RIDURRE POMIGLIANO E CHIUDERE TERMINI - Tra le possibilità al vaglio del neonato gruppo Fiat-Chrysler-Opel ci sarebbe oltre alla possibilità di chiudere Termini Imerese (nella foto lo stabilimento siciliano) anche quella di ridurre di molto la capacità produttiva di Pomigliano d'Arco, vicino a Napoli. Per discutere della questione, una delegazione di operai partirà sabato alla volta di Torino.
NON TUTTI I SINDACATI LA PENSANO ALLO STESSO MODO - “È normale che in queste fasi si creino delle tensioni, soprattutto per i giovani che rischiano molto di più rispetto a chi è più vicino alla pensione”, ha sottolineato Berto Mastrosimone, rappresendante sindacale della Cgil. “Ma non credo che gli impianti per ora chiuderanno”. Più dura invece la posizione della Fiom-Cgil, il sindacato dei metalmeccanici. “Nessun impianto deve chiudere”, ha sottolinato Enzo Masini, una dei sindacalisti che si sta occupando del caso.
COMPATTI GLI OPERATI TEDESCHI E ITALIANI - Attualmente gli operai stanno manifestando pacificamente davanti i cancelli della fabbrica palermitana. Ora però i sindacati tedeschi e quelli italiani stanno cercando una strategia comune da adottare su scala internazionale per arginare il più possibile i tagli al perosnale, prospettati dalla possibile allanza.