LAVORI IN CORSO - Il codice della strada si conferma un cantiere sempre aperto: dopo le modifiche del 2011 (vedi qui) e del 2010 (vedi qui), ecco altre novità in arrivo. A differenza che in passato, però, il governo ha appena avuto il via libera dal parlamento per semplificare le norme della circolazione stradale, e non per aggiungere altre regole complicate. Grosso modo, potrebbe passare un paio d’anni prima che il governo riordini il codice attraverso una serie di decreti, sui quali dovranno esprimersi anche le competenti commissioni parlamentari. Le tre parole d’ordine, come recita il testo unificato per la delega alla riforma del codice, sono essenzialità, semplicità e chiarezza. Si mira a graduare le sanzioni in base alla loro gravità, alla frequenza e all’effettiva pericolosità dell’infrazione.
MULTE PIÙ PESANTI - Verranno introdotte pene più dure per il mancato rispetto delle regole di precedenza e della distanza di sicurezza, nonché per l'eccesso di velocità quando piove. I termini per ricorrere al prefetto contro un verbale scenderanno a 30 giorni (è già così oggi per il giudice di pace). Giro di vite per la verifica dei requisiti fisici al fine di conseguire o rinnovare la patente. Riceveremo le multe anche via e-mail, e se pagheremo entro cinque giorni l’ammenda sarà più leggera.
MA SERVIRÀ? - Da anni, alVolante invoca una semplificazione del codice della strada: che ben vengano i decreti del governo. Lascia invece qualche dubbio l’inasprimento delle pene per determinate infrazioni: a che serve l’ennesimo giro di vite se poi i controlli vengono affidati quasi esclusivamente ai controlli elettronici?


















