse, purtroppo ci vorrebbe gente competente...L'ibrido Toyota/Lexus,ecc.. e comunque tutte le auto equipaggiate col CVT costringono il motore a lavorare su di giri per non fare slittare sui fianchi ( specialmente in accelerazione) la cinghia metallica fra le due pulegge che trasmettono il moto, come ho più volte spiegato in ultima analisi mediamente il motore lavora al doppio dei giri di un doppia frizione, nelle accelerazioni anche al triplo, pur senza avere maggiore velocità e ripresa, anzi semmai ha minori prestazioni, unico vantaggi grande semplicità costruttiva, buona affidabilità e sopratutto basso costo rispetto agli altri cambi automatici. Se il motore esprime la coppia max mettiamo a 1500 giri ( il tb 1600 della mia MB 200 doppia frizione ha la coppia max a 1200 giri!!) da quel punto in poi siamo già al regime ottimale, cambiare oltre significa fare più rumore, consumare ed inquinare di più, ma i venditori delle giapponesi continuano a ripetere il disco rotto del regime di rotazione ideale per il motore, una balla stratosferica che gli ignari clienti bevono, purtroppo ne gli uni ne gli altri sanno come in realtà funziona un CVT. Il regime di rotazione è si ideale ma per il CVT , poi anche se il motore lavora al doppio dei giri di un doppia frizione non succede nulla, solo che consuma di più, inquina di più, su una strada con tornanti è una via crucis a meno di non fare le formiche per non sentire gli ululati di sofferenza del motore costretto a 4/5 mila giri se vuoi che l'auto cammini in maniera decente....
Ritratto di v8sound
24 dicembre 2019 - 15:07
Tutto abbastanza vero, salvo qualche esagerazione, ma ti sei dimenticato un piccolo particolare, ma proprio piccolo piccolo: l'ibrido Toyota ad un certo punto funziona in solo elettrico che, nel caso delle full hybrid, non utilizza energia dalla spina. Tradotto, vero che quando il termico gira consuma di più, ma poi per un buon 50 - 60% funziona in solo EV consumando niente. Facendo una media ponderata ma apprezzabile semplicemente basandoti sul consumo reale tra pieno e pieno, non c'è auto a benzina che consumi di meno. Col C-HR faccio i 23 km/l facendo pochissima autostrada, dove tuttavia ho riscontrato percorrenze sui 16 km/l. Qualche diesel riesce a far meglio o quasi (Mercedes A per esempio), dipende da che uso si fà dell'auto. Per il mio l'ibrido va benissimo, ma andrebbe bene all'80% degli automobilisti. Poi che giri a tot che renda questo e quell'altro, tutto condivisibile ma i consumi quelli sono: tra i più bassi in assoluto. Senza dimenticare la garanzia Toyota che seguendo la programmazione programmata copre fino a 10 anni o 250k km.
Ritratto di zeusdany89
24 dicembre 2019 - 15:52
3
La questione CVT sarebbe vera se non fosse che il cambio delle Toyota full hybrid non è un vero cvt ma un meccanismo completamente diverso (rotismo epicicloidale) che, in comune con il cvt ha l'inesistenza di rapporti fissati; Guidando un ibrido Toyota ti accorgeresti che quello che dici è vero solo in parte: il motore lavora a regime alto solo premendo a fondo l'acceleratore, una volta imparato a guidare il motore non sale di giri come tutti dicono ma anzi si rimane nel regime di coppia ideale con la stessa accelerazione o quasi che si avrebbe accelerando a fondo; io guido da un anno una C-HR e ti assicuro che il comfort acustico è migliore di tantissime auto, senza contare che i moderni doppia frizione per garantire consumi bassi cambiano marcia a regimi talmente bassi da trasmettere sgradevoli vibrazioni almeno sui motori diesel (constatato su BMW Serie 2 Active Tourer)
Ritratto di Mbutu
24 dicembre 2019 - 17:37
Fantastico ...un mega pippotto sull'inefficienza del CVT Toyota senza neppure sapere che non è un CVT. Per fortuna che sono gli altri "gli ignari".
Ritratto di Jumputer
24 dicembre 2019 - 18:07
x Enrico55. Lascia perdere hai completamente sbagliato l'analisi tecnica. Non hai la minima idea di come è fatto E-Cvt Toyota. NON SLITTA NULLA. Studia qui... e dopo riparti pure con un'altra analisi... http://bit.ly/2wBKHoz http://bit.ly/2wzbpx8 .... Leggi tutto però e chiarisciti le idee. I mild Hybrid invece si... hanno la cinghia....
