Le auto più iconiche di ciascun costruttore

Compatta, leggera e con il motore posteriore, l’Alpine A110 vinse il primo Campionato del Mondo Rally nel 1973. Con la sua carrozzeria in vetroresina e la dinamica di guida impeccabile, ha incarnato lo spirito francese delle auto da corsa: agile, veloce e inconfondibilmente elegante.

Lanciata nel 1963, la DB5 è diventata celebre per essere l’auto di James Bond. Dotata di un motore sei cilindri in linea da 4.0 litri e interni lussuosi in pelle e legno, univa eleganza britannica a prestazioni notevoli. È l’auto che ha reso il marchio Aston Martin famoso in tutto il mondo.

Presentata nel 1980, l’Audi Quattro introdusse la trazione integrale permanente nelle competizioni rally. Con un cinque cilindri turbo e una struttura solida, rivoluzionò le corse e creò un nuovo standard per le sportive stradali. Ancora oggi è un simbolo dell’innovazione Audi.

La Continental GT, lanciata nel 2003, ha ridefinito il concetto di gran turismo: potente ma raffinata, elegante ma sportiva. Dotata di motori V8 o W12, interni in pelle cuciti a mano e una cura maniacale per i dettagli, rappresenta il perfetto connubio tra lusso britannico e prestazioni mozzafiato.

Nata per dominare il DTM, la BMW M3 E30 è diventata l’icona delle berline sportive. Con 200 CV, un comportamento dinamico affilato e una costruzione leggera, ha conquistato piloti e appassionati: ancora oggi è un riferimento per chi cerca la guida pura.

L’Eldorado, nata nel 1953, incarna il lusso esagerato e lo stile americano di quegli anni. Pinne gigantesche, dimensioni monumentali e comfort sovrano: era la vettura per eccellenza per chi voleva distinguersi sulle highway, diventando un vero status symbol a stelle e strisce.

Lanciata nello stesso anno della Eldorado, la Corvette rappresentò il sogno americano in modo diametralmente diverso, diventando “l’auto sportiva d'America”. In particolare, il modello Sting Ray del 1963, con il suo design audace e il lunotto “split-window”, ha catturato l’immaginario collettivo, diventando un’icona di prestazioni accessibili e stile inconfondibile.

Quando fu svelata nel 1955, la DS stupì il mondo per il design futuristico e le innovazioni tecniche, tra cui c’erano sospensioni idropneumatiche, fari direzionali, aerodinamica avanzata. Era una navicella su ruote, sinonimo di comfort, eleganza e avanguardia tecnologica.

Presentata nel 1971, la Pantera univa la meccanica americana della Ford con lo stile e la raffinatezza italiana di Ghia. Il V8 da 5.8 litri montato in posizione centrale e le linee taglienti la resero una supercar accessibile, amata negli USA e in Europa. Ancora oggi è un’automobile cult per appassionati e collezionisti.

L’ultima Ferrari approvata da Enzo in persona: estrema, senza compromessi, con carrozzeria in fibra di carbonio e motore V8 biturbo da 478 CV. La F40 è una pura auto da corsa omologata per la strada, simbolo di un’epoca in cui la passione superava ogni limite tecnico ed estetico.

Piccola, economica e geniale, la Fiat 500 motorizzò milioni di italiani nel dopoguerra. Con soli 2,97 metri di lunghezza, due cilindri e un design amichevole, è diventata molto più di un mezzo di trasporto: è un simbolo pop, una leggenda della mobilità urbana e un’icona dello stile italiano.

La Mustang ha rivoluzionato il mercato americano: una sportiva accessibile, personalizzabile e potente. Con il suo cofano lungo, il romabnte V8 e il fascino da cattiva, è entrata nell’immaginario collettivo grazie a film, musica e corse, incarnando la libertà e la potenza made in USA.

La NSX dimostrò che una supercar poteva essere affidabile, raffinata e utilizzabile quotidinamente. Con monoscocca in alluminio, motore V6 VTEC e lo sviluppo seguito da Ayrton Senna (che contribuì alla sua notorietà grazie al celeberrimo video in cui la guidava in mocassini), ha ridefinito le regole del gioco, diventando la prima vera supercar giapponese.

