RIDUZIONE DELLE ACCISE - Il conflitto attualmente in corso in Ucraina ha avuto ripercussioni pesanti anche sul nostro Paese, a partire dall’incremento del prezzo del carburante. Gli aumenti proseguivano in modo praticamente ininterrotto ormai da mesi, ma ora il costo ha raggiunto livelli che non hanno precedenti arrivando a superare i 2 euro al litro sia per la benzina sia per il gasolio. Il governo ha deciso così di intervenire con un provvedimento ad hoc, che porta a un taglio complessivo pari a 30,5 centesimi (qui la news). Per quanto riguarda invece il Gpl, le accise diminuiscono di 8,5 centesimi: sommando l'Iva si arriva al consumo a 10,37 centesimi. La riduzione avrà una durata di 30 giorni. A questo si aggiunge poi un’altra misura che potrà rivelarsi una boccata d’ossigeno importante per diverse famiglie, denominata “Bonus Benzina”. Vediamo quindi in cosa consiste e chi può usufruirne.
CHI PUÒ OTTENERE L’AGEVOLAZIONE - Il Bonus Benzina predisposto dal governo non deve essere interpretato come una sorta di sconto come accade solitamente per le famiglie in difficoltà con il pagamento delle bollette. Questo è infatti pensato come un buono benzina ceduto "a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l'acquisto di carburanti, nel limite di 200 euro per lavoratore" - come indicato nel decreto. A poterne usufruire sono i dipendenti di aziende private, che non sono chiamati però a presentare alcuna istanza per poterlo ottenere. È infatti compito dell’azienda stabilire se corrisponderli ai propri dipendenti o meno. Chi è interessato potrebbe quindi parlarne con un proprio responsabile e farne richiesta, ma non è detto che questo permetta di ottenerlo. Sulla base di quanto emerso, si pensa che i sindacati possano avviare un tavolo di discussione con le imprese per poterne valutare i criteri e rendere così le decisioni più uniformi.
I REQUISITI RICHIESTI - Non è stato comunque stabilito alcun tetto relativo al reddito per poter rientrare tra i possibili beneficiari. L’Isee, come accade solitamente in situazioni come questa, non rientra tra i possibili parametri di valutazione. "Gli oneri derivanti dal presente articolo sono valutati in 9,9 milioni di euro per l'anno 2022 e 0,9 milioni di euro per l'anno 2023” - si legge sempre nel provvedimento. Chi dovesse riuscire a ottenerlo può comunque stare tranquillo: il bonus benzina risulta infatti esente da tasse.