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In Cina, stop al giallo

04 gennaio 2013

Dal primo gennaio è obbligatorio fermarsi con il semaforo giallo: polemiche e proteste anche per le sanzioni tra multe e punti persi

In Cina, stop al giallo

BASTA GIALLO - Sembra una battuta o una notizia da pesce d’aprile. Eppure, tra le nuove norme per riordinare la caotica circolazione cinese entrate in vigore a inizio anno, c’è anche l’equiparazione del passaggio con il semaforo giallo al più classico “rosso”. E le discussioni non mancano, anche a livello piuttosto alto, con prese di posizione riportate persino dalla stampa. Perché le prime reazioni dei conducenti, che frenano di colpo appena scatta il giallo, innescano tamponamenti a catena. 

CACCIA AL PEDONE - Per chi abbia conosciuto la pericolosissima realtà delle strade cinesi, è evidente che fosse necessaria un’azione decisa: magari anche solo applicando le regole già in vigore. Viaggiare, specie di notte, lungo un’autostrada significa rischiare la vita. Attraversando la strada sulle strisce pedonali con semaforo verde in una grande città, si può essere investiti - e non è una battuta - anche da un’auto della polizia: il rispetto per i pedoni è inesistente. Anzi, sembra sia aperta la caccia.    
 
PUNTI IN MENO - Da questo alle nuove norme del ministero della Pubblica Sicurezza, sembra un salto repentino: la patente prevede dodici punti, una vota esauriti si deve frequentare un corso di sette giorni e sostenere un esame scritto, prima di poter tornare a guidare. Fino al 2012 il passaggio con il “rosso” comportava la decurtazione di tre punti: dal primo gennaio, giallo o rosso indifferentemente ne valgono sei, e la multa può arrivare a 200 renmimbi (25 euro circa). Dal primo gennaio, le infrazioni sanzionabili sono aumentate da 38 a 52. Per esempio, la circolazione con una targa coperta o illeggibile “costa” tutti i dodici punti. 
 
SESSANTAMILA - Il numero, impressionante, indica i morti sulle strade per incidenti nel corso del 2011: da questa considerazione, l’introduzione delle nuove norme, mirate alla riduzione degli incidenti. Anche se - come per molti altri Paesi - accanto al necessario rigore, occorra una miglior formazione, perché in diverse grandi città cinesi, il numero degli incidenti, compresi quelli prevedibili e facilmente evitabili, è incredibile. Appare una rarità non vederne uno per ogni strada. E l’attenzione a pedoni e, non dimentichiamo, ciclisti è quasi nulla.
 
REGOLE E STAMPA - Il caos è tale, che un frequente comportamento è il passaggio “di gruppo”: anche con semaforo rosso, le auto si muovono come una mandria e attraversano tutte insieme. Azione che è stata oggetto di attenzione anche con un recente articolo sul giornale ufficiale del Partito Comunista. Sono diversi i mezzi di comunicazione cinesi - comprendendo anche quelli vicini al governo - che hanno criticato le nuove regole, specialmente lo stop al giallo.


