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Cessione Autostrade: qualcosa si muove

di Fabio Madaro
Pubblicato 04 settembre 2020

il cda di Atlantia ha dato il via libera alla creazione di una nuova società nella quale collocare in futuro Autostrade per l’Italia a partecipazione statale.

Cessione Autostrade: qualcosa si muove

Come molti ricorderanno, nello scorso mese di luglio si è conclusa la lunga querelle tra il Governo e Atlantia, la holding del gruppo Benetton che ha avuto in carico per parecchi anni la concessione di Autostrade per l’Italia (Aspi). Una “battaglia” politica ed economica iniziata in pratica all’indomani del drammatico crollo del Ponte Morandi di Genova e che appunto a luglio ha dato vita ad una sorta di compromesso per estromettere nel corso dei prossimi mesi la società Atlantia, controllata dai Benetton, a favore di un maggior controllo statale. 

Ora a distanza di pochi mesi si intravvedono i primi risultati con Atlantia che starebbe procedendo al riassetto societario della controllata Autostrade per l’Italia. Il cda di Atlantia ha infatti dato l’ok per la costituzione della nuova compagnia che deterrà l'88% del capitale di Autostrade. La società si chiamerà “Autostrade Concessioni e Costruzioni Spa" e potrebbe essere il primo passo verso il disimpegno  del gruppo Benetton dopo gli accordi di luglio. 

Nel pacchetto è prevista anche la chiusura  delle trattative in corso con la Cassa Depositi e Prestiti (in pratica l’ingresso dello Stato in Aspi) sulla valutazione economica della società Autostradale. E da tempo ormai filtrano indiscrezioni sul fatto che questo accordo fra le due parti sia imminente: secondo l'agenzia Bloomberg, le trattative attuali prevederebbero uno scorporo del 70% di Atlantia da Autostrade, seguito da una nuova quotazione in Borsa e un aumento di capitale da sei miliardi di euro riservato a Cassa Depositi e Prestiti e ad eventuali altri investitori. 

Una ricapitalizzazione  necessaria per garantire nuove risorse ad Aspi, ridurre i debiti e acquistare il restante 18% che resterebbe ancora in possesso di Atlantia. Così facendo, si preparerebbe la strada per la progressiva uscita dei Benetton da Autostrade, e soprattutto non si penalizzerebbero gli azionisti di minoranza, poiché il 12% di Aspi è detenuto dai  tedeschi di Allianz e dai cinesi di Silk Road. Come sempre insomma tutto ruota intorno al denaro: ecco perché allo stato attuale è molto importante fornire una valutazione economica di Aspi: sempre secondo alcune indiscrezioni il valore sarebbe prossimo a 11 miliardi di euro.

Da registrare anche i commenti del numero di Cdp, Fabrizio Palermo, che sottolinea le difficoltà di una trattativa molto complessa economicamente, trattativa che in ogni caso andrà a buon fine, mentre il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri  non esprime valutazioni ma conferma che il negoziato sta procedendo secondo programma. 



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Ritratto di Jorge75
4 settembre 2020 - 18:37
sti lestofanti non sanno come spartirsi le vesti dell'italica mammella, con la compiacenza del governo, qualsiasi colore esso sia. Il popolo preso in giro e umiliato anche sopra i cadaveri. L'italia deve conoscere il declino e l'umiliazione perchè non è degna.
Ritratto di Miti
5 settembre 2020 - 12:59
1
l'Italia come paese vuol dire anche lei. Io penso che come tutti noi lei si sveglia alla mattina per andare al lavoro per guadagnarsi il pane di tutti giorni. Il problema è la politica e quelli che sostengono i politici corrotti. Dai giudici ai funzionari dello stato alla malavita. E se quando vai a votare guardi e non vedi nulla ma solo i vecchi dinosauri arricchiti sulle nostre spalle (o detto meglio , dietro le nostre spalle) ti arrabbi ancora di più. Poi quando arriva un partito nuovo che dice che dalla politica non farà un mestiere e dopo solo sette anni modifica proprio quella condizione dopo un periodo deludente ( detto così per essere elegante ) facendo ritorno sui loro passi e negando i loro valori iniziali ti si riempie di nausea lo stomaco. Il paese ha molti valori. Molte persone rispettate nel mondo. Mi chiedo quando avranno il coraggio di farsi avanti. Intanto questa società che gestiva le strade d'Italia tranquillo. Adesso gestirà due terminali chiave d'Italia. Malpensa e Fiumicino. Rimanendo guadagnare dalle autostrade il loro percentuale senza fare assolutamente nulla e come al solito al inizio dell'anno avremo come al solito l'aumento di tutto quanto. Non Italia ha quello che merita , caro mio lettore , ma noi stessi. Saluti
Ritratto di manuel1975
4 settembre 2020 - 18:47
le autostrade e super strade dovrebbero ritornare cone negli anni 70 sotto L'anas
Ritratto di Andre_a
5 settembre 2020 - 12:50
Vero, almeno l’Anas ha la decenza di far crollare i ponti quando non ci passa nessuno...
Ritratto di Alfiere
5 settembre 2020 - 13:55
2
Sotto una gestione statale quanto meno c'è la possibilità di efficientare, sotto la gestione del profitto no
Ritratto di Andre_a
5 settembre 2020 - 15:57
@Alfiere: io credo l’esatto contrario
Ritratto di Alfiere
6 settembre 2020 - 19:28
2
Si è visto, per il privato la sicurezza e gli sprechi sono la stessa cosa, ovvero costi da tagliare.
Ritratto di Co-Bra
7 settembre 2020 - 09:00
Normalmente il Privato è "garanzia" di maggior efficienza in presenza di concorrenza: si è visto nella telefonia e nel trasporto veloce su rotaia, con l'abbassamento generalizzato dei prezzi. In caso di monopolio de facto, come con Autostrade, il Privato ne approfitta (Comprensibilmente, dal suo punto di vista)
Ritratto di Gordo88
5 settembre 2020 - 18:21
1
Efficientare sotto lo stato non credo proprio, vedasi gli sprechi dei soldi pubblici in tanti settori a cominciare dalla sanità... Bisogna lasciar fare ai privati con il controllo però della parte pubblica, cosa che è mancato con aspi negli ultimi anni
Ritratto di Boys
6 settembre 2020 - 15:10
1
Concordo
Ritratto di alex_rm
7 settembre 2020 - 07:50
Lasciamo perdere la sanità privata e tutti i suoi scandali(come avvenuto più volte in Lombardia)
Ritratto di Boys
6 settembre 2020 - 15:10
1
Gestione ANAS crollato il ponte sulla ss36 per Lecco ottobre 2016...il che...
Ritratto di Andre_a
6 settembre 2020 - 15:36
Anche ad aprile di quest’anno ne è crollato uno a Massa, gestito da Anas. Per fortuna eravamo in piena quarantena e non ci passava nessuno.