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Fiat: le reazioni all'acquisizione della Chrysler

02 gennaio 2014

Dai sindacati alla Borsa sono tante e convinte le valutazioni positive sul passaggio alla Fiat dell’intero pacchetto azionario della Chrysler.

Fiat: le reazioni all'acquisizione della Chrysler
FIAT FA L’UNANIMITÀ - Con l’acquisizione del 100% del Chrysler Group (marchi Chrysler, Jeep, Dodge, RAM, SRT) la Fiat è riuscita a ottenere il pieno dei consensi: i sindacati hanno commentato positivamente la novità; dagli analisti finanziari è arrivato un coro di giudizi favorevoli e di buono auspicio; infine la Borsa ha risposto entusiasticamente.
 
BORSA EUFORICA - Alle 15:19 di oggi alla Borsa di Milano il titolo Fiat è arrivato a 6,845 euro, con un incremento del 15,14% rispetto al giorno precedente. Quanto agli analisti, è generale la previsione di ulteriori incrementi, con quasi tutte le dichiarazioni che prevedono una crescita del valore azionario Fiat sino 7,5 euro, con punte del 7,9. Da parte di tutti viene sottolineato che l’operazione viene compiuta senza dover ricorrere a un aumento di capitale, vale a dire con le risorse finanziarie disponibili nel gruppo.
 
PERCHÉ È IMPORTANTE? - Ma perché è così rilevante l'acquisizione del 100% della Chrysler da parte della Fiat? È semplice: la Chrysler sta andando molto bene e genera profitti, ma stante la presenza del socio di minoranza Veba, alla Fiat - seppur socia di maggioranza - non era dato di utilizzare i profitti come meglio riteneva. In sostanza, non poteva utilizzare quei fondi per sostenere investimenti al di fuori della Chrysler, mentre le necessità del gruppo “unificato” oggi come oggi sono proprio relative alla Fiat, specialmente per il mercato europeo. Ora, con il nuovo assetto “unificato” delle due entità, il gruppo Fiat-Chrysler (il sesto al mondo per dimensioni) potrà elaborare le proprie strategie secondo la sua convenienza. In pratica si apre la porta a possibili investimenti alimentati con i buoni successi della Chrysler negli Usa. Proprio questo scenario è stato sottolineato, per esempio, dal Wall Street Journal, che a fronte del buon andamento del mercato americano e quindi della Chrysler, ha evidenziato le perdite accumulate dalla Fiat negli ultimi anni sui mercati europei, pur riconoscendo che si tratta di una sorta di inversione di ruoli, perché la Fiat a suo tempo ha investito nella Chrysler denaro, know how, tecnologia e uomini. 
 
I SINDACATI RIVENDICANO MERITI - Da parte dei sindacati, una valutazione positiva è stata espressa anche da Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil. “Mi pare un fatto di grande rilevanza” ha dichiarato la Camusso, aggiungendo che ora “è indispensabile che Fiat dica che cosa intende fare nel nostro paese, come gli stabilimenti italiani possano trovare la loro collocazione produttiva nel gruppo, così come auspichiamo che la direzione dell'impresa, intendendo con questo la direzione strategica e la progettazione, resti italiana e mantenga una presenza qualificata in Italia”. Raffaele Bonanni, segretario della Cisl, sottolinea: “Se la Fiat è ora con l'acquisto definitivo della Chrysler un gruppo globale è anche merito dei sindacati italiani” proseguendo “Spero che adesso l'opinione pubblica italiana riconosca l'errore di aver bistrattato la strategia di Marchionne e l'azione responsabile della Cisl e degli altri sindacati in questi anni difficili per il settore auto nel nostro paese ed in Europa. Se oggi la Fiat è un vero gruppo globale è anche merito nostro”. Per Luigi Angeletti, segretario della Uil: “È un evento storico - dice - finalmente avremo una società globale in grado di reggere i prossimi decenni sul mercato automobilistico mondiale. Un’azienda forte, solida dal punto di vista finanziario avrà risorse per investire anche in Italia, vendere su tutti i mercati e garantire tutti i posti di lavoro. Ora mi aspetto che, come è stato già assicurato, Fiat faccia gli investimenti negli stabilimenti italiani, con l'augurio che le macchine vengano poi vendute”.
