TUTTI FERMI - Le limitazioni agli spostamenti, introdotte dal Governo italiano nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria, hanno fatto diminuire il traffico veicolare. Fra le conseguenze c’è un minore consumo di carburante, come attesta lo studio messo a punto dal Centro Studi Promotor: in base ai dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico, nel semestre gennaio-giugno 2020 il consumo di carburante in Italia è calato del 26,7%.
GIÙ I PREZZI - Oltre al minore consumo, da gennaio a giugno si sono ridotti anche i prezzi alla pompa, mediamente del 6,45% per la benzina e dell’8,55% per il diesel. Il prezzo minimo della benzina è stato raggiunto nella settimana iniziata lunedì 18 maggio, quando un litro è arrivato a costare mediamente 1,357 euro, contro gli 1,6 euro della settimana del 13 gennaio (il massimo registrato nel 2020) e gli 1,405 euro della settimana iniziata il 20 luglio; per il diesel, il minimo è stato toccato nella settimana del 18 maggio, quando un litro costava mediamente 1,247 euro, contro gli 1,5 euro della settimana del 13 gennaio e gli 1,291 euro del 20 luglio.
MENO IMPOSTE - Il calo del consumo e dei prezzi è stato un toccasana per le tasche degli italiani, che da gennaio a giugno 2020 hanno speso in carburanti il 32,4% in meno rispetto al medesimo periodo del 2019, risparmiando 9,4 miliardi di euro. A non guadagnarci è stato il fisco italiano, che ha perso 5 miliardi fra accise e Iva. È diminuita di 4,4 miliardi anche la componente industriale, la parte del prezzo che va ai produttori e distributori dei carburanti.