TEST GOVERNATIVI PER IL DIESELGATE - Il ministro federale tedesco dei Trasporti, Alexander Dobrindt, ha presentato gli esiti di una ampia serie di verifiche tecniche su auto diesel circolanti in Germania. I test furono decisi nell’autunno scorso in seguito allo scalpore suscitato dallo scandalo
Dieselgate che aveva appena colpito la Volkswagen. In pratica i test voluti dal governo volevano verificare quale fosse la reale situazione delle emissioni dei veicoli oggi sul mercato.
AMPIO QUADRO DI IRREGOLARITÀ - Secondo quanto affermato dal Ministro Dobrindt, in base ai risultati dei test fatti svolgere dal KBA (Kraftfahrt-Bundesamtes, l’ente federale tedesco che si occupa degli aspetti tecnici dei mezzi di trasporto) molte case costruttrici dovranno provvedere a richiami per risolvere alle anomalie messe in evidenza dai veicoli nel corso dei test. Ciò perché i test hanno evidenziato emissioni non rispondenti a quelle rispettose degli standard di legge. Il dato emerge dal corposo report sui test diffuso dal KBA, in cui sono indicate le quantità di NOx emesse dai modelli testati nei diversi cicli di test, compreso quello su strada, in cui praticamente la totalità dei veicoli provati ha fatto segnare emissioni sopra la norma. Secondo il ministro tale situazione dovrà essere sanata in sede di “richiamo” da parte delle case. Questo con una procedura - secondo le autorità tedesche - in base a cui la decisione del richiamo stesso dovrà essere presa nel paese dove il modello da “sanare” è stato omologato. Ciò significa che per la realtà tedesca è già possibile indicare quali e quante vetture saranno al centro del richiamo.
COSÌ IN GERMANIA - In Germania il richiamo (forzoso) interesserà 630.000 veicoli di marca Volkswagen-Nutzfahrzeuge (194.000 tra VW Crafter e Amarok), Audi (65.700 tra Audi Q5, A6, A8), Mercedes (247.000 unità tra A, B, CLA e GLA, oltre alla Mercedes V), Porsche (33.000 Porsche Macan) e Opel (90.000 Opel Insignia, Zafira, Cascada). Tutte queste auto hanno avuto l’omologazione in Germania. Si noterà l’assenza di vetture di marca Volkswagen. Ciò perché il report del KBA classifica in maniera diversa i modelli di marca Volkswagen con il motore turbodiesel EA189, in quanto dotato dell’ormai famoso software capace di cambiare le carte in tavola a seconda della situazione. I modelli testati e trovati equipaggiati con tale programma non consentito sono le Volkswagen Beetle 2.0 TDI Euro 5, Golf Plus 1.6 TDI Euro 5, Passat 2.0 TDI Euro 5,
Polo 1.2 TDI Euro 5.
SEMPRE PIÙ COINVOLTI - Se la Volkswagen è l’unica casa a essere pesantemente accusata per via del software non consentito, va detto che sono parecchi i costruttori che in qualche modo dovranno dare spiegazioni e magari ricorrere al richiamo per sistemare le vetture in base alle regole vigenti. Tra le auto testate dal KBA e risultate non in regola ci sono infatti oltre a VW, Audi, Mercedes, Opel e Porsche, anche Alfa Romeo, Chevrolet, Dacia, Fiat, Hyundai, Jaguar, Jeep, Land Rover, Nissan e Suzuki e Renault.