 
I METALMECCANICI - Oltre ai dirigenti sindacali generali, ci sono poi gli interventi di quelli di categoria, più addosso alle tematiche specifiche del settore: “Il re è nudo - ha dichiarato Vittorio De Martino della Fiom torinese - Tutto era bloccato perché bisognava risolvere il problema con Veba. Ora la Fiat dica cosa intende fare”. Giuseppe Farina, segretario generale della FIM-Cisl ha dichiarato: “Una buona notizia: rafforza il ruolo della Fiat sui mercati mondiali, assicura la continuità degli investimenti e le prospettive produttive degli stabilimenti italiani”. 
 
EMOZIONE DEI VERTICI - Quanto a un commento dell’amministratore delegato Sergio Marchionne e del presidente della Fiat, John Elkann (insieme nella foto in alto), si può far riferimento alla lettera-email inviata dai due alle maestranze del gruppo. Una lettera che evidenzia la sua eccezionalità fin dalle prime righe: “Cari Colleghi, L'emozione con cui vi scriviamo questa lettera è quella di chi negli ultimi quattro anni e mezzo ha lavorato per coltivare un grande sogno di integrazione industriale e culturale e oggi lo vede realizzato. È la stessa emozione che accomuna trecentomila persone nel mondo, protagoniste di questa giornata storica per la Fiat e per la Chrysler”. Raramente succede di leggere di emozione da parte di top manager di realtà economiche di caratura mondiale.
 
LUNGA MARCIA - Questo approccio è poi argomentato con  la sottolineatura del lavoro comune compiuto dagli uomini Chrysler e Fiat, così da riuscire “a dare vita ad un costruttore di auto mondiale, tra i leader nel settore”. Il presidente della Fiat John Elkann dal canto suo ha tenuto a inserire un riferimento alla propria soddisfazione nello stesso comunicato ufficiale che ha informato dell’accordo: “Aspetto questo giorno sin dal primo momento, sin da quando nel 2009 siamo stati scelti per contribuire alla ricostruzione di Chrysler”. Sergio Marchionne invece ha voluto rimarcare l’importanza dell’operazione: “Nella vita di ogni grande organizzazione e delle sue persone ci sono momenti importanti, che finiscono nei libri di storia. L’accordo appena raggiunto con Veba è senza dubbio uno di questi momenti per Fiat e per Chrysler”.


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Ritratto di wiliams
2 gennaio 2014 - 18:24
LANDINI si è già lamentato?
Ritratto di impala
2 gennaio 2014 - 18:37
Brava Fiat, speriamo bene adesso per il futuro.
Ritratto di nadia
2 gennaio 2014 - 18:41
Marchionne è riuscito è riuscito a strappare "Parco della Vittoria" al prezzo di "Vicolo stretto".ora deve costruire case e poi alberghi...Ma,all'improvviso,si accorge che a Monopoli ci sta giocando da solo...Ti piace vincere facile eh!
Ritratto di pi67
2 gennaio 2014 - 19:18
Complimenti per la parafrasi. Concordo in pieno.
Ritratto di maparu
2 gennaio 2014 - 21:55
........si solo che in questo Parco della Vittoria Fiat & Co. danno da mangiare a 300.000 famiglie. Dai su !! un po' di serietà e sano nazionalismo; basta con sfascismo, negativismo da 4 soldi. Brava Fiat Group, buon lavoro dal 1° operaio all'ultimo dirigente !!
Ritratto di pi67
3 gennaio 2014 - 13:47
scusa, scusa, ma anche le altre case automobilistiche danno lavoro,vedi nissan in inghilterra, e spagna e non solo.Io voreei essere nazionalista ma purtroppo le fiat anche se costruite in italia costano sempre tanto." nonostante gli stipendi in fiat sono equivalenti a quelli in corea e loro devono anche trasportarle." ( loro i suv-fuoristrada li producono ormai da oltre dieci anni e noi.......... )
Ritratto di gilrabbit
3 gennaio 2014 - 17:49
Il costo del lavoro in Italia è simile alla Germania. Il costo del lavoro sul prodotto finito incide in minima parte. È il resto che causa il prezzo. Skoda a Praga produce con stipendi da 600 euro il mese eppure non le regalano. Quanto ai suv andrebbero proibiti tanto mi fanno schifo.