Ritratto di Zot27
26 dicembre 2019 - 12:12
Vergognoso intervento di Enrico55, disinformazione totale, grande ignoranza. Inutile cercare di erudirlo.
Ritratto di Giulk
24 dicembre 2019 - 19:54
Era ora, cosi finalmente magari toglieranno i benefici per i finti ibridi :)
Ritratto di NeroneLanzi
25 dicembre 2019 - 18:50
Forse devi rileggere l’articolo.
Ritratto di Giulk
25 dicembre 2019 - 19:01
Ho letto l'articolo grazie :)
Ritratto di NeroneLanzi
25 dicembre 2019 - 20:33
Hai notato quindi che la conclusione è che non c’è alcuna classificazione basata sulla tipologia di ibrido, “finto” o “vero” che siano (qualunque cosa voglia dire)
Ritratto di Giulk
25 dicembre 2019 - 21:15
I finti ibridi tipo 12v hanno emissioni più alte di CO2 rispetto ai full Hybrid o le plugin, ergo i finti ibridi finiscono nella parte alta della classifica, per ora senza conseguenze, in futuro chissà
Ritratto di NeroneLanzi
25 dicembre 2019 - 22:27
Allora penso tu debba seriamente rileggere l’articolo. Oppure controllare qualche dato omologativo.
Ritratto di Giulk
25 dicembre 2019 - 22:31
Parliamo di dati omologati, Suzuki Ignis o swift finte ibride, quanto emettono di CO2 ?
Ritratto di NeroneLanzi
25 dicembre 2019 - 22:57
Hai fatto un esempio calzante. Una Swift sta sotto i 95 grammi. Quindi per il ministero ricade nel gruppo 2. Un RAV4 invece è un gruppo 3. Indipendentemente da quello che può essere il tuo personale giudizio sulla verità o la falsità.
Ritratto di Giulk
25 dicembre 2019 - 23:01
In wltp una Swift non sta sotto i 95 grammi, visto che a momenti non ci sta neanche la Yaris , ma anche se fosse stai confrontando capre con cavoli, una auto segmento b con piccolo motore e che pesa pochissimo con un SUV enorme pesante con motore molto più grande come cubatura e con coefficiente aerodinamico pessimo. Secondo me sei tu che non hai capito il senso del mio commento
Ritratto di NeroneLanzi
25 dicembre 2019 - 23:50
Di cosa facciano le auto in WLTP ci interessa ben poco visto che le normative sono basate sul NEDC (per la verità questi sono NEDC correlati quindi sono trasmutazioni da WLTP ma è roba troppo complicata persino per il legislatore, e l’abbiamo visto con l’ecotassa). Per quanto riguarda la comprensione del tuo commento, mi limito a riportarlo: “così finalmente toglieranno i benefici per i finti ibridi”. Ora, dal momento che quelli che definisci finti ibridi sono destinati a rientrare sotto i 95 grammi e, anzi, in alcuni casi già stanno sotto tale soglia gli scenari che si aprono sono solo due: o il legislatore si mette a limitare i benefici per il solo gruppo 1 (e quindi esclude tutte le mild e praticamente tutte le full e si limita ad incentivare le PHEV) oppure, scenario 2, le tue aspettative saranno deluse, continueranno ad incentivare le mild con emissioni più basse e magari escluderanno pure alcune full. C’è poi un secondo aspetto da considerare. Non è roba che il legislatore può capire ma tu ad esempio l’hai intuito: ci sono aspetti che pesano sui consumi. Uno di questi è il peso. Bene, teniamo da parte questa intuizione per un attimo. Ora, noi facciamo tanto onanismo sui consumi, andiamo a vedere il ciclo combinato, quello urbano, quello extraurbano. In base all’uso che facciamo della macchina prestiamo più attenzione all’uno o all’altro. Poi guardiamo i consumi e...puff. Ci danno il combinato e a noi va bene così. Quella è la voce del Signore che ci ha parlato. Una macchina ha fatto segnare 89 grammi? Significa che quella macchina, per volontà divina, emette meno di una macchina che fa segnare 91 grammi. Caso chiuso. Peccato che la realtà non sia così semplice. Per questo trovo ridicolo l’accanimento che c’è nel voler definire il “VERO” ibrido? Ci teniamo a definirlo? Bene, sopra c’è Ottoz che dice Le uniche vere vetture definibili come elettrificate sono le BEV. Tu, mi sembra di capire, sostieni che le uniche “vere” ibride siano quelle con alto voltaggio (o con la batteria grrrroooooosssa, fai tu). Ok, diciamo che per me le uniche ibride sono quelle che abbiamo la possibilità di ricarica e autonomia in full electric di almeno 56,34 km. Chi ha ragione? Nessuno (men che meno Ottoz). Per quello il ministero non si è espresso su una tecnologia, ma solo sui risultati (e ha anche formulato dubbi sulla validità delle omologazioni per le PHEV, cosa che l’articolo non riporta). Perché quello che conta è quanto effettivamente emettiamo. Ora, il ministero non può, al di là dei dubbi espressi sulle plugin, mettere in dubbio la validità de dato omologativo come strumento di misura, si limita ad adottarlo in assenza di altro. Il problema è che quel dato è la media