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Allo studio le pastiglie freni al cemento

21 gennaio 2015

Una ricerca si prefigge di realizzare le componenti essenziali per gli impianti frenanti con un innovativo legante a base cementizia.

Allo studio le pastiglie freni al cemento
TRE ECCELLENZE - Brembo è un nome che non ha bisogno di presentazioni nel mondo dell’automobile. Italcementi è una realtà analogamente stimata ovunque per quanto concerne i materiali cementizi e non solo. Infine, di considerazione analoga gode l’Istituto Mario Negri di Milano che studia i rapporti tra inquinamento atmosferico e salute. Sono tre entità diverse una dall’altra ma che hanno una cosa in comune: tutte tre hanno sede nell’ormai celebre “Kilometro Rosso” la location d’eccellenza alle porte di Bergamo voluta da Alberto Bombassei della Brembo, dove la ricerca tecnico-scientifica è saldamente legata all’industria. 
 
NON SOLO VICINI D’UFFICIO - La contiguità dei locali deve evidentemente aver fatto scattare la molla della collaborazione visto che da essa è nata l’idea di ipotizzare l’impiego di sostanze cementizie nella produzione delle pastiglie dei freni, sostanzialmente al posto delle resine usate oggi. Queste ultime sono del tipo fenolico e costituiscono una abbondante parte delle pastiglie. 
 
BENEFICI PER TUTTI - I vantaggi ipotizzati e che si intravedono nel lavoro di ricerca iniziato da qualche mese riguardano sia l’uso delle pastiglie che la fase della loro produzione. L’azione dei freni a disco infatti è fonte di rilascio nell’atmosfera di polveri comunque inquinanti, e il ricorso al legante a base cementizia sarebbe in grado di ridurre sensibilmente questo aspetto del funzionamento dei freni. La Brembo è impegnata da tempo nello studio e la riduzione di questa conseguenza dell’azione frenante. 
 
PRODUZIONE MENO ONEROSA E PIÙ PULITA - Nel ciclo produttivo la tecnica “al cemento” ipotizzata da Brembo, Italcementi e Istituto Mario Negri consentirebbe una consistente riduzione di risorse (energia e acqua) necessari per la produzione delle pastiglie, con sensibili miglioramenti in termini ambientali. Tutto ciò mantenendo ovviamente le prestazioni di frenata allo stesso livello di quelle assicurate dalle pastiglie fabbricate con le tecnologie oggi impiegate.
 
IL SOSTEGNO EUROPEO - Il progetto in questione si chiama Cobra e fa parte dei 225 che l’Unione europea ha approvato nella primavera scorsa nell’ambito del programma Life+, mettendo a disposizione complessivamente 282 milioni di euro. 47 di questi progetti sono di enti e aziende italiane, che hanno complessivamente ottenuto finanziamenti europei per 96,7 milioni di euro. La ricerca per il progetto Cobra è appunto iniziata da qualche mese e ha un piano di sviluppo di quattro anni, con il coinvolgimento di 41 ricercatori di ambiti diversi. Tutte facce del miglior Made in Italy.


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Ritratto di herm52
21 gennaio 2015 - 11:58
Avete avuto esperienza di passare in una giornata piovosa su una strada appunto bagnata in prossità di un cementificio? provate è come guidare sul ghiaccio; questo perchè? perchè le polveri sottili rilasciate per la produzione del cemento miscelate all'acqua provocano un effetto sapone. Immaginate su di una strada o autostrada dove viaggiano vetture con pastiglie freni a base di cemento quante polveri sottili rilasciano quindi oltre ai problemi inquinamento dell'aria ci sarebbero anche quelli dell'effetto sapone in caso di pioggia.
Ritratto di NelSeprio
21 gennaio 2015 - 14:02
Non se ne farà nulla, l importante è prendere i soldi
Ritratto di napolmen2
21 gennaio 2015 - 14:32
...e nn e' il cemento che usi con la cazzuola!!! detto questo ti 6 mai informato cosa si richia a respirare polvere di carbonio?
Ritratto di herm52
21 gennaio 2015 - 15:27
http://www.bergamonews.it/economia/nasce-il-progetto-cobra-la-pionieristica-ricerca-sui-freni-al-cemento-200006 Qui si parla di materiale cementizio quello che compone la polvere di cemento che acquisti in negozio impiegato come legante e non i materiali ceramici ottenuti per ossidazione. Forse volevi dire "polvere di grafite"
Ritratto di Alberto 9
22 gennaio 2015 - 16:47
Io passo spesso vicino ad un cementificio (abito in un paese limitrofo alla fabbrica) e non ho mai notato questo fenomeno dell'acqua e sapone. Poi per lavoro faccio analisi ambientali e devo dire che le polveri sottili sono causate dal traffico e dal fumo del riscaldamento delle case.
Ritratto di TheStig_97
21 gennaio 2015 - 17:32
Voglio porre una domanda: ma il cemento (inteso come materiale edile, almeno) non è noto per la sua resistenza a trazione. Ora, come può resistere agli enormi sforzi di trazione e scalfitura ai quali sono sottoposte le pastiglie dei freni?
Ritratto di Dott. Sva
21 gennaio 2015 - 18:57
Penso che alla tua domanda possa rispondere soltanto il team di ingegneri che sta lavorando a questo progetto
Ritratto di Strige
22 gennaio 2015 - 01:19
Sono geometra e penso tu abbia fatto un errore. Il cemento è noto per la sua incapacità a resistere a trazione. Se lo tiri lo polverizzi. Se lo comprimi ti regge. Quello che resiste a trazione è il cemento armato, dove il cemento resiste a compressione e l'acciaio a trazione, oppure il legno. La seconda parte della tua domanda.....aspettiamo un ingegnere :D io sono solo un geometra. Comunque penso che non centri nulla il cemento, ma utilizzano una colla cementizia che è un'altra cosa (per esempio in edilizia lo è la malta)
Ritratto di TheStig_97
22 gennaio 2015 - 15:47
ho detto la stessa cosa che hai detto tu.
Ritratto di Veloce
22 gennaio 2015 - 10:02
come unire due eccellenze bergamasche: cemento (Italcementi) e impianti frenanti (Brembo).
Ritratto di orsogol
22 gennaio 2015 - 17:15
1
Invece di rallegrarsi che in Italia c'è ancora qualcuno che fa ricerca ad alto livello, ci si preoccupa di chissà quali effetti sulla salute. Il cemento è un materiale ottenuto dalla cottura e macinazione di materie prime naturali come calcare, argilla, gesso ecc, che quindi non inquinano come invece fanno tutti gli altri materiali usati per le pastiglie.
Ritratto di zaniboni
22 gennaio 2015 - 18:48
In Italia abbiamo un grande GENIO! Ditelo a tutti:è ORSOGOL
Ritratto di zaniboni
22 gennaio 2015 - 18:48
In Italia abbiamo un grande GENIO! Ditelo a tutti:è ORSOGOL