NEWS

BMW e Daimler definiscono i dettagli della collaborazione

Pubblicato 05 luglio 2019

Svilupperanno un'architettura per i sistemi di assistenza alla guida, che debutterà nel 2024.

BMW e Daimler definiscono i dettagli della collaborazione

ALLEANZA TECNOLOGICA - Dopo un primo annuncio, arrivato a fine febbraio 2019, arrivano i dettagli della collaborazione tra la BMW e la Daimler, che sarà incentrata sullo sviluppo della guida automatizzata. I rappresentanti delle due aziende hanno infatti firmato un accordo per una cooperazione strategica a lungo termine, che si concentrerà sullo sviluppo congiunto di tecnologie di nuova generazione per i sistemi di assistenza alla guida, la guida automatica sulle autostrade e i parcheggi automatizzati (tutti al livello SAE 4). Sono inoltre previsti ulteriori colloqui per estendere la cooperazione a livelli più avanzati di automazione nelle aree urbane e nei centri urbani. 

I FRUTTI NEL 2024 - Nello specifico, lo scopo principale di questa collaborazione, che porterà diversi vantaggi in termini di condivisione delle conoscenze, sinergie produttive e riduzione dei costi, è quello di sviluppare un'architettura scalabile per i sistemi di assistenza alla guida, compresi i sensori, un sistema comune per la memorizzazione, l'amministrazione e l'elaborazione dei dati, oltre allo sviluppo del software di gestione. Il debutto sul mercato della tecnologia sviluppata in modo congiunto è atteso entro il 2024, anno in cui dovrebbe essere presente nei sistemi per le auto destinate ai clienti privati. La BMW e la Daimler implementeranno le tecnologie nei rispettivi modelli di serie in modo indipendente. Questa cooperazione, non esclusiva, è aperta anche ad altri partner tecnologici, che potranno utilizzare la tecnologia su licenza. La cooperazione vedrà impegnati più di 1200 specialisti, che lavoreranno spesso in team misti, nei centri che comprendono il BMW Group Autonomous Driving Campus a Unterschleissheim, vicino a Monaco di Baviera, il Mercedes-Benz Technology Centre (MTC) a Sindelfingen e il Daimler Testing and Technology Centre a Immendingen. 

LA SITUAZIONE ATTUALE - Il gruppo BMW lavora sulla tecnologia della guida autonoma dal 2006 e ha creato una piattaforma con l’ausilio di risorse specializzate in tecnologia e fornitori. Dal 2017, il lavoro in quest'area è stato consolidato presso il Campus di guida autonomo di Unterschleissheim, a nord di Monaco di Baviera, e l'industrializzazione e la scalabilità della tecnologia è in fase avanzata di sviluppo con l’ausilio del supporto dei partner. La generazione di tecnologie attualmente in fase di sviluppo debutterà nel 2021, come livello 3 di automazione, nella BMW iNEXT, dove, per alcuni progetti pilota, sarà anche abilitabile anche il livello 4. La Daimler, che ha sviluppato internamente i suoi sistemi, ha lavorato su progetti di veicoli ottemperanti al livello 3, 4 e 5 di autonomia. Quest’anno, a San José, nella Silicon Valley, verrà lanciato il suo primo programma pilota, con la collaborazione della Bosch, relativo all’utilizzo in contesti urbani di veicoli autonomi rispondenti ai livelli 4 e 5. All'inizio del prossimo decennio la Daimler introdurrà sul mercato non solo veicoli altamente automatizzati (livello 3) ma anche veicoli completamente automatizzati (livello 4/5). 



Aggiungi un commento
Ritratto di remor
5 luglio 2019 - 10:50
Ma non c'era già qualcosa in corso fra Bmw e Fca per quanto riguarda la guida autonoma? Certo che un tridente Bmw - Mercedes - Fca potrebbe essere, in materia, una gatta da pelare per molta concorrenza
Ritratto di Vincenzo1973
5 luglio 2019 - 12:16
sia FCA che BMW hanno un investito in una societa , con Intel, che si chiama Mobileye...o qualcosa di simile
Ritratto di Raffaelorenz
7 luglio 2019 - 17:48
Un tempo i costruttori si fronteggiavano e si confrontavano sul piano prestazionale sulla scuola ingegneristica e su altri aspetti compreso il concetto di automobile nel suo insieme, oggi invece si mettono insieme per darci dei taxi automatizzati.
Ritratto di Thresher3253
8 luglio 2019 - 12:44
Per forza, puoi fare solo un tot di innovazione prima di raggiungere i limiti ingegneristici. A livello di motori e pianali, nel senso classico del termine, non si può andare più in alto di così se vuoi continuare a mantenere le fasce più basse a prezzi accessibili rispettando al contempo le normative antinquinamento.