Ritratto di V1rgi00
2 gennaio 2014 - 18:46
1
Allora, oggi su Rai News l'acquisizione di Chrysler da parte di Fiat Group era l'argomento del giorno e i titoli della casa di Detroit sono "schizzati" in alto. Personalmente la reputo una buona mossa per riuscire a vendere qualche Fiat e Alfa Romeo in America, poichè secondo me sfruttando la capillare rete del 3°costruttore USA, probabilmente gli Americani si sono fidati di più della 500/500L, perchè la Ritmo (Strada in USA) non aveva lasciato un buon ricordo, causa scarsa affidabilità.... Nel gruppo i marchi con potenziale ci sono a cominciare da Jeep, che ha bisogno di un rilancio.
Ritratto di Rav
2 gennaio 2014 - 19:12
4
Dalla Borsa ai sindacati. Ora però ci vogliono i fatti perchè altrimenti il malcontento sarà generale e pure giustificato. Mi aspetto un intervento di Landini dove spiega il suo completo disaccordo auspicando che l'industria torni all'epoca pre-catena di montaggio e fabbriche.
Ritratto di onavli§46
2 gennaio 2014 - 19:39
sai nell'ambiente metalmeccanico vi è un detto: Oh Landini cosa combini...... E si becca oltre 2mila€ mese,
Ritratto di napolmen
2 gennaio 2014 - 19:52
..E' MERITO DEI SINDACATI AAAAAHAHAHAHAHAHAHAAHHAAAAAAA!!!!!
Ritratto di lucios
2 gennaio 2014 - 20:21
4
.....Non capisco il loro merito quale sia.........
Ritratto di ghighen
4 gennaio 2014 - 22:42
E' chiaro, l'hanno ripetuto tutti i principali segretari di ogni sigla sindacale: se oggi la Fiat-Chrysler è diventato uno dei principali gruppi mondiali il merito è solo loro !! Infatti è solo grazie alle loro iniziative, iniziate nei lontani anni '70, a tutela dei pelandroni stipendiati italiani che non solo la Fiat ma ogni imprenditore italiano, da quello più grande al bottegaio, ha iniziato a sognare di poter scappare dall'Italia. Molti ci sono riusciti, e Marchionne ne è il più rappresentativo, alcuni, ormai pochi, stanno ancora studiando come evadere dal un sistema paese impositore di tasse inique e difensore dei delinquenti, Con il colpo di grazia che Monti ha dato all'economia Italiana l'operazione di cacciata delle industrie dal bel paese è poi entrata nella sua fase finale. Ben presto in Italia non si produrrà nemmeno più uno spillo. In ogni caso ad iniziare l'opera sono stati i ns gloriosi sindacati e di questo gli va dato il giusto merito !
Ritratto di Merigo
2 gennaio 2014 - 20:09
1
Manager PSA, Manager GM, ma anche Manager Daimler-Benz, imparate come si fanno le alleanze! Senza grandeur e arroganza, ma con tanta umiltà e tecnologia. Quella tecnologia che fece pronunciare niente di meno che al Presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama il nome FIAT come l'unica Company cui lo Stato Federale avrebbe imprestato 7 miliardi di US$ per risanare Chrysler. Dollari totalmente restituiti con gli interessi (e per le casse federali è stata pure un'operazione molto vantaggiosa). E FIAT grazie alla Sua tecnologia ha saputo superare tutti i Perfomance Eventi previsti dal protocollo d'intesa, ultimo dei quali fu il realizzare un'auto (la Dodge Dart, fantascientifica per gli USA) in grado di percorrere 40 miglia con 1 gallone di benzina, cioè 17 km/L. Ed eccoci alla notizia di ieri, di cui tutti noi italiani dobbiamo essere orgogliosi perché, chi dei nostri padri avrebbe mai immaginato che quelle auto con il Marchio Jeep stampato sul radiatore che il 25 aprile 1945 attraversarono l'Italia in lungo e in largo con le truppe di Liberazione, sarebbero diventate 69 anni dopo italiane?
Ritratto di maparu
2 gennaio 2014 - 22:07
............apprezzo la pacatezza e la chiarezza dei contenuti; l'obbiettività nei giudizi non appartiene a tutti, ma un po' di sano orgoglio per un'azienda che con il bello o il cattivo tempo è sempre stata e sarà il termometro della nostra economia non guasterebbe. Quoto 100 %
Ritratto di Mario85
3 gennaio 2014 - 07:48
il miglior alleato al Mondo degli USA in tutto
Ritratto di Porsche
3 gennaio 2014 - 09:30
non voglio fare il rompiscatole, ma ti ricordo che crysler non la voleva nessuno. Oppure si tiravano le vesti ? Dai, adesso non esageriamo.
