VIENE MONITORATO - È destinato a protrarsi di un'altra notte il soggiorno forzato in ospedale di Fernando Alonso, neo-pilota McLaren in Formula 1 e ferrarista nelle ultime cinque stagioni. Dopo l'incidente di ieri alla curva 4 del circuito di Montmelò, infatti, l'asturiano è stato trasportato in elicottero all'Hospital General de Catalunya di Barcellona per accertamenti.
ALONSO SEDATO - L'urto contro il muretto di cemento che delimitala pista è stato atipico: l'angolo d'impatto è stato di 45° circa, a una velocità prossima ai 150 km/h, secondo le ricostruzioni. Alonso, nonostante i segni di frenata, ha colpito la barriera con la parte destra della propria McLaren, subendo una decelerazione violenta, di circa 15 G. La scocca non ha subito deformazioni evidenti e la sola ala anteriore è andata distrutta. Verosimilmente, proprio in virtù dell'elevata decelerazione, Alonso è rimasto intontito e nella sua McLaren per alcuni minuti. Commissari e personale medico nel frattempo sopraggiunto lo hanno estratto, ed è stato necessario sedare il due volte campione del mondo perché era sì cosciente e in grado di parlare, ma anche molto agitato.
VENTO? - Come da prassi, il manager Luis Garcia Abad ha fornito via Twitter una rassicurante versione dei fatti: “Fernando sta bene ed è cosciente. Grazie per l'interessamento”. In seguito, tanto Abad quanto il direttore sportivo della McLaren, Eric Boullier, hanno imputato l'improvviso scarto della monoposto di Alonso a un improvviso colpo di vento, destando più di una perplessità negli appassionati e negli addetti ai lavori. C'è chi ha ipotizzato anche un malore di Fernando o un più probabile guasto della macchina: difficilmente lo sapremo con certezza, ma di sicuro nella mente dello spagnolo, da sempre meticoloso, c'è solo la voglia di riprendere il mano il volante.