INDENNIZZI AI CLIENTI - Secondo quanto diffuso dall’agenzia
Associated Press, la
Volkswagen avrebbe raggiunto un accordo con le autorità competenti americane per avviare a soluzione la questione del cosiddetto
Dieselgate, le 580.000 auto diesel vendute con un sistema irregolare che modifica il funzionamento del motore dopo il test di misurazione delle emissioni. La notizia sarebbe stata raccolta a San Francisco nell’ambito del procedimento legale relativo alla vicenda. L’intesa si baserebbe sull’impegno della Volkswagen a indennizzare i proprietari delle auto al centro della vicenda per un totale di oltre 1 miliardo di dollari. Per ora si sarebbe raggiunto un accordo di massima e resterebbe da precisare quanto spetterebbe a ogni singolo proprietario delle auto con il software truffaldino. Nelle ipotesi c’è anche la possibilità che gli interessati possano scegliere tra avere l’auto sistemata in modo che sia regolare, oppure restituire l’auto alla Volkswagen che gliela ricomprerebbe.
IN GERMANIA C’È UN’ALTRA VERSIONE - Va detto che contemporaneamente alla notizia diffusa dall’Associated Press, il quotidiano tedesco Die Welt ha scritto che ci sarebbe un accordo per il pagamento di 5000 dollari per ognuno degli automobilisti che hanno comprato le auto diesel irregolari. Dunque, accordo sì, ma diverso e con consistenza differente: 5.000 dollari per 580 mila auto significano infatti quasi tre miliardi di dollari e non un miliardo. È comunque significativo che in entrambi i casi si parli di accordo raggiunto per gli indennizzi. L’accordo non riguarderebbe le operazioni di modifica delle auto per portarle alla legalità, cioè il necessario richiamo per gli interventi in officina. Per questo aspetto, sempre secondo le fonti dell’Associated Press, i negoziati tra Volkswagen e autorità americane sarebbero ancora in corso.
Aggiornamento del 21/04/2016 alle ore 17 - La Volkswagen, in un comunicato ufficiale, afferma di aver trovato un accordo, con le autorità Usa (Dipartimento di Giustizia, EPA e CARB) e anche nella class action presso il tribunale di San Francisco, per chiudere la vicenda. Non ha però diffuso altri dettagli. L'agenzia Bloomberg riporta un'altra indiscrezione: il totale concordato come ammenda sarebbe la stratosferica cifra di 10 miliardi di dollari. Non è ancora noto come questa cifra sarà ripartita e quanto sarà destinato ai clienti a titolo di risarcimento.