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Auto storiche under 30: restano le agevolazioni sul bollo

Pubblicato 01 dicembre 2021

Respinta la proposta di abolire la riduzione della tassa automobilistica per i veicoli storici certificati dagli enti competenti.

Auto storiche under 30: restano le agevolazioni sul bollo

RETROMARCIA NOTTURNA - Lo scenario di uno stop alle agevolazioni fiscali sul bollo auto per i veicoli storici con un’età compresa tra i 20 e i 29 anni, introdotte con la Legge di Bilancio 2019, si dissolve. Lo comunica, in una nota ufficiale, l’ASI (Automotoclub Storico Italiano). Nella tarda serata di ieri, martedì 30 novembre, in una seduta congiunta delle Commissioni Finanze e Lavoro del Senato, sono stati infatti ritirati gli emendamenti presentati nelle scorse settimane da alcuni esponenti di Italia Viva, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico e contenenti la proposta di abolire la riduzione della tassa automobilistica “per particolari categorie di veicoli” tra cui, appunto, le auto e le moto d’epoca ultraventennali di interesse storico e collezionistico.

PER LE UNDER 30 CERTIFICATE NON CAMBIA NULLA - Con la bocciatura della proposta di legge, il cui testo chiedeva di “pervenire alla progressiva abolizione di benefici fiscali per veicoli inquinanti” senza alcuna deroga per i veicoli under 30 in possesso di un certificato di storicità rilasciato dagli enti competenti (Automotoclub Storico Italiano e registri di marca Fiat, Lancia e Alfa Romeo), i proprietari dei suddetti veicoli, purché provvisti del tagliandino adesivo che ne attesta lo status di mezzo d’epoca sulla carta di circolazione, continueranno quindi a beneficiare della detrazione del 50% sull’importo del bollo e - nelle Regioni in cui è prevista, come per esempio la Lombardia - dell’esenzione completa. In quest’ultimo caso i veicoli ultraventennali certificati rimangono quindi equiparati a quelli con un’età uguale o maggiore a 30 anni: saranno soggetti a una tassa fissa annua - 25,82 euro per gli autoveicoli, 10,33 euro per i motoveicoli - solo in caso di utilizzazione su pubblica strada.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELL’ASI - Parole di sollievo e soddisfazione arrivano da Alberto Scuro, il presidente dell’ASI: “Insieme a tutti gli appassionati vogliamo dire grazie ai parlamentari che hanno ascoltato e compreso le nostre tesi. Sicuramente sono prevalsi il buon senso e l’importanza di tutelare il settore”. L’ente, che nel nostro paese rappresenta più di 150.000 appassionati distribuiti in 282 club federati e 55 aderenti, aveva subito manifestato con decisione la propria totale contrarietà alla proposta di legge revocata ieri sera, il cui risultato, in caso di un parere positivo del Parlamento, sarebbe stato un duro colpo basso per l’intero movimento del motorismo storico e i numerosi settori a esso collegati.

A TUTELA DELLA CULTURA MOTORISTICA - Proprio l’ASI, nell’ambito della Finanziaria 2019, aveva ottenuto un abbassamento della passione fiscale che tra il 2015 e il 2018 aveva contribuito alla dispersione di parte del nostro patrimonio motoristico e all’indebolimento dell’indotto legato alla filiera professionale. “I veicoli ultraventennali che godono oggi di questa agevolazione - aggiunge Scuro - rappresentano lo 0,15% del parco veicolare totale e l’1,14% del parco veicolare ventennale (dati della Motorizzazione al 2 novembre 2021): numeri che non giustificano azioni penalizzanti a fronte di ciò che essi sono in grado di produrre in termini di sviluppo culturale, turistico ed economico, generando scenari occupazionali importantissimi per le future generazioni. Tutelarli è un nostro preciso dovere e non incide minimamente sul necessario rinnovamento del parco veicolare circolante”.



