MOLLO E MI CANCELLO - “La F1 non ha funzionato, ma amo le auto della Caterham”: con questo messaggio su Twitter il patron Tony Fernandes, magnate anglo-malese proprietario della compagnia aerea AirAsia, getta la spugna. La delusione deve essere stata molta, visto che - subito dopo - ha cancellato il proprio account. Finisce così dopo quattro anni l'avventura di Fernandes, che ha fondato il team Caterham nel 2009, correndo in Formula 1 come Lotus Racing nel 2010 e come Team Lotus nel 2011, prima che un lungo contenzioso con la Lotus desse ragione a quest'ultima sull'uso del nome. D'altronde, i propositi di vendita in caso di un'ennesima delusione erano stati confermati dallo stesso Fernandes in tempi non sospetti, prima che iniziasse la stagione 2014.
ASSETTO INVARIATO - Cambia solo la parte relativa alla Formula 1 in seno al gruppo Caterham: come recita il comunicato ufficiale, “Tutti gli altri marchi del Gruppo - Caterham Cars, Caterham Composites, Caterham Technology & Innovation (CTI), Caterham Racing (GP2), Caterham Moto Racing Team (Moto2) and Caterham Bikes, rimangono parte essenziale del Gruppo Caterham sotto la direzione del CEO Graham Macdonald e degli azionisti Tony Fernandes e Kamarudin Meranun”.
VECCHIA CONOSCENZA - La nuova proprietà fa capo a Colin Kolles, romeno con esperienze in Formula 1 nei team Jordan, Spyker e Force India: rappresenta una cordata di investitori svizzeri e arabi. Kolles non avrà ruolo attivo all'interno della squadra, il che fa pensare che il manager non farà da ponte tra l'attuale Caterham e il team Forza Rossa, che ha richiesto l'iscrizione al Mondiale di Formula 1 nel 2015. Nel frattempo, il Team Principal Cyril Abiteboul si è dimesso, e al suo posto è stato chiamato l'olandese Christijan Albers, che - tra il 2005 e il 2007 - ha corso con Minardi, Midland e Spyker, ottenendo come miglior risultato un quinto posto nel Gran Premio degli Stati Uniti, ricordato per le sole sei vetture al via.
UN PO' DI ITALIA - Ad affiancare Christian Albers nel ruolo di Team Principal, l'italiano Manfredi Ravetto, nuovo amministratore delegato della società. Per la nuova dirigenza il compito è già delineato: dare continuità tecnica a una squadra che in molti davano sull'orlo del fallimento e, successivamente, prevedere eventuali piani di rilancio. Quest'anno, se il debuttante Marcus Ericsson è stato costretto a remare pressoché costantemente nelle retrovie, non è andata molto meglio al più esperto Kamui Kobayashi, che ha raggranellato un tredicesimo posto a Monaco come migliore risultato.