Ritratto di Porsche
3 gennaio 2014 - 09:37
cioè fammi capire la Fiat avrebbe dimostrato la sua "presunta" supremazia tecnologica agli americani "sfornando" un'auto che fa 17 km/l ? Ma stai dicendo sul serio ?
Ritratto di PariTheBest93
3 gennaio 2014 - 11:14
3
In america la percorrenza media delle auto è di 6km/l...
Ritratto di Porsche
3 gennaio 2014 - 11:18
ed in europa ?
Ritratto di PariTheBest93
3 gennaio 2014 - 11:28
3
In europa non saprei, ma in Italia è di circa 15km/l, quindi nel resto d'europa non dovrebbe essere molto distante il dato...
Ritratto di Porsche
3 gennaio 2014 - 11:40
quindi dove sarebbe questo miracolo tecnologico ?
Ritratto di PariTheBest93
3 gennaio 2014 - 12:12
3
Il fatto di far scendere gli americani dai loro macchinoni in favore di auto più piccole ed econome ;)
Ritratto di Merigo
3 gennaio 2014 - 13:31
1
Potresti cercare da solo i dati prima di discutere ma, visto che mi chiedi se dico sul serio, leggiti il testo del documento del 4 gennaio 2012 sull'accordo relativo al Performace Event, in cui, appunto, è scritto che FIAT ha trasferito la tecnologie per produrre un'auto in grado di percorrere "at least 40 mpg", cioè "al minimo 40 miglia per gallone", corrispondenti a 17 km/L e che può quindi salire al 58,5% di Chrysler e che, tale auto, la Dodge Dart, "is redefining performance in the compact car segment and delivering world-class aerodynamics". Questo che ti piaccia o non ti piaccia e, a dispetto del tuo glorioso nick name, fattene una ragione e, da italiano e come ho già scritto, sii orgoglioso invece di cercare di smontare la realtà dei fatti con obiezioni senza senso! Passo e chiudo. http://www.bloomberg.com/article/2012-01-05/adkadZ3gpTsM.html
Ritratto di Porsche
3 gennaio 2014 - 17:26
Merigo, ascoltami, non mi piacciono le auto italiane. OK ? Questo non significa che se un'azienda italia fa soldi mi dispiace, da italiano. Detto questo non capisco una cosa. Come si fa a parlare di miracolo tecnologico, quando in europa abbiamo auto da 30 km/l ? (reali perchè la smart è una vita che viaggia su quei consumi) e ci sono tantissime altre auto che si difendono benissimo. Se gli americani viaggiano su auto di 3 tonnellate per fare la spesa, non è mica colpa mia. Dico semplicemente è senza senso parlare di tecnologia per noi europei che non siamo spreconi a quei livelli.
Ritratto di PariTheBest93
3 gennaio 2014 - 19:16
3
Attenzione questi valori si possono raggiungere solo a velocità costante e con un (piccolo) diesel, le medie d'uso sono ben più basse!
Ritratto di lucios
2 gennaio 2014 - 20:26
4
......Impegnamoci sul serio a fare auto.....
Ritratto di Mario85
3 gennaio 2014 - 07:51
manca solo il nazionalismo che esisteva nel dopo guerra ma purtroppo la gente se ne frega..... In america non succede. Quindi la colpa e degli Italiani stessi che mentalmente sono ancora quando la nostra nazione non esisteva ed era tutti piccoli stati! Ricordo che la Referendum nel 1946 (Repubblica in vigore dal 1948) ha vinto solo 2 milioni di voti Ho detto tutto!!
Ritratto di Porsche
3 gennaio 2014 - 09:31
non è che state esagerando un tantino ?
Ritratto di bucci pio
3 gennaio 2014 - 09:44
ora speriamo solo nel rilancio di alfa e lancia poi il puzzle cominciato nel 2009 sara completo
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
3 gennaio 2014 - 11:25
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Beppe74
3 gennaio 2014 - 11:37
Solo il tempo giudichà se l'accordo è un affare oppure no. L'unica certezza che abbiamo è quella che Fiat per lo stato è sempre stato un costo, dal regalo dell'Alfa (oggi ad Arese ci sono solo le ceneri di un'azienda con tutto l'indotto mandato a rotoli) alle casse integrazioni che pagano sempre gli stessi alla produzione fatta in Polonia agli investimenti non del tutto chiari. Poi se vogliamo fregiarsi del fatto che Fiat sia una grande azienda bene, basta esserne convinti dimenticandosi di eccellenze produttive che con sforzi immani e senza aiuti portano avanti il paese con successo.