Quando debuttò nel 1961, lasciò tutti a bocca aperta, tanto che Enzo Ferrari la definitì “l’auto più bella mai costruita”. Con linee sinuose, freni a disco, sospensioni indipendenti e un motore da corsa, la E-Type non era solo bella, ma era anche all’avanguardia. Ancora oggi è considerata tra le auto più affascinanti mai costruite, un vero gioiello del design britannico.

Nata per servire durante la Seconda Guerra Mondiale, la Willys MB è la madre di tutti i fuoristrada moderni. Compatta, leggera, instancabile su ogni terreno, ha dimostrato che la semplicità può fare la storia. La sua eredità è viva ancora oggi grazie alla Wrangler, che ne riprende le stile.

La Miura è considerata l’auto che ha inventato la supercar moderna grazie al motore V12 centrale, alla carrozzeria disegnata da Marcello Gandini e al suo fascino selvaggio. Introdotta nel 1966, ha ridefinito il concetto di velocità ed esclusività, incarnando lo spirito audace di Lamborghini con eleganza e potenza mai viste prima.

La prima auto da rally costruita appositamente per vincere. Con un telaio corto, un V6 Ferrari e un design radicale firmato Bertone, la Stratos ha dominato i rally negli anni ‘70. È considerata ancora oggi tra le massime espressioni dell’ingegno italiano applicato alle competizioni.

Nato nel 1948 per uso agricolo, il Defender è divenuto sinonimo di avventura e resistenza. Impiegato in ogni angolo del pianeta, ha conquistato esploratori, eserciti e agricoltori. Il suo design squadrato e le doti fuoristradistiche è rimasto praticamente invariato per decenni, facendone una leggenda dell’offroad.

Piccola, leggera e spartana, la Elise ha riportato in auge la filosofia di Colin Chapman: “Aggiungere potenza fa correre forte in rettilineo; togliere peso ti rende veloce ovunque”. Telaio in alluminio, niente fronzoli e una guida coinvolgente l’hanno resa amatissima dai puristi. Un’auto che punta tutto sul piacere di guida vero.

La Ghibli originale del 1967 fu una rivoluzione nel mondo delle gran turismo. Coupé bassa e filante disegnata da Giugiaro, montava un potente V8 da 4.7 litri e univa eleganza italiana e forza bruta con una tale raffinatezza da renderla celebre tra collezionisti e star. Ancora oggi è una delle Maserati più ammirate di sempre.

Concepita per risvegliare lo spirito delle vecchie roadster inglesi, la MX-5 è diventata la spider più venduta al mondo. Peso contenuto, trazione posteriore e cambio manuale: ingredienti semplici per un’auto che regala emozioni pure a ogni curva. Un inno alla guida essenziale.

L’auto da strada più veloce degli anni ’90, con velocità massima di 386 km/h e motore V12 BMW. Dotata di abitacolo a tre posti e costruita con tecnologie derivate dalla Formula 1, la McLaren F1 è ancora oggi considerata una delle migliori supercar mai realizzate.

Introdotta nel 1954, è celebre per le sue iconiche portiere ad ali di gabbiano. Prima auto stradale con iniezione diretta, raggiungeva i 250 km/h: era un concentrato di tecnologia e stile tedesco, diventando una leggenda tanto nelle corse quanto nelle collezioni d’élite.

La MGB rappresenta l'essenza della classica roadster inglese: elegante, divertente da guidare e accessibile. Prodotta per quasi due decenni, ha permesso a milioni di persone di assaporare la gioia della guida a cielo aperto. È tuttora amata dai collezionisti per il suo carattere genuino e l’estetica senza tempo

Disegnata da sir Alec Issigonis, la Mini originale del 1959 ha rivoluzionato il concetto di auto compatta. Con il suo motore trasversale, trazione anteriore e le ruote ai quattro angoli, offriva un’abitabilità e una maneggevolezza sorprendenti. Nella versione Cooper vinse anche nei rally, battendo auto ben più potenti.

La Evo VI rappresenta uno degli apici della serie Evolution (nella foto sopra): trazione integrale avanzata, turbo potente e una carrozzeria studiata per i rally. Conquista appassionati per la sua guida brutale e precisa. È stata protagonista nei campionati WRC e ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo delle auto sportive giapponesi.