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Ritratto di alfista1996
4 gennaio 2013 - 13:35
1
Sono tutti cervelloni,poi dicono che il mercato cinese sarà al top.......... Hanno un governo di m...e...r...d...a ed è un paese invivibile (non sono razzista).
Ritratto di Jinzo
4 gennaio 2013 - 14:04
tutti qui da me quando scatta giallo rallentano e si fermano senza incu**re nessuno e niente.... perchè nn ci fidiamo a passare anche se dura qualke secondo in piu...esistono piu multe per le strisce blu, rare al semaforo...parlo delle mie zone tacco d'italia
Ritratto di alfista1996
4 gennaio 2013 - 21:45
1
Comunque viva la Puglia,il Florida italiano..............
Ritratto di Gordo88
4 gennaio 2013 - 15:19
1
Che senso il giallo se ci si deve fermare come col rosso?? Chefurbi che sono, tanto vale toglierlo e al limite mettere un timer su quando scatterà il rosso o verde
Ritratto di MEFISTO
4 gennaio 2013 - 16:54
il giallo è fondamentale! senza saremmo pieni di tamponamenti al semoforo. ma vi immaginate il rosso che arriva "all'improvviso" subito dopo il verde..ma cosè una lotteria? bisognerebbe metterlo anche prima del verde, come in Germania, in modo da velocizzare le partenze (anche se qui da noi poi partirebbero tutti prima del verde....meglio di no)
Ritratto di MatteFonta92
4 gennaio 2013 - 19:59
3
Ma alla fine è più o meno come qui da noi: in Italia con il giallo si è obbligati a fermarsi, se non si sta in quem momento attraversando l'incrocio. Se prima di arrivare all'incrocio vedi che è giallo e non ti fermi possono farti la multa.
Ritratto di LucaPozzo
5 gennaio 2013 - 11:50
Non é del tutto esatto. In Italia non esiste l'obbligo di fermarsi al giallo, nemmeno se ci si trova prima dell'incrocio. Dimostrazione pratica: sono a 3 metri dalla linea d'arresto a 45 km/h (dunque non sto attraversando l'incrocio) e scatta il giallo. É evidente che, tra tempi di reazione e tempi di arresto, non ho speranze di fermarmi prima della linea di arresto. É per questo che la norma prevede che i veicoli che "non possano piu' arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza" debbano "sgombrare sollecitamente l'area di intersezione con opportuna prudenza". Di fatto un vigile non puó contestarti genericamente di essere passato col giallo. Deve almeno essere dimostrabile che sussistevano le condizioni per fermarsi in sicurezza. Il caso tipico sono quelli che 30 metri prima dell'incrocio vedono il giallo e accelerano (o peggio ancora quelli davanti a te che potrebbero benissimo andare avanti, e tu con loro, ma inchiodano quasi a fermarsi poi accelerano e passano praticamente col rosso)
Ritratto di Luzzo
8 gennaio 2013 - 16:37
Hai voglia che il vigile può contestarlo: intanto nel caso toccherebbe all'automobilista dimostrare, vista la fede privilegiata degli agenti, e poi in ogni caso al semaforo corrisponde un incrocio dove c'è comunque l'obbligo della massima prudenza per cui non ci arriva troppo veloci , neanche se c'è il verde
Ritratto di LucaPozzo
13 gennaio 2013 - 01:51
Prova a rileggere quanto scritto. In particolare: "un vigile non puó contestarti genericamente di essere passato col giallo". Il significato di questa frase é che, ad esempio, un vigile puó contestare il fatto che sei passato col giallo nonostante che fosse possibile "arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza". Non puó contestare il semplice fatto che sei passato col giallo perché da solo non costituisce una violazione del codice
Ritratto di steves
5 gennaio 2013 - 03:03
É evidente che se in Cina hanno pensato di togliere il giallo, come misura drastica, è per rallentare la circolazione e dare una calmata a tutti i guidatori. Se da un momento all'altro può diventare rosso, sei obbligato ad andare piano e passare solo allo scattare del verde, quindi in pratica sei obbligato a fermarti prima di ogni incrocio. Non ci sono alternative. Però ci vuole un timer di default per tutti i semafori così tutti si possono regolare. In Italia non avrebbe senso. E forse anche in Cina. Da noi potrebbero aggiungere anche il blu e il viola ma tanto la gente che passa col rosso passerebbe ugualmente a prescindere dal colore del semaforo ( parlo degli incivili, che purtroppo sono tanti ). Buona l'idea del timer, prima e dopo il rosso. In alcune città del nord so che c'è.
