PIÙ… TUTTO - Ancora più “cattiva”, ancora più estrema, ancora più “esagerata”. Sopra e sotto la pelle, la nuova BMW M3 CS sfoggia una dose impressionante di muscoli, con una generosa presenza di appendici aerodinamiche in fibra di carbonio a conferirle un look ancora più brutale e aggressivo. La promessa, naturalmente, è quella di alzare l’asticella delle prestazioni e del piacere di guida rispetto alla già ultra-performante berlina da cui deriva. La casa bavarese produrrà questa “belva” a quattro porte in serie limitata (ancora sconosciuto il numero degli esemplari) nella sua fabbrica di Monaco a partire da marzo 2023, puntando a conquistare i suoi clienti sportivi più affezionati non solo in Europa, ma anche in America e in Giappone. Per farlo, gli uomini della BMW hanno messo in pratica una ricetta che combina alla ricerca della massima leggerezza una corposa iniezione di potenza. Il tutto condito, come da tradizione per la casa dell’elica, da precisi accorgimenti aerodinamici e di messa a punto del telaio volti a esaltare la naturale indole sportiva della M3.
SOTTO IL COFANO “PULSA” UN VERO MOTORE DA CORSA - Numerosi sono gli interventi che i tecnici del reparto M hanno effettuato sul motore della nuova BMW M3 CS. Per prima cosa, il collaudato 3.0 sei cilindri in linea biturbo a iniezione diretta di benzina ha beneficiato di un aumento della pressione di sovralimentazione dei turbocompressori da 1,7 a 2,1 bar. Ma al raggiungimento di una potenza extra di 40 CV rispetto alla M3 standard, per un totale di 550 CV, hanno concorso tanti altri accorgimenti, in larga misura derivati dal lavoro di sviluppo svolto sulla BMW M4 GT3 con cui Sheldon van der Linde ha vinto il DTM 2022. Nello specifico, il basamento del motore, modificato con una nuova struttura senza manicotti e a ponte chiuso, ora è più rigido. Le canne dei cilindri sono state alleggerite e rilavorate per ridurre gli attriti, migliorando quindi lo scorrimento interno dei pistoni. È tutto nuovo anche l’albero a gomiti forgiato, così come le teste dei cilindri, il cui nucleo, ottenuto attraverso un processo di stampa in 3D e non, come avviene normalmente, per fusione di metallo, ha consentito una nuova disposizione dei condotti del liquido refrigerante che consente di raffreddare meglio il motore.
PIÙ “AFFILATA” TRA LE CURVE - Dalla lunga esperienza maturata dalla casa nelle corse in circuito derivano anche gli interventi sul telaio della nuova BMW M3 CS. La quale, in virtù di una campanatura delle ruote specifica e di una taratura rivista degli ammortizzatori (a controllo elettronico), delle molle e delle barre antirollio, promette una precisione di guida degna di una vera auto da corsa e un comportamento tra i cordoli ancora più esuberante, con la sensazione di stingere tra le mani uno sterzo ancora più “affilato” nel disegnare le curve. I pneumatici di serie, da 19 pollici all’anteriore e da 20 al posteriore, calzano nuovi cerchi con razze a forma di V, e hanno una mescola studiata per offrire le massime prestazioni in pista.
ELOGIO DEL CARBONIO - La nuova BMW M3 CS promette di sfrecciare fino a 302 km/h e di “bruciare” lo 0-100 in appena 3,4 secondi forte di una leggerezza che rimane uno degli aspetti più importanti del suo Dna. La cura dimagrante, rigorosamente a base di fibra di carbonio, ha riguardato il cofano anteriore, il tetto, le calotte degli specchi esterni, lo splitter anteriore, il diffusore e l’ala posteriore e la struttura dei sedili anteriori. Altri 4 kg sono spariti sostituendo i cannoni di scarico normali con degli equivalenti in titanio: più leggeri, promettono ancora più baccano. Il che non guasta di certo, su un’auto del genere…