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Ritratto di Ivan92
1 dicembre 2021 - 19:10
10
In Svizzera nel Canton Ticino per le auto d'epoca (30 o più anni), qualsiasi essa sia, c'è l'imposta di circolazione fissa (equivalente del bollo) di 125 CHF annuali, cioè 120 €.
Ritratto di Sprint105
1 dicembre 2021 - 19:19
Gli appassionati ringraziano. I furbi, con il rottame scassato tenuto per spendere meno e usato quotidianamente, restano furbi. E' su questi che bisognerebbe intervenire.
Ritratto di Arreis88
1 dicembre 2021 - 19:37
Suppongo e spero, che il governo abbia quantomeno preteso una più rigida selezione dei modelli da certificare "di interesse storico". Per quanto sia un appassionato è possessore di auto d'epoca, trovo senza senso dare la stessa rilevanza motoristica ad una Punto S e ad una 850i. Un registro con l'elenco dei modelli "meritevoli" diciamo, ci sarebbe anche, e le verifiche, almeno per mia esperienza, sono rigide, però poi si vedono auto decisamente comuni già al tempo della loro prima Immatricolazione e in condizioni quasi da sfasciacarrozze girare con la certificazione ASI. Misteri italiani come al solito.
Ritratto di LanciaRules
2 dicembre 2021 - 08:18
In realtà la PUNTO una valenza storica e culturale la ha eccome: è stata auto dell'anno, ed il modello più venduto in europa per un paio di anni. Oggi non trovi gradevole vedere una vecchia 600, una 127 od una renault 5? Col tuo ragionamento sarebbero scomparse.
Ritratto di Rav
2 dicembre 2021 - 10:26
4
Da appassionato e possessore di una vettura 17enne non posso che essere felice della decisione ma pienamente d'accordo con Sprint105. Francamente proprio perchè sono appassionato, corretto e contribuente chiederei una stretta nei controlli così da poter continuare a beneficiare di agevolazioni per chi come me la "vecchietta" la usa da storica andando a "beccare" i furbi. @LanciaRules a mio avviso occorre distinguere vetture di reale interesse storico da quelle che "possono piacere". Per carità la Punto, se tenuta bene, potrebbe anche avere un suo interesse, mavari in certe versioni più particolari, però dare le stesse agevolazioni a quello con l'Alfa 156 GTA e all'altro con l'Opel Vectra SW lo trovo controproducente. Poi nulla vieta che tizio sia innamoratissimo della sua Vectra SW perchè gli ricorda i viaggi di famiglia, però sarebbe come dire che al Louvre ha senso mettere la Gioconda e un mio disegno fatto da bambino. In fin dei conti tutto può avere una valenza storico/affettiva per chiunque, ma per regolamentazione occorre mettere un limite. Ne gioverebbe anche il mercato delle Youngtimer e dell'usato dato che con sta moda del "tutti possono fare soldi con tutto" ti trovi tutti sti novelli Mike Brewer che fanno le aste proponendoti una Opel Corsa a 3000euro quando ne vale 30.
Ritratto di Sprint105
2 dicembre 2021 - 10:25
@Arreis88 Una Punto ha il suo perché storico, come la 500 degli anni 60. Uno dei problemi è che l'ente preposto a certificare le storiche è principalmente l'Asi che ha anche concesso, sicuramente in buona fede, l'omologazione a gente che dell'interesse storico dell'auto non interessava nulla, ma pretendeva la certificazione per godere dell'esenzione del bollo per la propria auto ridotta a rottame e usata quotidianamente. Questo è sbagliato e, come la proposta di legge conferma, ha rischiato di penalizzare l'appassionato che si tiene da parte e con cura anche un'auto modesta, come la Punto. Ora fermare questi furbetti è molto difficile, ma se già si potesse fare una scrematura mettendo come paletto alla certificazione che l'auto debba essere in perfette condizioni, si potrebbe tagliare parecchi di questi furbetti.
