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Fiat: c'è l'accordo per Mirafiori, ma senza la Fiom

23 dicembre 2010

Intesa separata per lo stabilimento torinese dove la Fiat investirà un miliardo di euro e nasceranno nuovi modelli Jeep e Alfa Romeo. A gennaio dovrà essere ratificato anche dai lavoratori.

SENZA FIOM - È stata raggiunta all'Unione industriali di Torino l'intesa per il piano di rilancio di Mirafiori. L'accordo è stato ratificato dai sindacati di Fim, Uilm, Ugl e Fismic, ma non dalla Fiom, la sigla dei metalmeccanici della Cgil che già si era opposta per il piano di rilancio per lo stabilimento di Pomigliano d'Arco. A gennaio, con la ripresa delle attività lavorative, l'intesa raggiunta oggi sarà sottoposta al giudizio dei lavoratori tramite referendum.

SI FARANNO SUV - Come già anticipato nell'incontro di fine novembre, il piano della Fiat prevede la creazione di una joint venture con la Chrysler per portare a Torino una nuova piattaforma dagli Stati Uniti, che servirà per produrre automobili e suv da vendere con i marchi Jeep e Alfa Romeo. Per adeguare l'impianto di Mirafiori alle nuove esigenze, la Fiat investirà un miliardo di euro. Secondo le stime, dallo stabilimento torinese dovranno uscire tra le 250.000 e le 280.000 vetture all’anno, vale a dire più di mille auto al giorno.

> COSA CAMBIA PER I DIPENDENTI DI MIRAFIORI



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Ritratto di ghighen
24 dicembre 2010 - 11:38
Ormai è chiaro a tutti, la globalizzazione economica ha creato nuovi paradigmi e nuovi equilibri. Landini ed Airaudo sono gli ultimi sostenitori della vecchia contrapposizione marxista operai contro capitalisti, valida forse nell'800 e con economie in piena espansione. Ora l'unica contrapposizione che abbia senso è sistema economico occidentale vs sistemi economici del Bric. Quindi parlare di diritti dei lavoratori italiani, come se il resto del mondo non esistesse, non ha alcun senso. I diritti di cui parla Landini sono diritti dei lavoratori tutelabili solo se l'azienda dove lavorano viaggia a gonfie vele. Diversamente i diritti si affievoliscono fino a sparire, in caso di fallimento della azienda. Oggi l'enfasi politica e sindacale è da spostarsi pertanto sulla sopravvivenza delle aziende. Senza aziende in salute Airaudo e Landini hanno ben poco da protestare!! Segnalo l'esistenza su facebook di un apposito gruppo cui sono invitati ad aderire tuttti coloro che non si identificano con le posizioni sostenute dalla Fiom
Ritratto di SaverioS
24 dicembre 2010 - 17:13
l'Italia e già allo sbando per colpa dei politici che si sono susseguiti nel tempo combinando " inciuci " con la fiat, che con il grido " LARGO AL PRODOTTO ITALIANO " l'hanno sempre messa in quel posto agli Italiani, ingrassandosi a dismisura. Adesso che l'osso e spolpato alla fiat non gli rimane che minacciare di andarsene dall'Italia, cercando di resistere un pò nello stabilimento originale ( gli altri stabilimenti in Italia se li sono costruiti grazie ai sovvenzionamenti statali !!! ) sfruttando gli operai. Sfruttare gli operai con la complicità del governo Italiano ( Sacconi, invece di fare il fichetto in giro dovrebbe rimboccarsi le maniche per CAMBIARE le regole del lavoro in Italia, abbassando le entrate al governo dei lavoratori, TUTTI. ) Tutte le categorie sindacali che hanno aderito " al patto " l'ho hanno fatto per salvare la faccia.... ( della serie l'importante che gli operai lavorino, il come, sono affari loro ), anche se però Bonanni e stato contestato, e più di una volta !! Sacconi, che rappresenta il governo ed e quello che dovrebbe IMPORSI alla fiat, rinfacciando tutto l'aiuto dato per precludere la via all'estero, invece sta in mezzo a guardare, raccomandando le parti " STATE BBONI, STATE BBONI !! ". L'unica categoria che eroicamente si sta imponendo ( forse perchè non e stata foraggiata a dovere?? ) e la FIOM, voglio essere convinto nel dire che in questa ennesima storia Italiana di malaffare stà cercando di SVEGLIARE gli Italiani VERI a risolvere il problema, non a metterci la solita toppa per poi ritornare a pagarne le conseguenze TUTTI GLI ITALIANI. Peccato che il rischio che stà correndo e quello dei SOBILLATORI. ( P.s. dalle n.s. parti si dice " ammazza ammazza e tutta una razza " ma io sono sempre stato idealmente di destra !! )
Ritratto di ghighen
24 dicembre 2010 - 17:38
Come immagino dicano anche dalle tue parti: poche idee, ma confuse. Del tuo discorso non ciò capito na' mazza! Comunque se gli italiani veri sono come te, allora non c'è aiuto di stato che tenga: meglio scappare via, e investire in Burundi!!
Ritratto di SaverioS
25 dicembre 2010 - 02:17
NON VUOL SENTIRE " chi sei ? un infiltrato del governo che porta a casa più di 20.000 euro al mese ? oppure sei PARENTE stretto degli Agnelli ? leggi piano, e attentamente, perche l'unica cosa che hai capito bene ( forse ? ) e che e meglio per noi comuni mortali SCAPPARE VIA, e lavorare in un'altro paese. Io sono un lavoratore autonomo, e " I GOVERNI " ( plurale ) non mi hanno mai aiutato...... anzi. Per il Burundi? chissà, forse, se ci sei andato mi potresti dare qualche dritta ?
Ritratto di Chicolatino
24 dicembre 2010 - 11:54
a sentire parlare di tutti questi diritti degli operai FIAT, il mio pensiero va a tutti quelli lavoratori ITALIANI precari e non che la parola diritti non sanno cosa sia , eppure sindacati e gobernanti non fanno nulla per loro......
Ritratto di Paolo-Brugherio
24 dicembre 2010 - 22:22
6
il fine ultimo, per un'Azienda, è il profitto; poi sta al lavoratore valutare se conviene - o meno - lavorare a determinate condizioni. Ho lavorato per 30 anni come agente, dovendo accettare cose ingiuste, pena il trovarmi un nuovo lavoro da un giorno con l'altro, senza orari, senza ferie pagate, senza malattie pagate, senza pause-lavoro pagate, senza la garanzia di uno stipendio a fine mese, senza liquidazione. In certi casi, bisogna accettare - anche controvoglia - quello che la vita ci dispensa; se poi ci riteniamo sfruttati o trattati ingiustamente, beh... possiamo sempre trovare o fare di meglio (se ne abbiamo le capacità)!

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