A pensarci bene, le Maserati non sono mai state così equilibrate nel mix di doti che ci si attende da un marchio famoso in tutto il mondo per le sue granturismo eleganti, comode e veloci, raffinate tanto nello stile quanto nella meccanica. Eppure, le casse del Tridente languono e le vendite non decollano. Il numero uno del marchio, Santo Ficili, ha recentemente parlato di errori di marketing e di posizionamento prezzo, prevedendo un 2025 in salita.
Nel primo trimestre di quest’anno la Maserati ha venduto 1.700 vetture in tutto il mondo, il 48% in meno rispetto allo stesso periodo del 2024. In testa a tutti, sul banco degli imputati c’è il modello che, sulla carta, avrebbe dovuto trainare le vendite: la suv Grecale, che è arrivata nel 2022 ma finora non è riuscita a tenere il passo della “sorella” maggiore Levante, lanciata nel 2016 e costruita in oltre 36.000 unità fino al 2024. Non sta andando meglio alle sportive GranTurismo e GranCabrio, che nonostante la recente sforbiciata ai prezzi continuano a costare circa il 20% in più di una Porsche 911 con dotazione e prestazioni simili.
Alla luce del netto cambio di passo a 360º evidenziato dalle Maserati di ultima generazione, vetture più moderne, performanti e lussuose rispetto a quelle appena andate in pensione, le considerazioni appena fatte non possono non far riflettere sul futuro della casa del tridente. Storia che non si fa coi se e coi ma, come insegna il proverbio, ma che può senz’altro offrire spunti di riflessione in grado di stimolare la fantasia, quantomeno per provare a immaginare da un’altra prospettiva il domani di un marchio così prestigioso e ricco di storia. Così ci siamo chiesti: e se la Maserati rifacesse la Biturbo?
Rispolverare il nome di una dinastia di sportive che definire controversa sarebbe riduttivo potrebbe sembrare una provocazione. Ma a conti fatti, chi può dire con certezza che una coupé più compatta e versatile di una GranTurismo, proposta alla metà del prezzo (quindi a 80-90.000 euro), non riuscirebbe a fare quello che finora non è riuscito alla Grecale? Le Biturbo degli anni ’80 e ’90 evocano i tempi burrascosi della gestione De Tomaso, ma al netto di una qualità che lasciava molto a desiderare, le Maserati di quegli anni, con la loro forte personalità e i loro esuberanti motori V6 e V8 sovralimentati mediante due turbocompressori, hanno lasciato il segno e catturato i cuori di intere generazioni di appassionati. Perciò, all’insegna di quella che altro non è se non una grande suggestione, come immaginereste la Maserati Biturbo dei nostri tempi? Una GranTurismo “in miniatura” o una reinterpretazione in chiave moderna dell’antenata?