Ritratto di sharan_TDI
5 gennaio 2013 - 13:07
In ogni caso bisogna guidare con prudenza e buonsenso, del resto e' il guidatore che fa' la differenza. I furboni incivilici sono da tutte le parti e purtroppo sono loro, con una guida spericolata a causare incidenti.
Ritratto di Carlo Recla
5 gennaio 2013 - 22:21
Piaccia o no, siamo nelle mani di chi può "deliberare": evidentemente c'è sempre chi sta peggio, in questo caso i cinesi, ma il sospetto che certe norme siano decise da chi passa il suo tempo dietro una scrivania è palpabile. E vorrei chiedere alla Redazione di evitare di fornire questi suggerimenti a chi è alla disperata caccia di idee balzane. Certi convegni in cui si parla di viabilità sarebbero spesso comici, se non ci fosse da piangere soprattutto quando traspare chiarissimo che i partecipanti spesso sanno parlare (quando non sbagliano i congiuntivi) ma, nei rari momenti in cui guidano, lo fanno solo sulla luna.
Ritratto di niko91
7 gennaio 2013 - 19:10
se in cina eliminano il giallo... sono proprio masochisti:-)
Ritratto di Valerio Ricciardi
8 gennaio 2013 - 15:05
Non posso credere che il lettore medio de "al Volante" non sappia nemmeno che il giallo, secondo tutte le varianti del Codice della Strada a partire dal 1959, è la LUCE DI ARRESTO. Tutti coloro, infatti, che multati per passaggio col rosso appena scattato han provato a far ricorso (con dovizia di testi) affermando "di non essere passati col rosso, ma col giallo, il rosso non era ancora scattato" hanno SEMPRE perso il ricorso e pagato la multa raddoppiata: come fossero rei confessi. Il Codice in Italia
Ritratto di Valerio Ricciardi
8 gennaio 2013 - 15:08
...prevede che allo scattare del giallo l'automobilista deve fermarsi, A MENO CHE non abbia GIA' impegnato l'incrocio, e che perciò il fermarsi non configurerebbe condizioni di relativo pericolo per la circolazione. Se mentre STA GIA' passando scatta il giallo, deve "proseguire liberando con attenzione e con la massima celerità l'incrocio". Se parimenti il giallo scatta nel momento in cui egli è tanto vicino al semaforo da NON potersi fermare in sicurezza (in città significa "essere praticamente all'altezza del semaforo" deve attraversare, in TUTTI GLI ALTRI CASI fermarsi pena infrazione.
Ritratto di Carlo Recla
8 gennaio 2013 - 17:45
Questo mio intervento nel forum non sarà letto, ormai, da nessuno, così come ben pochi avranno occasione di leggere i gratuiti insulti del sig. Ricciardi nei confronti dei lettori di 'Al Volante'. Vorrei precisare che il citato Codice della Strada del 1959 prescrive che (art. 7 comma c) "la luce gialla dopo la verde vieta di oltrepassare il segnale a meno che i veicoli vi si trovino così prossimi, al momento dell'accensione, che non possano più arrestarsi in condizioni di sicurezza sufficienti prima di aver oltrepassato il segnale stesso". Quindi vanno evitate le pericolose brusche frenate allo scattare del "giallo" che ci costringono a fare quei furboni che hanno messo i semafori "intelligenti" perché continua ad essere legittimo non fermarsi se non sussistono le condizioni di sicurezza. Va aggiunto che nel 1959 il "rosso" scattava contemporaneamente al "verde" dall'altro lato, senza il tempo di latenza introdotto solo più tardi per motivi di sicurezza. Quanto al raddoppio delle multe, si trova ancora nel web quanto il Corriere della Sera mi pubblicò il 23 giugno 1994 sotto il titolo "è più grave far ricorso che passare col rosso". Non ho mai preso multe per essere passato col rosso, ho la patente dal 1966 ed ho percorso ben più di un milione di chilometri e non sopporto chi insulta e chi fa il furbo.
Ritratto di Valerio Ricciardi
8 gennaio 2013 - 20:05