del pollo. Per esempio per una Yaris è fortemente penalizzante se lo confrontiamo con il valore reale raggiungibile sul ciclo urbano, al tempo stesso è un vantaggio notevole se lo si confronta col dato in extraurbano. Perché appunto c’è in ballo il peso delle batterie che è lì, sempre con te, sia che sia un peso attivo (nei percorsi urbani) sia che sia inattivo (in extraurbano). Quindi dire che una FHEV è meglio di una MHEV è come dire che un diesel è meglio di in benzina, sempre. O che un martello è sempre meglio di un cacciavite. Se devi sempre e solo piantare chiodi sicuramente sì. Se però devi piantare chiodi E avvitare viti allora no, non necessariamente. Se ti serve un segmento B per girare in città allora sicuramente c’è poco che vada meglio di una Yaris o una Clio FHEV. Ma se abiti a Gallarate e lavori a Milano non necessariamente è la miglior segmento B che tu possa scegliere. Poi lo so che i nomignoli commerciali ci fregano facilmente (non sai quanta gente quando provi a spiegargli due concetti base ti risponde cose del tipo “ma come, full è sempre meglio di mild, lo dice il nome, se è full vuol dire che è completo, e quindi è meglio” e si fermano lì), ma se veramente esistesse una soluzione ottimale, nettamente migliore per qualsiasi uso, lo sapremmo. Perché guideremmo bene o male tutti auto con la stessa soluzione tecnica.
Ritratto di Giulk
26 dicembre 2019 - 10:33
Grazie per la risposta articolata, almeno riesco a capire un pò meglio il tuo punto di vista con cui in realtà concordo quasi in todo, però e sottolineo però fermo restando la difficoltà di normare una questione non facile, resta il fatto che io ( e sottolineo io ) chiamo fine ibride quelle tipologie di auto perchè di fatto lo sono, se prendiamo una Suzuki Swift 90 cv non ibrida e la confrontiamo con quella ibrida vedrai che da omologazione le emissioni di co2 sono fondamentalmente le stesse, 115 per la non ibrida e 113 - 121 per la ibrida, questo perchè le emissioni di co2 sono strettamente legate ai consumi e un motogeneratore da 12v i consumi non li abbassa o se lo fa, lo fa per una frazione marginale, alla fine insomma di ibrido su questa tipologia di auto c'e solo il logo e a me sinceramente da fastidio che possano godere dei benefici di classe, come detto i parcheggi gratuiti di auto full hybrid di aziende che magari si sono smazzate e hanno speso soldi per creare tali tecnologie, anche perchè mettere un motogeneratore 12v costa veramente poco sia come componentistica sia come ricerca, quindi da qui bene venga una classificazione che permetta in qualche modo di identificare la auto che inquinano meno semplicemente perchè le finte ibride non rientrano in questa categoria, o se lo fanno marginalmente è perchè montano motori benzina di piccolissima cilindrata e potenza, stesso discorso sui suv come il rav4, va benissimo che non ci rientri perchè anche se full hybrid rimane comunque una macchina enorme pesante e via dicendo, spero insomma che queste normative spingano i produttori di auto a impegnarsi maggiormente sulla questione, tutto qui
Ritratto di NeroneLanzi
26 dicembre 2019 - 11:22
Di fatto ci sarà una spinta da parte delle norme ma non da parte di queste. Il problema è appunto di eccessiva eterogeneità delle norme. Molto comuni ti incentivano a vendere auto benzina, la UE ti incentiva a vendere BEV e PHEV, alcuni comuni incentivano le ibride, altri solo le ibride FHEV, lo stato incentiva indirettamente i diesel. In uno scenario così scompaginato prevale l’incentivo maggiore, che è quello europeo, un po’ perché le case guardano al continente intero, un po’ perché è brutale. In quest’ottica lato costruttore puntare su un mix che parta dalle MHEV è inevitabile. In parte perché ci sono MHEV che impattano in maniera significativa (hai fatto l’esempio credo sulla vecchia Swift 1.0, se prendi la Ignis l’impatto è un 8-10%, se prendi un 48V viaggiamo sul 15-20%), in parte perché visto in ottica consumi rimane la scelta migliore per chi non gira solo in città (sul FHEV non rischi tanto quanto sulle PHEV in comunicazione ma comunque un minimo di rischio lato cliente lo corri). Diciamo che lato costruttore tutto quello che si può fare ora per ridurre i valori di immatricolato lì si fa. Domani la Lombardia toglierà l’esenzione dal bollo alla RAV4 FHEV? Amen. Tanto Toyota purtroppo sarà più preoccupata a raggiungere il proprio target di immatricolazioni della versione PHEV. L’impatto un po’ per tutti sarà incalcolabilmente più pesante su quel versante. Basta già solo guardare cosa sta accadendo alle immatricolazioni del mese di dicembre per vedere cosa si sta preparando.
