ALLARME ROSSO - Nei gironi scorsi l’autorevole quotidiano
Frankfurter Allgemeine Zeitung ha parlato delle conseguenze delle note vicende relative ai dati di emissioni delle
Volkswagen (
qui per saperne di più). In pratica l’articolo ha accreditato un quadro molto negativo, citando quanto riferito da concessionari tedeschi della Volkswagen (peraltro presentati in maniera anonima). Uno di questi ha definito l’andamento delle vendite “morte stecchite”, per dire quanto la crisi sia pesante.
SMENTITA SOFT - Ma la direzione del gruppo Volkswagen nega la notizia. Non ha emesso un vero e proprio comunicato stampa, ma all’agenzia Reuters che aveva chiesto una conferma di quanto scritto dal giornale, ha inviato una mail che smentisce il presunto crollo. La Reuters ha diffuso il testo della comunicazione ricevuta dalla Volkswagen che argomenta così: “Quanto ci dicono i nostri concessionari e i numeri in nostro possesso delineano una situazione differente da quella descritta dal quotidiano”.
DATI DA VERIFICARE - Non resta che attendere i risultati ufficiali dei prossimi mesi per verificare chi ha ragione. Per quanto concerne le statistiche ufficiali va detto che a ottobre il gruppo Volkswagen ha segnato un arretramento del 3,5% rispetto all’ottobre 2014, con un calo dei marchi Volkswagen(-5,3%), Skoda (-2,7%) e Seat (-3,1%) e con l’Audi e la Porsche in aumento, rispettivamente del 2% e del 18%. In particolare, nel mercato tedesco il gruppo Volkswagen ha segnato un lieve incremento dello 0,5%. Ma il dato non è ancora significativo perché notoriamente le immatricolazioni avvengono ben dopo gli ordini, e lo scandalo delle emissioni manipolate delle vetture Diesel è scoppiato il 18 settembre, mentre quello dei dati anomali per gli scarichi di CO2 è iniziato con l’ammissione fatta dalla stessa Volkswagen il 3 novembre. Ci vorrà dunque un po’ di tempo per vedere se veramente l’attività nelle concessionarie VW tedesche è “morta stecchita” o meno.