Ritratto di Sardus.90
3 gennaio 2014 - 16:01
salve a tutti. secondo me l'acquisizione rappresenta un'ottima operazione, se non altro permette di operare nel mercato nord americano partendo da una buona base. ora però gli obiettivi principali sono altri: ripagare l'enorme debito ereditato da chrysler e rilanciare i marchi fiat e alfa romeo. per quanto riguarda la lancia (non odiatemi per quello che sto per dire) sono del parere che ormai la posizione è troppo compromessa quindi l'unica cosa da fare è vendere al miglior offerente e sfruttare il ricavato per migliorare la qualità degli altri modelli.
Ritratto di pi67
3 gennaio 2014 - 17:51
Intanto 174 persone fiat dal 1 gennaio sono a casa chiediamo a loro se le strategienon si potevano fare prima.
Ritratto di Merigo
4 gennaio 2014 - 13:59
1
Per quegli Operai la sostanza non cambia ma, se vuoi strumentalizzare una notizia almeno scrivila giusta: i 174 operai di cui parli sono 155 dipendenti Lear, multinazionale americana produttrice di sedili, e 19 Clerprem, Società vicentina produttrice di espansi per l'imbottitura dei sedili, ma non di Fiat. Erano in CIG a zero ore da tre anni, cioè da quando ha chiuso lo stabilimento FIAT di Termini Imerese, e direi quindi che come ammortizzatore sociale non sia poco, e non sia stato poco neanche il tempo che hanno avuto per guardarsi intorno, o organizzarsi per accettare le proposte delle stesse Lear e Clerprem di spostarsi a lavorare negli altri stabilimenti del Gruppo, in primis Pomigliano d'Arco, certo lontano da Termini Imerese ma è lì il posto più vicino dove si producono sedili auto in Italia. Riguardo alle strategie, Termini Imerese è una storia vecchia e lo avrebbe chiuso qualunque Manager (basta dire che FIAT lo regala eppure nessuno lo ha ancora voluto!), e solo la "vecchia" FIAT di Gianni&Umberto Agnelli e Roberto Testore&Paolo Cantarella, fatta di servilismo con lo Stato lo teneva aperto, perché era la Regione Sicilia che pagava buona fetta degli stipendi dell'esorbitante numero di addetti, esageratamente sottoccupati per produrre la Lancia Y.
Ritratto di Veloce
6 gennaio 2014 - 02:16
a FIAT non può che fare che bene iniziare finalmente a operare secondo le regole da impresa.
Ritratto di onavli§46
3 gennaio 2014 - 20:07
ma il mondo è strano, sempre più strano, e sopratutto privo di solidarietà, che pare del tutto scomparsa da questa società malata. Tutti osannano "il dio in terra" (peraltro un dio minore..), incensano fantasiosamente accordi, strategie, future tecnologie, tutto peraltro ancora in essere, -mentre, quasi nessuno dei grandi strateghi part-time di questo sito, spende una parola, una sola parola per i lavoratori del Gruppo Fiat, che, sono sempre e comunque al momento nel precariato più assoluto. Tutti i lavoratori in regime di CIG, quelli licenziati, quelli che presumibilmente (se non vi saranno investimenti) perderanno il posto di lavoro), nessuno ne parla con la foga (peraltro assai malata pur essa), di chi (fortunatamente molto molto pochi) hanno una personalità di tipo borderline, caratterizzata da ossessive fantasie narcisistiche e dominatrici., del parlare tanto per parlare, e solo per convincere loro stessi che sono bravi, che sono colti, che sono dei potenziali zero assoluti. I lavoratori, sembra che diano fastidio, i lavoratori, sono brutti, cattivi, e sporchi, e chi se ne frega di costoro, mica fanno parte della mia super casta. QUESTO PENSANO E PRATICANO COSTORO, questo pensano, mentre sgodacchiano che l'azione FIAT, ieri è aumentata a dismisura, mentre oggi è calata a dismisura. L'economia, la fanno i pochissimi capaci, le ciancie, le critiche, le puttanate, le fà una parte del popol, che pensa di essere qualcuno ed invece non è nessuno. Io certamente non mi sottraggo nel essere un semplice mortale, con tutti i miei difetti, con tutte le mie criticità, ma riconoscerle, e non sempre volare a mezza aria, è già una qualità. Questa società è fatta di gente comune, gente che deve avere solidarietà fra loro stessi per vivere. Il buon Marchionne, non penso proprio che abbia questa solidarietà, e prima o poi, (anzi più prima che poi) se ne andrà da Fiat, e neppure più penserà a Fiat e ai lavoratori della stessa. Come sempre questo è il mio chiaro pensiero, che può piacere o meno, ma è il mio pensiero. Ed ora forza ragazzi, avanti con le critiche poco ragionate e offensive. che comunque proprio non mi scalfiscono minimamente.
