PROVE ORIGINALI - Per mettere alla prova l’affidabilità di un’auto i costruttori devono inventarsi prove di affaticamento molto gravose, destinate cioè ad impegnare la vettura intensamente per un tempo molto breve, per simulare un uso di anni. La Ford ha creato ad esempio un inusuale circuito di prova all’interno del suo centro di sviluppo a Lommel, in Belgio, riproducendo buche, ciottoli, crepe e dissuasori in maniera da sottoporre le sospensioni a test gravosi e vedere come reagiscono in queste circostanze. Lo stesso fa con i sedili della nuova Ford Fiesta, messi alla prova da un robot, che in tre settimane si è “seduto” 25.000 volte sui sedili e ha simulato 10 anni di continui sali e scendi (guarda video qui sotto).
ROBUSTEZZA E COMODITÀ - Il robot ha le sembianze di un braccio meccanico e si chiama Robutt, gioco di parole fra robot e butt (fondo schiena). Il manichino ha le sembianze di una persona di media corporatura e viene fatto “salire” e “scendere” dal sedile in continuazione, per vedere se la struttura interna e le cuciture non si usurano con il tempo. In precedenza i tecnici compivano le stesse prove con cilindri in metallo. La Ford effettua altre misurazioni con persone di vario peso e corporatura, per rilevare i vari modi di sedere al volante e registrare i movimenti dell’imbottitura e la sua morbidezza, fondamentale per non affaticare la schiena durante i viaggi più lunghi. La Ford utilizzerà Robutt anche sui prossimi modelli.