Egregio sig. Recla, Lei ha ripetuto pari pari quel che ho scritto io, compresa la possibilità di passare se non ci si può fermare in sicurezza, dunque è d'accordo con me; a quel punto chi avrei insultato? Io contesto il fatto che un articolo citi come novità "cinese" (quindi con qualcosa di esotico, di stranezza, legato alla loro bizzarra legislazione) che da noi è appunto vigente sin dal 1959. E qui, di lettori che dai commenti che facevano sembravano pensare che fosse "strano" che col giallo ci si possa fermare, ne ho letti tanti. Se è per questo, a Roma se non si è sotto l'occhio di un vigile vige l'usanza incivile di trattare il giallo come un invito ad affrettarsi, ché fra poco scatterà il rosso. E si vedono vetture che avendo lo spazio per fermarsi, e nessuno dietro a distanza ravvicinata, delle due accelerano per "non perdere un turno". Se multati, spesso fan ricorso rimarcando d'essere passati col giallo - **senza motivare la cosa** - e puntualmente lo perdono. Fonte: vicecomandante dei VV.UU. di Roma Capitale, non più di un mese fa. Personalmente, negli oltre 400 articoli di argomento legato al settore automotive che ho pubblicato su testate di settore nazionali (settimanali, mensili e supplementi periodici di quotidiani) fra il 1987 ed il 2007, ho sempre curato gli aspetti relativi alla sicurezza, senza mai insultare nessuno; anzi, un mio testo è stato scelto per una campagna nazionale sulla sicurezza stradale nelle scuole secondarie, ispirata ad una locale iniziata dalla provincia di Viterbo ("Noi... strada facendo"). Anch'io ho percorso ben più di un milione di chilometri, ma non ne vado affatto fiero, ed anzi cerco via via di usare l'automobile sempre meno; la vita mi impedisce di riuscirci quanto vorrei. Perciò da parte mia nessun insulto gratuito, ed informazioni assolutamente precise: il giallo è e resta la luce di arresto, fatte salve le eccezioni che ho già citato io, e che Lei ha sostanzialmente ripetuto con altre parole in modo peraltro forbito ed assolutamente corretto. Debbo constatare che c'è qualcuno che si arrabbia perché esprimo quel che poi sostiene lui. Ma in politica si assiste anche di peggio... *** Quello dei semafori con il "giallo" artificiosamente breve seguito da un rosso puntualmente immortalato da telecamera, è invece uno scandalo connesso a metodi di reperimento fondi straordinari da parte di comuni, molti dei quali ora sotto inchiesta penale grazie anche all'iniziativa di due associazioni di consumatori, ad una delle quali feci io da editor del testo finale dell'esposto. Ma non lo citai qui. *** Del raddoppio delle multe, io non ho invece in alcun modo parlato. Quanto infine ai riferimenti alla furbizia, li spiegherà a qualcun'altro, delle due, perché io nel mio piccolo non ho alcun interesse, glielo confesso, a leggere nel merito la sua replica. Mentre se in qualche modo si è sentito offeso per una critica che ho fatto casomai a dei commenti stranamente perplessi per una cosa che vige in mezzo mondo, e indirettamente in modo più larvato al redattore dell'articolo che ha passato una "non-notizia", ...ma non a Lei, non posso che umanamente dolermene, continuando a non capire quale nervo scoperto posso aver toccato. Buon anno e buona fortuna per tutto ciò che desidera, sig. Recla.
Ritratto di Carlo Recla
10 gennaio 2013 - 17:46
Leggo solo ora la Sua replica, non so se ancora qualcuno accederà a questo forum ormai praticamente chiuso, ma mi sembra agghiacciante che un personaggio che ha scritto quattrocento articoli in tema di sicurezza stradale possa sostenere "allo scattare del giallo l'automobilista deve fermarsi A MENO CHE non abbia GIA' impegnato l'incrocio". Se scatta il giallo quando siamo a venti o trenta metri dalla linea di arresto, quando non abbiamo evidentemente ancora impegnato l'incrocio, poiché a cinquanta chilometri all'ora in un secondo percorriamo più di tredici metri, considerato il tempo di reazione convenzionalmente indicato in un secondo, non essendo in grado di fermarci in condizioni di sicurezza, siamo obbligati ad accelerare per sgombrare il più rapidamente possibile l'incrocio. Quindi spesso accelerare non è solo consentito, ma è obbligatorio. Aveva anche scritto "perso il ricorso e la multa raddoppiata" e, dopo la mia puntualizzazione, "del raddoppio delle multe, io non ho (...) parlato". Per quanto mi riguarda, voglio bene anche a chi scrive "qualcun'altro", e a chi sostiene qualunque opinione, ancorché strampalata. Voglio solo un po' meno bene a chi crede di avere la verità in tasca disprezzando gli altri. Auguri anche a Lei.