Ritratto di Challenger RT
3 gennaio 2014 - 21:30
Plaudo, plaudo con convinzione all'operato di Sergio Marchionne, semplicemente perché non si poteva fare altro né si poteva farlo molto meglio. La dirigenza Fiat, quella che si è susseguita fino a dieci anni fa (la vera colpevole del disastro in cui versava allora il gruppo, rea insieme a certi amici politici) cosa avrebbe fatto oggi e in questi ultimi anni, per di più di crisi? Nulla! Avrebbe aspettato di (s)vendere al miglior offerente straniero Alfa Romeo e quindi anche Ferrari per poi continuare ancora a cercar (vista la genialità di quelle menti) di far soldi con finanza, editoria, immobiliare, assicurazioni... allora si, con grande gioia degli operai! Marchionne è da strastimare non solo perché ha mandato più volte a quel paese politici ai quali la sopravvivenza (momentanea) degli operai serviva solo (come sempre) per il tempo necessario ad arrivare alle elezioni successive! Questa è l'Italia! Ed il caso Fiat va sempre inquadrato in una cornice più ampia. Dato, poi, che si parla di operai, ai quali va sempre tutta la mia solidarietà, visto anche che contribuiscono a costruire quelle auto di cui molti di noi sono appassionati, vorrei aggiungere che, qualsiasi proprietà straniera fosse arrivata in Italia, per loro le cose non sarebbero cambiate ma forse sarebbero addirittura peggiorate. Marchionne ha avuto anche il coraggio di chiudere finalmente la cattedrale nel deserto di Termini Imerese, follia pura dal punto di vista economico, al tempo non so se un regalo alla mafia e ai politicanti siciliani (unici ad averci sicuramente guadagnato), ma certamente un'illusione se non una truffa nei confronti degli operai siciliani, che se avessero ricevuto i miliardi ivi buttati da azienda, Stato et altri, oggi sarebbero tutti milionari! Plaudo a Marchionne per gli operai comunque salvati in Usa e in Italia. Ovviamente ad oggi non è stato possibile salvarli tutti come non è possibile che domani mattina tutti vadano in una concessionaria Maserati ad ordinare una Ghibli...
Ritratto di mao2151
3 gennaio 2014 - 20:30
solo due o tre cose di commento ai vostri .qualcuno si lamenta che Chrysler non la voleva nessuno xche marchio crash ma mi pare che Daimler Benz ha attinto a piene mani dalla sua tecnologia prima di cannibalizzarla;riguardo al fattore consumi sarei felicissimo di poter guidare una qualsiasi auto che faccia 17 kml SECONDO i criteri USA....si guardino i fancrucchi a quanti kml pubblicizzano in america le loro auto le varie Audi VW BMW e mercedes compreso smart che da noi ci sberlinano a suon di 20-24-32 kml (si da ferme in discesa);per ultimo non possiedo auto del gruppo Fiat ma sono orgogliosissimo di cio che ha fatto Marchionne sbeffeggiato da tutti i fancrucchi e vedrete che tra pochi anni qualcuno di loro avrà la codina in mezzo alle gambe
Ritratto di stefbule
4 gennaio 2014 - 05:21
12
di Vittorio Feltri..cristallino e veritiero come usa fare...http://www.ilgiornale.it/news/interni/979921.html
Ritratto di Merigo
4 gennaio 2014 - 13:30
1
Cristallino e veritiero come scrivi. Su una cosa sono più ottimista e meno disfattista di Feltri, ed è il disimpegno dall'Italia. Infatti Panda a Pomigliano e Maserati a Grugliasco sono già realtà, mentre 500X e Jeeppina a Melfi lo stanno per diventare, così come il SUV Maserati a Mirafiori.
Ritratto di stefbule
5 gennaio 2014 - 00:35
12
spero nn si avveri quello scritto da Feltri....
Ritratto di Lilly
4 gennaio 2014 - 19:22
A quanto le prossime fotocopie chrysler?