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Futuro a rischio per la De Tomaso

07 giugno 2011

L’incontro previsto per oggi tra la Regione Piemonte e i vertici della De Tomaso potrebbe chiarire il futuro dell’azienda, che fino ad oggi sembra non aver mantenuto i piani previsti per il suo rilancio, soprattutto nei confronti dei 900 dipendenti.

PROTESTE DEI LAVORATORI - Come riporta La Repubblica, potrebbe avvenire oggi pomeriggio l’incontro tra l’assessore regionale al Lavoro e Formazione Professionale Claudia Porchietto, e Gianluca Rossignolo, figlio di Gian Mario e responsabile marketing della De Tomaso. Dopo la protesta dei lavoratori dell’azienda, che i giorni scorsi hanno presidiato davanti alla sede della Regione per le promesse inattese da parte della proprietà, le due parti hanno espresso rancori e perplessità circa la faccenda. 

ACCUSATE LA REGIONE E LE BANCHE - Gianluca Rossignolo ha affermato di essere arrabbiato tanto quanto gli operai, dal momento che la Regione Piemonte fino ad oggi ha erogato solo 7,5 milioni di euro, e gli altri 11 milioni previsti dal piano iniziale di acquisizione del ramo d’azienda Pininfarina sono venuti a mancare. Così la De Tomaso sembra aver perso anche i finanziamenti bancari, come uno di 5 milioni del Montepaschi di Siena. 

IL PIANO PER IL RILANCIO - Dopo che la De Tomaso aveva salvato i 900 dipendenti della ex fabbrica Pininfarina di Grugliasco dalla mobilità, nel gennaio del 2010, era stato previsto un anticipo della cassa integrazione, l’avvio di corsi di formazione dal primo trimestre dello stesso anno, la ristrutturazione delle linee produttive dal secondo semestre e, con il rientro al lavoro dei dipendenti, il lancio della prima vettura all’inizio di quest’anno, la Deauville (foto in alto) il cui prototipo è stato portato al Salone di Ginevra (leggi qui per saperne di più).

PROBLEMI ANCHE CON L’AFFITTO - Al momento sembra che i fondi europei per la formazione siano stati deliberati, anche se con un ritardo di nove mesi, e che la De Tomaso stia ora lavorando per garantirsi le polizze assicurative. Gianluca Rossignolo ha lamentato anche che la Regione Piemonte non intende supportarli nemmeno sull’affitto. I muri dello stabilimento di Grugliasco, infatti, sono di proprietà di un’altra società, che sembra non essere disposta a posticipare il pagamento del canone. 

LA REGIONE SMENTISCE - Ovviamente la risposta di Claudia Porchietto non si è fatta attendere. L’assessore ha spiegato che ancora prima delle dichiarazioni del vicepresidente della De Tomaso, era stato giusto fissato un incontro per oggi, durante il quale poter finalmente chiarire le responsabilità di ciascuna parte, evitando di coinvolgere i lavoratori. E inoltre ha dichiarato che ha fatto e sta facendo tutto il possibile per sostenere la De Tomaso. 

L’ANCORA DI SALVEZZA - Dove stia la verità non è dato sapere, ma quello che è certo è il documento stilato dai 900 dipendenti, dove sono state elencate tutte le promesse non mantenute dall’azienda. A cominciare dai ritardi nell’anticipo della cassa integrazione, proseguendo con possibili esuberi, fino al mancato pagamento dei fornitori. La speranza più vicina al momento sembra che sia un socio indiano della De Tomaso, disposto a investire 100 milioni per aiutare la proprietà, tutti gli operai e le loro famiglie, circa 4000 persone in tutto. 