“AIUTINI” ELETTRONICI DA CHIARIRE - A parte la questione riguardante il sistema adottato dalla Volkswagen, il rilievo principale fatto dai tecnici del KBA e ora al centro della vicenda, è la presenza sulla maggior parte delle vetture di un dispositivo che in certe condizioni ambientali critiche (come il freddo) disattiva i sistemi di “pulizia” degli scarichi. Non si tratta di software come quello incriminato della Volkswagen, ma comunque il loro uso viene considerato discutibile dal KBA che ne pretende una modifica. Ciò perché le normative europee prevedono la possibilità di avere software che disattivano i sistemi di “pulizia” dei motori, ma ciò deve avvenire soltanto per ragioni di sicurezza o per proteggere i propulsori. In realtà la loro presenza sui motori è sì motivata soprattutto da obiettivi di salvaguardia tecnica dei motori ma non ci sono dubbi che l’effetto va al di là di questo aspetto.
I RISULTATI DEI TEST DEL KBA
GRUPPO I (modelli risultati in regola)
Audi A3 2.0 TDI Euro 6 (EA 288)
Audi A6 2.0 TDI Euro 6 (EA 288)
Audi A6 3.0 V6 TDI Euro 6
BMW 320d Euro 5
BMW 216d Gran Tourer Euro 6
BMW 530d Euro 6
Fiat Panda 1.3 MultiJet Euro 5
Ford Focus 2.0 TDCi Euro 5
Honda HR-V 1.6 i-Dtec Euro 6
Mazda 6 2.2 Skyactiv-D Euro 6
Mercedes-Benz C 220 BlueTec Euro 6
Mercedes-Benz S 350 BlueTec Euro 6
Mercedes-Benz Sprinter 2.1 CDI Euro 5
Mitsubishi ASX 2.2 DI-D Euro 5
Opel Astra 2.0 CDTI Euro 5
Peugeot 308 SW 1.6 HDi Euro 6
Range Rover Evoque 2.0 TD4 Euro 6
Smart Fortwo cdi Euro 5
Toyota Auris 2.0 D-4D Euro 5
Volkswagen Golf 1.6 TDI BlueMotion Euro 6 (EA 288)
Volkswagen Golf 2.0 TDI Euro 6 (EA 288)
Volkswagen Passat 2.0 TDI Euro 6 (EA 288)
Volkswagen Golf Sportsvan 2.0 TDI Euro 6 (EA 288)
Volkswagen Touran 2.0 TDI Euro 6 (EA 288)
Volkswagen Golf 1.6 TDI Euro 5 (EA 288)
Volkswagen Touareg 3.0 V6 TDI Euro 6
Volvo V60 D3 Euro 6
Gruppo II - Modelli con emissioni di NOx oltre la norma
Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDM Euro 5
Audi A6 3.0 V6 TDI Euro 5
Chevrolet Cruze 2.0 VCDi Euro 5
Dacia Sandero 1.5 dCi Euro 6
Fiat Ducato 3.0 MultiJet Euro 5
Ford C-Max 1.5 TDCi Euro 6
Ford C-Max 2.0 TDCi Euro 6
Hyundai i20 1.1 CRDi Euro 6
Hyundai ix35 2.0 CRDi Euro 5
Jaguar XE 2.0 D Euro 6
Jeep Cherokee 2.0 MultiJet Euro 5
Mercedes-Benz V 250 Bluetec Euro 6
Nissan Navara 2.5 dCi Euro 5
Opel Insignia 2.0 CDTI Euro 6
Opel Zafira 1.6 CDTI Euro 6
Porsche Macan 3.0 V6 diesel Euro 6
Range Rover 3.0 TDV6 Euro 5
Renault Kadjar 1.5 dCi Euro 6
Renault Kadjar 1.6 dCi Euro 6
Suzuki Vitara 1.6 DDiS Euro 6
Volkswagen Amarok 2.0 TDI Euro 5 (EA 189)
Volkswagen Crafter 2.0 TDI Euro 5 (EA 189)
Gruppo III - Modelli con software non consentito
Volkswagen Beetle 2.0 TDI Euro 5 (EA 189)
Volkswagen Golf Plus 1.6 TDI Euro 5 (EA 189)
Volkswagen Passat 2.0 TDI Euro 5 (EA 189)
Volkswagen Polo 1.2 TDI Euro 5 (EA 189)