PROTESTE DEI LAVORATORI - Come riporta La Repubblica, potrebbe avvenire oggi pomeriggio l’incontro tra l’assessore regionale al Lavoro e Formazione Professionale Claudia Porchietto, e Gianluca Rossignolo, figlio di Gian Mario e responsabile marketing della De Tomaso. Dopo la protesta dei lavoratori dell’azienda, che i giorni scorsi hanno presidiato davanti alla sede della Regione per le promesse inattese da parte della proprietà, le due parti hanno espresso rancori e perplessità circa la faccenda.
ACCUSATE LA REGIONE E LE BANCHE - Gianluca Rossignolo ha affermato di essere arrabbiato tanto quanto gli operai, dal momento che la Regione Piemonte fino ad oggi ha erogato solo 7,5 milioni di euro, e gli altri 11 milioni previsti dal piano iniziale di acquisizione del ramo d’azienda Pininfarina sono venuti a mancare. Così la De Tomaso sembra aver perso anche i finanziamenti bancari, come uno di 5 milioni del Montepaschi di Siena.
IL PIANO PER IL RILANCIO - Dopo che la De Tomaso aveva salvato i 900 dipendenti della ex fabbrica Pininfarina di Grugliasco dalla mobilità, nel gennaio del 2010, era stato previsto un anticipo della cassa integrazione, l’avvio di corsi di formazione dal primo trimestre dello stesso anno, la ristrutturazione delle linee produttive dal secondo semestre e, con il rientro al lavoro dei dipendenti, il lancio della prima vettura all’inizio di quest’anno, la Deauville (foto in alto) il cui prototipo è stato portato al Salone di Ginevra (leggi qui per saperne di più).
PROBLEMI ANCHE CON L’AFFITTO - Al momento sembra che i fondi europei per la formazione siano stati deliberati, anche se con un ritardo di nove mesi, e che la De Tomaso stia ora lavorando per garantirsi le polizze assicurative. Gianluca Rossignolo ha lamentato anche che la Regione Piemonte non intende supportarli nemmeno sull’affitto. I muri dello stabilimento di Grugliasco, infatti, sono di proprietà di un’altra società, che sembra non essere disposta a posticipare il pagamento del canone.
LA REGIONE SMENTISCE - Ovviamente la risposta di Claudia Porchietto non si è fatta attendere. L’assessore ha spiegato che ancora prima delle dichiarazioni del vicepresidente della De Tomaso, era stato giusto fissato un incontro per oggi, durante il quale poter finalmente chiarire le responsabilità di ciascuna parte, evitando di coinvolgere i lavoratori. E inoltre ha dichiarato che ha fatto e sta facendo tutto il possibile per sostenere la De Tomaso.
L’ANCORA DI SALVEZZA - Dove stia la verità non è dato sapere, ma quello che è certo è il documento stilato dai 900 dipendenti, dove sono state elencate tutte le promesse non mantenute dall’azienda. A cominciare dai ritardi nell’anticipo della cassa integrazione, proseguendo con possibili esuberi, fino al mancato pagamento dei fornitori. La speranza più vicina al momento sembra che sia un socio indiano della De Tomaso, disposto a investire 100 milioni per aiutare la proprietà, tutti gli operai e le loro famiglie, circa 4000 persone in tutto.