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Chrysler, accordo con il sindacato in arrivo?

10 ottobre 2011

Entro la fine della settimana, i dipendenti potrebbero essere chiamati a pronunciarsi sul nuovo contratto di lavoro. Allo stesso tempo, in Italia il fronte si riscalda, con la Fiom che prepara, per il 21 ottobre, lo sciopero generale dei lavoratori della Fiat.

QUESTIONE DI GIORNI - I lavoratori della Chrysler potrebbero essere chiamati a votare il nuovo contratto di lavoro entro la fine di questa settimana. È quanto sostiene il quotidiano statunitense Wall Street Journal, secondo cui si starebbero definendo gli ultimi dettagli dell’accordo tra il management della casa di Auburn Hills e la United Auto Workers, il sindacato dei metalmeccanici a stelle e strisce. Tanto più che un’intesa di massima, ancora top secret, sarebbe già stata raggiunta durante trattative che si sono protratte per tutto il weekend.

CONTRATTO SCADUTO
- La Chrysler è l’ultima delle grandi case automobilistiche americane con il contratto di lavoro scaduto, dopo che, nei giorni scorsi, sia la General Motors sia la Ford hanno rinnovato i rispettivi accordi. E dire che, un mesetto fa, la controllata del gruppo Fiat sembrava sul punto di firmare; tuttavia, con una mossa a sorpresa, il leader della Uaw, Bob King, ha disertato all’ultimo momento il tavolo delle trattative, lasciando una sedia vuota davanti a un indispettito Sergio Marchionne (leggi qui la notizia).

TRATTATIVE DIFFICILI - Attualmente, l’amministratore delegato italo-canadese si trova negli Usa e c’è chi dice che, tra le altre cose, abbia intenzione di partecipare di persona alle trattative. Manco a dirlo, l’obiettivo del management della casa è quello di ridimensionare le richieste del sindacato, che alle rivali Ford e General Motors ha strappato un bonus una tantum per i lavoratori, rispettivamente, di 6.000 e 5.000 dollari, oltre all’abolizione del tetto per le assunzioni a “stipendio pieno” (per uscire dalla crisi, i lavoratori inquadrati dopo il 2009 si sono dovuti accontentare di un salario minimo inferiore rispetto a quelli assunti in precedenza); un paletto, questo, che ha permesso il rilancio dell’auto statunitense, ma che ora, secondo i sindacati, non è più necessario.

OBIETTIVI AMBIZIOSI
- Naturalmente, non la pensa così Marchionne, che non nasconde obiettivi ambiziosi per l’accoppiata Fiat-Chrysler: “Insieme venderemo circa 4,2 milioni di auto quest’anno, diventando il quinto produttore a livello mondiale”, ha dichiarato a un convegno presso la Camera di commercio canadese. L’obiettivo: arrivare a 5,9 milioni entro il 2014. “La crisi”, ha poi aggiunto il manager, “impone un nuovo modello di business per l’auto e l’Europa dovrebbe imparare la lezione americana”.

AUTUNNO CALDO
- In Italia, tuttavia, il fronte sindacale si sta scaldando. La Fiom ha dichiarato uno sciopero nazionale di otto ore per il 21 ottobre, esteso anche ai lavoratori dell’indotto, che culminerà in una manifestazione a Roma. “Siamo alle prese non con assunzioni, ma con un aumento della cassa integrazione, delle dismissioni e dei licenziamenti”, ha spiegato Maurizio Landini, segretario dei metalmeccanici della Cgil. Senza contare che l’uscita del Lingotto dalla Confindustria, a partire dal primo gennaio del 2012, dà man forte a chi teme un’eccessiva “deregulation” del settore (leggi qui la notizia).
 



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Ritratto di gig
10 ottobre 2011 - 14:31
stato fotografato mentre sembra sbadigliare)? Una Sebring?
Ritratto di Mister Grr
10 ottobre 2011 - 14:35
credo eheh.
Ritratto di gig
10 ottobre 2011 - 14:39
Ciao...
Ritratto di Mister Grr
10 ottobre 2011 - 14:45
ciao! :D
Ritratto di gig
10 ottobre 2011 - 14:46
:D
Ritratto di Frankie79
10 ottobre 2011 - 20:51
Ma i sindacati Italiani non hanno altre cose da fare? Non esistono più i veri sindacati in Italia, li chiamerei scioperisti che vengono pagati solo per fare sciopero. Che tristezza!!
Ritratto di lucios
10 ottobre 2011 - 20:55
4
...così impara!
Ritratto di Franchigno
11 ottobre 2011 - 14:21
Quinto produttore mondiale?ah ah ah.E confermato...si fà anche lui come Lapo..!!!
Ritratto di fogliato giancarlo
11 ottobre 2011 - 22:59
Il commento è stato rimosso perché l'utente è stato disattivato per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di caronte
3 novembre 2011 - 10:19
secondo me le industrie oggi pensano solo a come fare più soldi senza preoccuparsi più di nessuno.

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