La Skyline GT-R R34 è una leggenda della cultura JDM: motore RB26, trazione integrale ATTESA E-TS e telaio bilanciatissimo. Era dotata di elettronica avanzata per l’epoca e un look minaccioso. Celebre per le sue prestazioni e la popolarità in videogiochi e film, è tra le auto più desiderate al mondo.

Con la sua linea sportiva e lo spirito accessibile, la Opel Manta ha saputo conquistare una generazione come risposta tedesca alle pony car americane. Coupé agile e dinamica, è diventata un cult negli anni ’70 e ’80, specialmente in Germania e nella versione GTE.

Compatta, leggera e aggressiva, la 205 GTi è una delle “hot hatch” più amate della storia. Il suo motore vivace, l’agilità del telaio e il feeling diretto la rendevano una vera sportiva per la strada. Ancora oggi è un’icona per chi ama la guida coinvolgente in formato compatto.

Dal 1964 a oggi, la 911 è il cuore pulsante di Porsche. Motore posteriore, linea riconoscibile e continua evoluzione tecnica l’hanno resa unica. Dalle versioni classiche a quelle moderne, la 911 combina precisione ingegneristica, emozione di guida e un fascino intramontabile che attraversa generazioni.

Partendo da una tranquilla utilitaria, la R5 Turbo è stata trasformata in una belva da rally con motore centrale e trazione posteriore. Le prestazioni esplosive e la carrozzeria allargata ne fecero una delle protagoniste assolute del Gruppo B, mentre oggi è un oggetto del desiderio tra collezionisti e fan delle corse.

La Phantom è l’essenza del lusso su quattro ruote, un oggetto personalizzabile in praticamente ogni dettaglio. Costruita quasi interamente a mano, offre silenziosità assoluta, materiali pregiati e una presenza scenica inconfondibile. Simbolo di prestigio e potere, rappresenta il massimo che l’auto possa offrire in termini di comfort.

Lanciata alla fine degli anni ’70, la Saab 900 Turbo ha introdotto la sovralimentazione in chiave moderna. Design anticonvenzionale, sicurezza elevata e spirito ingegneristico aeronautico l’hanno resa un’auto diversa da tutte. Intelligente, veloce e originale, è ancora oggi un oggetto di culto tra appassionati anticonformisti.

Con due posti e una lunghezza di appena 2,5 metri, la Smart Fotwo ha permesso di parcheggiare ovunque, rivoluzionando il concetto di mobilità urbana. Sicura, maneggevole e originale, è diventata simbolo di uno stile di vita pratico e moderno nelle grandi città, anticipando la mobilità elettrica.

Con la sua livrea blu e i cerchi oro, l'Impreza WRX STI è diventata una leggenda dei rally grazie al motore boxer turbo e alla trazione integrale. Con l’imponente alettone posteriore e le prestazioni di altissimo livello, ha conquistato un’intera generazione di appassionati di guida sportiva e rally.

Piccolo, ma incredibilmente capace in fuoristrada, la Suzuki Jimny è sin dagli anni ’70 un concentrato di robustezza e semplicità. Le sue dimensioni ridotte lo rendono perfetto per ogni terreno. Con il suo stile retrò e le prestazioni da vero 4x4, è diventato un cult tra i fuoristradisti e tra chi si sposta tra gli stretti sentieri montani.

Dagli esordi militari ai viaggi negli angoli più remoti del pianeta, la Toyota Land Cruiser è sinonimo di affidabilità assoluta. Amata per la sua robustezza e longevità, è diventata un’icona del fuoristrada. La Toyota ha saputo aggiornarla mantenendo intatto il suo spirito: nessuna missione è impossibile a bordo di un Land Cruiser.

Progettata da Ferdinand Porsche e prodotta in oltre 21 milioni di esemplari, la Maggiolino (Käfer in tedesco) è una delle auto più riconoscibili e diffuse al mondo. Nata come auto del popolo per eccellenza, è un simbolo di semplicità, economia e affidabilità ed è diventata un’icona culturale, attraversando epoche e generazioni.