> Per saperne di più sulla De Tomaso Deauville



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Ritratto di Al86
7 giugno 2011 - 12:39
Spero non finisca tutto in una bolla di sapone ancor prima di cominciare qualcosa
Ritratto di claudio-pozzato
7 giugno 2011 - 12:49
9
Speriamo di no. Forza Tata impegna un pò di soldini.
Ritratto di Claus90
7 giugno 2011 - 13:31
Non ci voleva proprio una sfortuna dietro l'altra comunque grande Rossignolo.
Ritratto di mustang54
7 giugno 2011 - 14:36
2
Chi è il misterioso socio indiano??? Ratan Tata o Sandokan??
Ritratto di jb007
7 giugno 2011 - 16:09
quell'obbrobrio di auto è meglio che non entri neanche in concessionaria.fa schifo.è identica alla serie 5gt.parliamo tanto dei cloni cinesi quando in realta' li abbiamo nel nostro continente.che fallisca pure..
Ritratto di IchLiebeCorsa84
7 giugno 2011 - 16:48
Prendano esempio dalla Tesla, che dal nulla si è creata un'immagine tecnologica di rilievo, puntando sul futuro, non sul passato di un marchio ormai desueto e creando una berlina come la Model S filante e con un motore (generatore??) all'avanguardia, non un pesante crossover con un motore beone e di vecchia concezione.
Ritratto di HEC
7 giugno 2011 - 17:30
imprenditori italiani (non tutti ma...) che vorrebbero "investire" con i soldi altrui (finaziamenti regionali, nazionali, europei, cassa integrazione ...) E ben si sa che fine fanno la maggiorparte di questi "investimenti", di casi simili ce ne sono a migliaia. Nel resto del mondo ci si finanzia sul mercato, poi certo ci sono anche finanziamenti pubblici, ma sono solo una parte minoritaria. E' questo uno dei motivi, se non il principale, del declino nazionale!!!
Ritratto di Mister Grr
7 giugno 2011 - 17:54
MA VA?
Ritratto di geko88
7 giugno 2011 - 18:06
l'unica differenza è che qui mi pare che tutto finisca prima di cominciare: meglio così, almeno non si butteranno al vento finanziamenti pubblici, italiani o europei.
Ritratto di makid
7 giugno 2011 - 18:31
Speriamo si risolva per il meglio, ma.....comè possibile inziare un nuovo progetto senze avere soldi propri !!!!! o una banca che ti abbia già dato l'ok per la copertura finanziaria !!!!! Non si sono messi d'accordo sui costi dell'affitto !!!!!! Ma come si fà.....a fare un piano industriale senza aver prima previsto tutti i costi...ed eventuali ritardi nell'erogazione dei soldi comunitari..... Scusate ma....mi sembra un pò il solito piano "all'italiana" del tipo l'importante è iniziare poi vedremo....tanto mi ascolteranno perchè ho 900 dipendenti !!!!! Non emetto commenti sull'auto.....
Ritratto di wiliams
7 giugno 2011 - 18:54
E te pareva se non andava a finire così............!!!!!!!!!!
Ritratto di sandrino91
7 giugno 2011 - 19:00
che peccato però speriamo che riescano a fare tutto in tempo
Ritratto di fede94
7 giugno 2011 - 19:30
speriamo bene per l'azienda ITALIANA!!!!!
Ritratto di haps
7 giugno 2011 - 20:48
no imprenditori,e ci vanno sotto sempre gli operai.....mah questa e' l'italia
Ritratto di rollotommasi
9 giugno 2011 - 21:49
Questi sono gli affaristi italiani. Ovunque sia la "ragione" cosa hanno valutato le parti dando assenso positivo al progetto? Quando la malafede è sostenuta dall'incompetenza nasce un mix micidiale.
Ritratto di jacopoB
8 giugno 2011 - 17:17
Chi era a Ginevra, ed ha visto di persona l'orribile Crossover aveva già capito che la storia era già finita.Inutile parlare dell'azienda italiana e dei lavoratori, il mercato è fatto di domenda e offerta, e se l'offerta è questa è veramente meglio chiudere i battenti. D'altronde, a parte i modelli degli anni 70, non mi sembra che De Tomaso abbia mai decollato, basta ricordarsi della Biturbo che andava a fuoco
Ritratto di alvic
17 giugno 2011 - 01:36
scusate ma la deauville è estremamente simile alla bmw serie 5 gt, migliore in tutti i sensi.