SCUSATE IL DISTURBO - Riattivati i bonus carburante nelle regioni in cui si estraggono idrocarburi: come riportato dal quotidiano economico il Sole 24 Ore, i fondi (170 milioni di euro) erano stati sospesi in seguito a un contenzioso amministrativo, ma ora i ministri Stefania Guidi (Sviluppo economico) e Pier Carlo Padoan (Economia) hanno firmato un decreto che sblocca due annualità di benefici economici. Si tratta, in sostanza, di un meccanismo di equità sociale: una sorta di rimborso per il disagio che le trivellazioni sul territorio o la lavorazione degli idrocarburi potrebbero arrecare. Le agevolazioni finanziarie (a cui, in concreto, si accede attraverso l’uso di una card che dà diritto a sconti) riguardano, in particolare, i cittadini della Basilicata; il decreto riconosce però la partecipazione a quote di un fondo speciale (costituito con le royalties dovute dall’estrazione di idrocarburi) anche alle regioni Veneto e Liguria, nelle quali si trovano impianti di rigassificazione.
QUALE SCONTO - Il decreto introduce anche un meccanismo di ponderazione del bonus a vantaggio delle fasce sociali più deboli. Già a partire dalle due annualità sospese (relative alle produzioni 2011 e 2012), che saranno erogate entro i primi mesi del 2015, chi ha un reddito annuale inferiore a 28.000 euro riceverà un bonus doppio rispetto a chi ha redditi più alti. A chi è nella fascia più alta degli scaglioni Irpef, infine, spetta solo il bonus minimo previsto (30 euro). Così, per esempio, una famiglia di quattro persone con patente, tutte di reddito inferiore ai 28.000 euro l’anno, riceverà un totale di 1.500 euro. Non solo: a partire dal bonus relativo al 2013 (che verrà erogato nell’estate 2015), il beneficio verrà riconosciuto a tutti i maggiorenni residenti nella regione.