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Autostrada A6: crolla un viadotto

Pubblicato 24 novembre 2019

La causa del crollo è imputabile ad un evento naturale, una frana che ha travolto i piloni: nessun ferito, ma la circolazione è compromessa.

Autostrada A6: crolla un viadotto

UNA FRANA - Nel pomeriggio di oggi domenica 24 novembre è crollato un viadotto dell’autostrada A6 Torino-Savona. Il motivo? Una frana causata dal maltempo di questi giorni che ha investito i piloni di sostegno. Per fortuna non ci sono feriti né dispersi: le auto che stavano passando in quel momento si sono fermate in tempo e, grazie all’intervento di un coraggioso automobilista, il traffico è stato bloccato. Il crollo ha coinvolto una porzione di una trentina di metri della carreggiata che porta in direzione di Torino: per precauzione, anche l’altro braccio della carreggiata è stato chiuso al traffico.

LE ALTERNATIVE - Il gruppo SIAS, che gestisce questa autostrada suggerisce a chi viaggia fra Liguria e Piemonte di utilizzare altre autostrade come la A10 (Genova - Ventimiglia), la A26 (Genova Voltri - Gravellona Toce) e la A21 (Torino Piacenza). Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, la stessa società aveva fatto sapere nel 2017 che sui viadotti erano stati installati dei sensori di movimento, ma che in questi due anni «non sono mai stati segnalati pericoli». Da diverse ore i tecnici di Autostrada dei Fiori sono al lavoro per cercare di rispristinare la circolazione facendo scorrere il traffico sul viadotto adiacente.

NON COME GENOVA - Inevitabilmente la memoria corre al 14 agosto del 2018 quando crollò il ponte Morandi di Genova causando la morte di 43 persone. Una sciagura che per fortuna questa volta non si è ripetuta. Le cause, a quanto sembra, sono diverse da quel terribile 14 agosto, anche se a farne le spese è ancora una volta la Regione che forse più di ogni altra è costretta a subire le conseguenze di un maltempo che da settimane flagella l’Italia.



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Ritratto di sergioxxyy
26 novembre 2019 - 11:56
Una frana travolge, e fa crollare, un viadotto. questo dovrebbe essere il titolo giusto.
Ritratto di Andre_a
26 novembre 2019 - 14:01
"crolla un viadotto" é piú breve. E visto che il viadotto é crollato, non mi sembra un titolo sbagliato.
Ritratto di Marsalach
26 novembre 2019 - 23:12
1
L'unica sicurezza in Italia sono i costi di stato stellari: tra pedaggi, imposte, IVA, tasse, etc. etc. mancavano proprio anche i ponti crollanti. Ma è mai possibile, che con tutto quello che incassano, spendono e facendo debiti siamo peggio di un paese in sviluppo? Cosa dovrà mai accadere per fare cambiare la traiettoria presa da questo paese?
Ritratto di raffa61
1 dicembre 2019 - 09:02
Personalmente ritengo ponti, viadotti e altri tipologie di strade che poggiano su piloni alti o bassi che siano, strutture non eterne, pertanto non è possibile ritenere tali opere definitive e a tempo indeterminato,la manutenzione serve per mantenere la struttura idonea all'uso e sicura per chi la utilizza, ma non che tale struttura sia eterna, i crolli che si stanno verificando secondo il mio parere è un fattore di vetustà degli stessi e purtroppo ne crolleranno ancora (speriamo senza nessun danno alle persone) in quanto siamo vicini alla loro naturale vecchiaia e termine della loro stabilità e tenuta, pensare di mantenere attivi tutti i vecchi ponti (vecchi intendo realizzati da 50/60 anni e oltre) aumentando gli interventi di controllo e manutenzione serve a ben poco e costa di più che rifarlo nuovo, ovviamente questi tipi di opere devono tenere conto in fase di inizio progettuale non solo il costo della realizzazione ma anche quando questi è destinato alla sua demolizione e rifacimento, tutto ciò in Italia non è mai stato fatto, le grosse infrastrutture spesso sono state realizzate senza avere neanche la disponibilità dei soldi necessari per la costruzione,figuriamoci se consideravano quelli destinati alla manutenzione e in tutto questa sbalinata politica tuttora applicata, purtroppo la gente (le uniche che non hanno responsabilità) spesso ci rimettono la pelle.

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