Ritratto di Giulk
26 dicembre 2019 - 12:41
Hai perfettamente ragione, alla fine è una vera è proprio giungla dove da una parte lo stato cerca di normare un mercato che non è eterogeneo con norme fin troppo eterogenee, spesso con scarsa conoscenza di quello che sta facendo, dall'altra proprio per questa variabilità, le case produttrici puntano ( come sempre ) ai loro interessi cercando di massimizzare profitto e vendite a seconda del momento e delle regole in atto, in mezzo indovina un pò chi c'e? il consumatore, l'automobilista che si trova a spender soldi non sapendo se la sua auto verrà poi limitata o se perderà gli incentivi, assurdo, assurdo pensando che per esempio la Peugeot ha presentato la 208 con i motori diesel HDI con i nuovi filtri anti particolato etc etc che nel modello meno potente ( 75 cv ) permettono a quel motore emissioni di co2 record, visto che dichiarano 79 mg/co2 per km, quindi potrebbe sembrare una scelta sensata l'acquisto in virtù delle norme di cui sopra, ma poi ti trovi il comune pinco pallo che legifera dicendo che i diesel inquinano e quindi non potrai circolare nelle domeniche ecologiche ( vedi roma ) o non avrai alcun sconto o peggio in futuro non potrai circolare affatto, mah
Ritratto di Pac80
25 dicembre 2019 - 23:53
Ancora con questa Co2 calcolata con il ridicolo ciclo NEDC? La Yaris ibrida gode ancora di incentivi pubblici quando si è visto che con il ciclo WLTP supera abbondantemente i 100 grammi di Co2 per KM. La nuova Mazda 2 (e sicuramente altre) con mild hybrid emetterà 94 g di Co2 per KM, la mettiamo nella fascia delle full hybrid? Se io con un enorme Suv plug in finisco la batteria e giro per la città per 2 ore, quanti grammi di Co2 emetto? Bisogna avere coraggio e visione, le auto da qui a pochi anni saranno tutte ibride, quindi o sei 100% elettrico oppure sei termico, queste fasce nascono già obsolete prima di essere approvate.
Ritratto di NeroneLanzi
26 dicembre 2019 - 10:31
Beh, un metodo va adottato per misurare le emissioni. Possiamo fare lo stesso discorso parlando del ciclo WLTP perché esiste l’RDE che è più impegnativo. Poi magari possiamo inventare qualcosa di ancora più impegnativo dell’RDE e siamo punto e a capo. Sull’idea di incentivare solo le BEV, si può fare. Basta essere consapevoli che significa spostare il mix di uno 0,2% rispetto allo scenario attuale, mentre cancellare gli incentivi per tutte le ibride significa spostare pesantemente il mix da queste ultime verso i benzina. Il discorso rimane sempre lo stesso: ammesso che la CO2 emessa dai veicoli M1 sia il male da combattere, vogliamo una struttura di incentivi e disincentivi che ci piaccia e raccolga consenso oppure una struttura che raggiunge l’obiettivo?
Ritratto di Pac80
27 dicembre 2019 - 23:59
Si ovviamente c'è sempre un ciclo migliore di un altro, però possiamo anche dire che usando il peggiore e il più irrealistico in assoluto, di sicuro si sbaglia. Io credo che nelle città vada disincentivato l'uso dell'auto privata in modo massiccio, garantendo nel frattempo un piccolo incentivo a chi si libera di un'auto inquinante per una Euro 6, ibrida o non ibrida. Invece di dare 6000 euro a chi si compra una Bmw o una Tesla, darei 1000 euro a 6 persone che danno via un'Euro 2-3-4 per una Euro 6, anche se usata di un anno. Questo secondo me diminuirebbe l'inquinamento molto di più che regalando il parcheggio sulle strisce blu agli ibridi finti o veri che comunque fanno più di 100 grammi di Co2 per KM. Le 100% elettriche proprio perchè pochissime potrebbero (per ora) continuare a parcheggiare gratis ed entrare in centro, resta il fatto che nel mondo ideale (parlo sempre della città), il vero incentivo dovrebbe prenderlo chi la macchina proprio non ce l'ha e si muove in bici o mezzi pubblici, succede in altri paesi più evoluti del nostro, qui nemmeno se ne parla.
