MULTA NON VALIDA - Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ansa, quando un automobilista viene “pizzicato” da un autovelox a violare i limiti di velocità, la multa commissionata dalle forze dell'ordine non è valida se la data riporta sullo scontrino rilasciato dall'apparecchio è errata. Neanche se sono presenti gli agenti quando viene notificata l'infrazione. È quanto prevede la sentenza n.13887 della Seconda Sezione Civile della Cassazione.
IL PRECEDENTE - La sentenza nasce da un automobilista di Imperia che ha contestato al giudice di pace di Sanremo una multa per eccesso di velocità perché sullo scontrino emesso dall'autovelox era riportata una data sbagliata, corretta nel verbale dall'agente di polizia. L'automobilista ha sostenuto che la data sbagliata poteva essere indice di un mal funzionamento dell'apparecchio che, quindi, poteva non aver rilevato correttamente la velocità della sua auto. Per il giudice la presenza dell'agente bastava ad attestare l'infrazione, ma dello stesso parere non è stata la Corte di Cassazione alla quale si è rivolto l'automobilista.
LA SENTENZA - Secondo i giudici: “un apparecchio che rilascia un documento relativo all'infrazione con data diversa da quella reale è certamente portatore di un'anomalia. A fronte di tale fatto non si può fare a meno di chiedersi se l'anomalia concernesse solo la data o il funzionamento in toto della macchina rivelatrice, atteso che, fermo il fatto della presenza dell'agente, questi non era certamente in grado di percepire sensorialmente la velocità tenuta dal veicolo in quel momento”.