Ritratto di Arreis88
2 dicembre 2021 - 12:20
@Sprint105/LanciaRules: se leggete bene il messaggio, non ho citato la Punto in generale come vettura senza interesse storico. Sono d'accordo che l'utilitaria Fiat abbia una sua valenza, ma limitiamo la certificazione alle versioni Sporting, GT, al limite la Selecta, perché se anche la Punto S (quella da me citata) deve potersi avvalere di tale riconoscimento, allora lo devono essere altre migliaia e migliaia di auto comuni e dai grandi volumi di vendita, e allora non usciamo più da questo ginepraio, perché in tantissimi useranno questi modelli popolari come auto da tutti i giorni senza pagare a pieno il bollo.
Ritratto di Road Runner Superbird
1 dicembre 2021 - 20:08
Il problema non è per forza a valle con i furbi, ma anche a monte con la pressione fiscale dello Stato.
Ritratto di Christianaje
2 dicembre 2021 - 10:38
C'è gente che non riesce a comprare una macchina moderna e pulita perchè per vari motivi non arriva a fine mese. Questi sarebbero i furbi?
Ritratto di Cancello92
2 dicembre 2021 - 11:46
Chi è "furbo" e ha un vecchio rottame solitamente non è furbo è che non ha i soldi quindi corretto non tassarlo
Ritratto di Giocatore1
1 dicembre 2021 - 20:03
2
E te pareva... Troppi interessi in ballo. Gli speculatori e i furbi ringraziano, altro che appassionati.
Ritratto di rubilio 67
1 dicembre 2021 - 20:38
Con un assicurazione e un bollo che adeguatamente ai mezzi dovrebbero tener conto della pericolosità di un mezzo vecchio e del tasso di inquinamento ,vorrei vedere quanti appassionati restano....
Ritratto di Gabbo19
1 dicembre 2021 - 21:00
3
E vorrei ben vedere! Ci mancherebbe che un appassionato debba continuare a pagare a vita un balzello, solo per espiare la colpa di possedere un automobile, che per gran parte starà ferma a prendere polvere, e vede le strada in qualche fine settimana.... Aspettiamo l abolizione dell altra porcata del superbollo... una micro tassa che ha provocato più perdite che entrate all'erario! Speriamo nel buonsenso e che non ci metta mano qualche comunista odiatore delle belle auto
Ritratto di Velocissimo
1 dicembre 2021 - 22:06
I soliti LADRI e incapaci senza palle. Pensino piuttosto ad abolire il superbollo che è demenziale e rappresenta un minor gettito per lo stato perché si vendono meno auto potenti con minor incasso di IVA e di IRFEF (da parte del concessionario) e accise sul carburante. E pensare che siamo la patria delle super car.
Ritratto di Gioborghino
2 dicembre 2021 - 12:29
il superbollo è una gabella vergognosa, e controproducente specialmente per lo stato, che frena l'acquisto a molti appassionati. Non lo vogliono capire, boh...
Ritratto di Gabbo19
2 dicembre 2021 - 23:14
3
Esattamente! Io ho fatto il sacrificio, e tutti gli anni pagherò il balzello, ma conosco diverse persone che volevano comprare sportive da usare il fine settimana, e rinunciano per il superbollo... vi pare normale pagare 2000 euro di bollo su una nissa 370z , o su una m3 di 10 anni fa?
Ritratto di Check_mate
1 dicembre 2021 - 22:07
Che bella immagine in copertina... *-*
Ritratto di domila
1 dicembre 2021 - 22:13
Specie dopo quel catafalco della XM....
Ritratto di Arreis88
1 dicembre 2021 - 23:17
Quella si che era una M3 come si deve. Altro che scrofa style o family feeling castorone.
Ritratto di marcoveneto
2 dicembre 2021 - 09:04
Notizia positiva. Almeno le auto belle di inizio anni 2000 (come la BMW M3 in foto) non vanno tutte all'estero, come capita con le auto con circa 15 anni che pagano una valanga di soldi tra bollo e superbollo.

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