Ritratto di GeorgeNN
26 dicembre 2019 - 15:17
Eliminerei dalle agevolazioni le mild hybrid in quando sono inutili...
Ritratto di Mauriglio
27 dicembre 2019 - 01:04
Siete così sicuri che i proprietari di ibride plugin ricarichino le batterie Tutte le notti? Chi controllerà? Una plugin che viaggia con le batterie scariche consuma di più perché molto più pesante. Mi pare che all'estero tali auto non abbiamo incentivi per tale ragione.
Ritratto di andrea999
27 dicembre 2019 - 17:57
Sopratutto a Roma dove un box auto costa 3 volte l'auto e il 90% delle macchine sosta in strada ( o sui marciapiedi o in doppia o tripla fila a folle x permettere a chi sta dietro di cercare di spostarla x uscire). Che si fa tutti con prolungoni da 500mt dalla finestra ?
Ritratto di Mbutu
27 dicembre 2019 - 18:05
Scusa Mauriglio ma che senso ha acquistare una plug-in se non la ricarichi? A quel punto ti prendi una full hybrid.
Ritratto di andrea999
27 dicembre 2019 - 18:22
Il motivo potrebbe essere semplicemente che l'auto che piace a te la fanno plug-in e non full-hybrid, o credi che il 90% delle persone sia competente in materia e compri solo secondo le proprie esigenze ? L'auto ormai è soltanto un bene emozionale.
Ritratto di andrea999
27 dicembre 2019 - 17:14
La presa in giro è il fatto di misurare ancora il tutto con il farlocco ciclo NEDC che oltre ad essere completamente irrealistico praticamente suppone che l'auto sia usata quasi esclusivamente in città. Inoltre le varie omologhe permettono tolleranze diverse. Su un E6d-temp ad esempio la tolleranza tra i dati rilevati nel ciclo in laboratorio e in quello su strada si può discostare fino al 110%... Di che stiamo a parlà ? A desempio la 500L di tre anni fa stando al libretto emette meno CO2 dell'attuale...
Ritratto di NeroneLanzi
27 dicembre 2019 - 20:33
É solo il valore che è riportato in forma di puro calcolo in NEDC, ma la misurazione è effettuata con il WLTP. Le omologazioni col ciclo NEDC non vengono più fatte da mesi.
Ritratto di Pac80
27 dicembre 2019 - 23:39
appunto, ancora peggio... ora siamo all'NEDC "correlato", cioè una simulazione matematica basata su non si sa quali valori, una roba ancora più slegata dalla realtà del vecchio ciclo. Assurdo il solo pensare di basare una legge su questa roba.
Ritratto di robindilocsley
29 dicembre 2019 - 13:26
Molto giusto. Era ora. Dovrebbero però tenere in conto due cose: La prima é che i risultati eccezionali delle plug in valgono solo finché hanno carica nelle batterie, poi si allineano alle full hybrid analoghe; la seconda é andrebbe sommata la CO2 prodotta per caricare le batterie stesse, che non è affatto bassa.
Ritratto di Carlo B.
1 gennaio 2020 - 14:43
Premesso che i moderni motori a combustione sono enormemente meno inquinanti degli omologhi di 10 anni fa (esempio è l'ultima versione euro6 dei diesel moderni) e che la questione di elettrificare il parco auto è molto politica va considerato per le auto elettriche in primis, ma anche per quelle ibride, il problema della durata/costi delle batterie. Detto che nessuna batteria può assicurare durate in efficienza d'esercizio di 10 anni (la media è di circa 8 anni) il costo della loro sostituzione è tutt'altro che trascurabile (per un propulsore elettrico si parla in media di 8-9.000 euro) e proporzionale alla tipologia di soluzione adottata. Per le ibride si spende meno e, tra queste, le mild hybrid hanno costi decisamente più accessibili. Anche da questo ne deriva la loro diffusione nei programmi di evoluzione dei propulsori delle case automobilistiche
Ritratto di Scatnpuz
5 gennaio 2020 - 13:01
L’ibrido leggero é la tipica trovata: fatta la legge, trovato l’inganno! Consumano ed inquinano come tutte le auto normali, benza o gasolio..... vanno equiparate!