MISSIONE USA - Presentata ieri al Salone di Los Angeles da Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat (nella foto in alto con Laura Soave, responsabile del marchio Fiat per il Nord America), come “una macchina che avrà un grandissimo futuro”, alla Fiat 500 spetta sicuramente un compito non facile: riportare il marchio torinese negli Usa. Un “target”, come direbbero dall'altra parte dell'oceano, alla portata della Fiat 500, ma che divide i concessionari della Chrysler. Se da una parte 130 “dealer” hanno sottoscritto la concessione per vendere da dicembre la 500 (qui la news), altri non credono nel suo successo.

PARERE CONTRARIO - Come riporta oggi il Sole 24 Ore, c'è più di una ragione che rende molti concessionari scettici sul successo della 500 negli Usa. Innanzi tutto la strategia commerciale voluta dalla Fiat che impone la realizzazione di uno showroom separato rispetto agli altri marchi Chrylser e l'assunzione di personale dedicato. Una scelta giudicata “da pazzi”, considerato che l'investimento serve “per vendere un solo modello”, ha dichiarato Ken Morgulis, direttore generale della Buerge Chrysler Jeep di Los Angeles, una concessionaria storica, fondata nel 1915, che vende 1.000 auto l'anno e si trova vicino a Beverly Hills e a Santa Monica. Un problema d'investimenti al quale si aggiunge quello di una reputazione tutta da ricostruire: negli Usa, dove manca dal 27 anni, il nome Fiat è ancora associato alla vecchia battuta “Fix it again tony” (aggiustala di nuovo Tony), le cui quattro iniziali compongono la sigla del costruttore torinese.

PARERE FAVOREVOLE - Di diverso avviso è invece John Gray della concessionaria Orange Coast Chrysler Jeep Dodge a Costa Mesa (sempre in California), uno dei 130 "dealer" selezionati per vendere la Fiat 500. "Sono certo che avrà un grande successo, sono molto ottimista" ha dichiarato Gray, secondo il quale solo la generazione di 50enni si ricorda dei problemi di affidabilità della Fiat, mentre per tutti i giovani la 500 rappresenterà uno status symbol a prezzo abbordabile (verrà venduta a 15.500 dollari, circa 11.400 euro). "Questa è una macchina che regalerei sia a mia madre che a mio figlio. Per uno studente universitario sarebbe come arrivare a lezione con un vestito di Armani" ha concluso Gray.
CURIOSITÀ - Per evitare che gli americani storpino il nome cinquecento in “sinchesinto”, la stampa americana ha suggerito la pronuncia “chinkwachentoe”. La Fiat stima di venderne 50.000 nel 2011, le cui prime consegne inizieranno a gennaio. La Fiat 500 per il mercato americano viene costruita nello stabilimento messicano della Chrysler di Toluca e utilizza il 1.4 MultiIAir da 102 CV abbianato al cambio manuale a cinque marce o a un nuovo automatico a sei rapporti.
> PER SAPERE DI PIÙ DELLA 500 “AMERICANA”









































